CAPITOLO 21 - BRODO DI POLLO

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Spensi la fiamma sotto alla pentola proprio mentre Michelle entrava in cucina.

<<Che prepari?>>, mi domandò alzando il coperchio e sbirciando al suo interno in punta di piedi ma subito dopo lo richiuse storcendo il naso, con una faccia a dir poco disgustata.

<<Brodo di pollo>>.

<<Alle 3.30 del pomeriggio?>>.

<<Non è per noi>>.

Merda. "E ora che le racconto?".

Dovevo inventarmi qualcosa.

Mentre cercavo un contenitore ermetico fabbricai la prima scusa che mi venne in mente.

<<È per la sorella di un mio collega. Ha la febbre e mi ha chiesto di aiutarla, anzi, sarà qui tra poco per passarmi a prendere e portarmi da lei>>.

"L'Oscar per la miglior attrice avrebbero dovuto darlo a me quest'anno", pensai mentre facevo colare il brodo nel recipiente.

<<Perché, non hanno dei genitori?>>, chiese lei curiosa, sgranocchiando un biscotto.

<<No, vivono da soli>>.

<<Scusa, ma se lui è un tuo collega, perché ha bisogno del tuo aiuto?>>. Dio, a volte Michelle era irritante come un calcio alle ovaie, con le sue infinite domande.

<<Beh, non è... proprio un mio collega ma... un fisioterapista, e sai loro non hanno dimestichezza con queste cose>>. Michelle sembrò apparentemente soddisfatta della risposta e io pregai che le bastasse come spiegazione perché stavo proprio esaurendo la scorta giornaliera di bugie. Poi si avvicinò alla finestra e iniziò a sbirciare incuriosita.

<<Il tuo amico ha un suv nero con i finestrini oscurati, per caso?>>, mi chiese, scansando la tendina della cucina.

Accidenti era già arrivato. In anticipo.

Mi affacciai per essere sicura che fosse lui, anche se in realtà non avevo dubbi a riguardo. Vidi Liam appoggiato al fuoristrada, con i Ray-Ban calati sul viso, mentre fumava una sigaretta. Aveva le gambe incrociate all'altezza delle caviglie, una mano cacciata nella tasca del jeans skinny nero e l'altra se la portava alle labbra per fumare. Dovevo ammettere che era un gran bel vedere.

<<Devo sbrigarmi>>, dissi, mentre raccoglievo tutte le cose che avrei portato con me.

<<Chrys, ora capisci perché ti ho scelto come migliore amica? Hai il fottuto dono di frequentare i ragazzi più fighi di Folden!>>.

La ignorai come al solito, mentre lei continuava a rimirare il bell'imbusto in mia attesa e io uscivo di casa con brodo caldo al seguito.

<<Non aspettarmi stasera, non so a che ora tornerò>>.

<<Sei sicura che vai solo a curare la sorella malata?>>, mi chiese sollevando un sopracciglio e incrociando le braccia, per poi sghignazzare subito dopo.

<<Ciao Mickey, ci vediamo!>>.

Mentre scendevo le scale la sentii ancora ridere come una scolaretta.

<<Sei in anticipo>>, dissi a Liam mentre mi accomodavo sul fuoristrada. Chiuse la mia portiera, dopo averla tenuta gentilmente aperta per me, ed entrò in macchina anche lui.

<<Non ne potevo più di stare in casa con quel branco di scimmie. Spero di non aver disturbato te e la tua amica>>, disse allacciandosi la cintura e guardandomi beffardo, con gli occhiali da sole calati sul naso.

Poachers || H.S. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora