Fa sempre male

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Capitolo 21:

Fa sempre male

|Per farsi nemici non è necessario dichiarare guerra. Basta dire ciò che si pensa|

(Martin Luther King)

16 Febbraio 3019 _ 3°Era della Terra di Mezzo

Ripartire con la pioggia non era propriamente nei nostri piani ma dopotutto non possiamo decidere sempre noi su tutto.

Tengo un semplice cappuccio sul capo ma non per ripararmi dalla pioggia bensì per evitarmi di dover parlare con loro. No, non gliel'ho ancora perdonata a mio fratello o meglio non mi è ancora passato il senso di tradimento che provo: sarà perché ho sempre creduto di poter, in un modo o nell’altro, conoscere mia mamma e di poterlo fare assieme a mio fratello… nulla di più sbagliato. Lo so che Aragorn, probabilmente, non ne ha colpa ma è comunque troppo difficile per me far finta di nulla. Non so se e quando passerà questo momento di crisi. Non so.

Gimli di tanto in tanto mi guarda, un'occhiata fugace per non essere invadente ma al tempo stesso speranzosa. Ogni volta gli sorrido con l'idea di poterlo trarre in inganno... Idea che son certa rivela un intento sbagliato. Sono sicura che in fondo anche quel Nano all’apparenza un po’ rozza ha capito che in realtà dentro sto malissimo, ha compreso che non sono quella ragazza forte e indomita come spesso appaio. L’ha capito ma non può aiutarmi e questo, probabilmente, è anche colpa mia.

<< Infine l'ora è giunta: affronterete il vostro Fato seguendo la vostra Missione: buona fortuna >> dice Celeborn guardandoci da un piccolo masso posto sopra uno sperone decisamente pronunciato di roccia. Galadriel mi lascia un ultimo sorriso che però lascia vedere la tristezza che aleggia anche nel suo animo. 

<< Buon viaggio e ricordati mia cara che molte cose devono ancora avvenire prima che tu possa compiere una scelta. Non aver fretta di giudicarli poiché molto ancora risulta oscuro >> mi sussurra la Dama nella mente. Sposto lo sguardo nel suo provando a prolungare quel contatto, quella voce amica nella mia mente. Condivido la barca con Legolas, Frodo e mio fratello. Immersa in un silenzio quasi pesante prendo posto sulla piccola imbarcazione in legno. Gimli, Pipino e Merry condividono una barca mentre Boromir e Sam ci seguono nell’ultima.

<< Cosa è questo pane? >> mi chiede Sam aprendo una delle sacche che ci sono state donate dagli Elfi, contenenti abbastanza cibo per farci giungere fino a una delle città umane, e guardando all’interno diffidente.

<< Pan di Via. È il cibo degli Elfi: un piccolo morso può saziarti per tutto il giorno >> rispondo guardandolo dolcemente. Il mio tono è dolce e mieloso come sempre ma, come ha notate Legolas – che si è voltato nella mia direzione sentendomi parlare – non ho usato alcuna parola elfica.

<< Di solito non amo il cibo straniero ma... Devo ammettere che questa roba elfica non è male >> mi dice guardando il piccolo pezzetto di pane che gli rimane in mano e alzando le spalle sul finire della frase. Lo guardo trattenendo a stento una risata e come me anche Frodo e Gimli mimetizzano la risata in un semplice sorriso.

<< Quanti ne hai mangiati Pipino? >> gli chiede Merry in un sussurro appena accennato.

<< Quasi sette >> risponde l'altro tenendosi una mano sulla pancia. Boromir alza gli occhi al cielo e non per controllare le condizioni atmosferiche bensì per far risaltare il suo stato di sufficienza nei confronti di noi tutti. Facendo un rapido calcolo mentale capisco che il nostro caro Tuc potrebbe non voler mangiare per diversi giorni… forse meno di quanti si potrebbe immaginare viste le energie che servono a uno Hobbit come lui.

Celebril di GondorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora