22. Fiducia

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I raggi del sole disturbano il mio sonno costringendomi a svegliarmi quando in realtà voglio solo dormire.
Apro gli occhi contro voglia, inizialmente non capisco dove mi trovo finché un po alla volta i ricordi di ieri sera ritornano prepotenti facendomi ricordare tutto.

Improvvisamente sento una forte presa, riesco a girarmi lo stretto necessario per vedere il volto sereno di Nick.
Vorrei staccarmi dalla sua presa, ma non ci riesco è troppo forte.
Più cerco di allontanarmi più la sua presa su di me si invigorisce diventando più forte.
-Nick lasciami-

Invece di fare come gli ho chiesto aumenta la presa. Questo mi fa capire che in realtà e sveglio e che sta soltanto fingendo.
- Nick mollami dai.-
Lentamente all'enta la presa, sospirando cerco di allontanarmi da lui ma velocemente, troppo velocemente, mi riprende mi riporta sul letto ponendosi su di me.

I suoi occhi sono bellissimo di prima mattina, mi ci potrei perdere.
Nessuno dei due parla entrambi siamo persi l'uno negli occhi dell'altro. Siamo soli in casa, non c'è nessuno, nessuno può interromperci, separarci farmi sentire in imbarazzo.

- Non mi sono mai sentito così -

La sua voce e impastata dal sonno ma comunque molto sexy.
- Così come-
La voce mi trema, ho quasi paura di sentire la sua risposta.

- Libero di essere il vero Nick, non quello che va a letto ogni giorno con una donna diversa. Mi sento desideroso di conoscerti, viverti. Voglio starti accanto, voglio essere l'unico che può toccarti.-

Delicatente appoggia la sua grande mano sul mio fianco e mi accarezza delicatamente facendo percorrere il mio corpo da migliaia di brividi.

- Voglio essere l'unico a starti così vicino-

Non so come riesce ad avvicinarsi così tanto da sentire il suo respiro sul mio collo, ed ecco tanti altri brividi.

- Voglio essere l'unico che può stringerti a se è baciarti.-

Mi stringe tanto da farmi mancare l'aria e mi bacia senza farmi capire nulla. Ed ecco che mi ritrovo in paradiso, un paradiso pieno di ostacoli ma pur sempre bello.
Quasi contro voglia mi separo lo stretto necessario per guardarlo negli occhi.

-Tu mi confondi-

Non so come riesco a separarmi da lui, ma ci riesco è mi alzo in piedi vicino al letto mentre lui si mette seduti senza mai staccarmi gli occhi da dosso.

- Prima mi ferisci, mi baci senza il mio permesso, ti porti a letto Selena nella stanza accanto alla mia per far credere che tu stessi facendo sesso con me, mi marchi e poi mi ridicolizzi davanti a tutti. Quindi perfavore spiegami con quale coraggio io dovrei aprirmi con te, raccontarti il mio burrascoso passato.Spiegami come posso anche solo fidarmi di te.-

Guarda il pavimento poi posa lo sguardo su di me.
Velocemente inclina il visto in avanti e mi prende per i fianchi per poi trascinarmi tra le sue braccia. Lui seduto sul letto, io in piedi davanti a lui con la sua mani che circondano la mia vita stretta e la sua testa appoggiata sul mio ventre.
- Nick lasciami-
La mia voce è molto sottile, potrei addirittura piangere ma mi trattengo.
-Ascoltano bene Azzurra-
Alza lo sguardo non mollando mai la presa su di me.

- Sono un grandissimo stronzo, un figlio di puttana senza scrupoli. Tutto quello che ho sempre voluto lo sempre ottenuto, nulla e nessuno mi ha mai fermato. È vero tutto quello che mi hai detto ma e anche vero che posso cambiare. Posso cambiare per te.-

Si alza e molto più alto di me e sono costretta ad alzare lo sguardo rigato da una sola camdida lacrima.
- Voglio fare di tutto per te. Farò di tutto per spingerti a fidarti di me.-
Mi bacia e ribacia e io non mi allontano perché mi sento bene tra le sue forti braccia.
- Voglio che tu mi racconti il sogno appena sarai pronta. Voglio sapere tutto il tuo passato, e io ti racconterò il mio.-
Annuisco ora come ora riesco a fare solo questo.
- Mi devi una domanda.-
Mi sorride, con il pensiero che mi possa fare una domanda scomoda per me. Annuisco.

- Voglio sapere soltanto se lui è morto.-

Faccio un sospiro di sollievo non è una domanda tanto tanto scomoda nonostante il suo sguardo sia feroce.
-Si ci ha pensato Joe e la sua cerchia.-
Sembra sollevato dalla mia risposta. Velocemente mi bacia la fronte e si dirige verso l'armadio.

- Preparati usciamo a fare colazione-
Senza farmelo ripetere mi avvicino al mobile prendo uno jeans bianco e una maglietta di un rosa cipria.
Velocemente mi lavo e mi dirigo in cucina dove lo trovo intento a guardare il cellulare. Non appena si accorge della mia presenza si alza dalla sedia mi bacia mi prende la mano e poi ci dirigiamo verso l'auto.
Ho la strana sensazione che saranno due settimane veramente molto dure.

Angolo autrice
Scusate gli errori.
Vi sembra un po corto? Be ad essere sincera un po lo è ma i prossimi saranno pieni zeppi di belle cosa.
Il prossimo aggiornamento è sabato

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