Gandalf!

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Capitolo 29


Gandalf!

 

|Per quanto strano possa sembrare a volte i sogni si avverano|

(Sconosciuto)

 

1 Marzo 3019 _ 3° Era della Terra di Mezzo

Camminiamo da non so più quanto tempo. Ormai ho imparato a non sentire più il male ai piedi, il dolore che mi provoca ancora l'idea che gli Hobbit possano essere stati uccisi da qualche bestia e soprattutto quella fastidiosa sensazione di non poter far nulla per ricordare mia madre. Perchè nonostante tutto io non ho ancora dimenticato.

Cammino rapida, accanto a me Legolas e Gimli stanno parlottando di qualcosa di non specificato ma comunque rilevante visto che la loro discussione dura da quando siamo partiti. Se guardo avanti, ai bordi di questo sentiero in terra e foglie, posso vedere le piante che un tempo rendevano Fangorn la più grande e viva foresta della Terra di Mezzo. E quando dico viva intendo proprio viva: con le piante che parlano e rendono tutto così estraneo al nostro mondo e alla frenesia dei nostri popoli. Se invece guardo lontano, oltre le mie spalle posso vedere tutto quello che abbiamo lasciato e soprattutto riesco a vedere il dolore che tutti proviamo.

La guida di mio fratello tuttavia è forte e sembra aver dimenticato quanto successo a  Lorien o molto più probabilmente, non vuole farmi notare che ci sta pensando. Perchè sotto sotto so perfettamente che sotto quel mantello così sgualcito e sotto quei capelli selvaggi e bellissimi c'è quel Re che tutti stanno aspettando. Lo so io, lo sa lui. Sappiamo benissimo entrambi quanto io non serva a Gondor e quanto lui possa benissimo guidare il nostro popolo senza timore. Lo sappiamo eppure non lo vogliamo ammettere perchè fa comodo soprassedere.

<< Strano che quell'essere non ci segua più >> dice Gimli guardandosi attorno ancora un po' diffidente.

Il vento che soffia tra le foglie verdi di questo posto sibila e sussurra frasi e discorsi che mai potremo capire ma sussurra anche qualcosa di inquietante. Una melodia tetra che ti entra dentro e ti rende debole e vulnerabile.

<< Non credo che ci stesse seguendo. Anime pure e malvage abitano in questi posti >> risponde Legolas assottigliando gli occhi prima di riabbassarli sul Nano.

<< Fantastico. E cosa ci potrebbe far capire che.. >> inizia Gimli prima che un sussurro debole e caldo di Legolas ci faccia fermare alle spalle di un grosso tronco nero e verdastro.

<< Lui è qui >>

In questo istante tutto cambia. Il mio cuore perde un battito e le mie mani si muovono incontrollate verso le mie armi nascoste dal mentello. Come me anche gli altri si muovono sospinti dalla paura ma anche da anni di addestramento ed esperienza.

<< Non lasciate che parli: ci farebbe un'incantesimo e allora qualunque nostro tentativo di recuperare le facoltà mentali ci sarebbe vano. Ricordiamoci solo che lui non è Gandalf e che lui non è il nostro amico. Non più >> spiega mio fratello prima di guardarci, annuire e uscire allo scoperto.

Un fascio di luce giallastra ci avvolge impedendoci di vedere bene colui che abbiamo davanti. Lascio la presa sul mio pugnale e mi scopro priva di forze. Come me anche Legolas si trova inginocchiato a terra e subito un pensiero mi passa nella mente: siamo finiti.

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