CAPITOLO 29 - COMPLICAZIONI

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"Tutto bene a lavoro? Spero tu sia arrivata in tempo. Ti fermi da noi per il week end? H".

Continuavo a fissare lo schermo del mio cellulare con il messaggio di Harry, nonostante lo avessi già letto almeno una ventina di volte.

<<Chrys, sei tra noi?>>, la voce di Vivienne mi riscosse.

<<Si, scusatemi>>, dissi mettendo via l'aggeggio che avevo ancora tra le mani.

<<Perché fissi lo schermo del tuo cellulare da dieci minuti?>>.

Già. Perché? Avrei voluto saperlo anch'io.

Immagini di quello che era successo quella mattina continuavano a tornarmi alla mente come flashback.  Il bacio, le sue mani sotto alle mie cosce, le sue carezze, le sue parole.

<<A che ora stacchi?>>
<<A mezzogiorno>>.
<<A mezzogiorno sarò qui>>.

Il mio cuore minacciò un infarto al ricordo delle sue ultime parole prima di salutarci. E poi lo scambio dei numeri di telefono <<Se per caso uno dei due dovesse avere un contrattempo>>, aveva specificato. E poi ancora il suo messaggio, un'ora dopo.

Ero ubriaca. Ubriaca di Harry.

<<Christine, mi hai sentita?>>.

<<No, scusami. Mi stavi dicendo?>>.

<<Ci pensi tu ad archiviare queste?>>. Vivienne mi schiaffò in mano una pila di cartelle cliniche.

<<Sicuro. Vado subito>>.

Entrai in medicheria e aprii lo schedario, tirando un sospiro di sollievo, lieta di poter stare sola per almeno dieci minuti. Per poco non mi venne un colpo quando una persona alle mie spalle mi rivolse la parola.

<<Buon giorno caposala. Mi scusi, non l'avevo vista>>, le dissi imbarazzata per essere stata colta con la testa tra le nuvole.

Lei scosse la testa. <<Sei particolarmente distratta stamattina. Va tutto bene?>>.

Quella domanda fece scattare una serie di ingranaggi diabolici che in un batter d'ali si misero in moto. E partorirono un'idea.

Era una cosa vile da fare, ma in guerra e in amore tutto è lecito, no?

<<Veramente no, caposala. Ho un problema>>.

<<Dimmi cara, ti ascolto>>.

Bene.

<<La mia povera nonna non sta molto bene>>. "Effettivamente si trova tre metri sotto terra".

<<Oh, mi dispiace Chrys>>.

<<Beh, si... sa è anziana ma io le sono molto affezionata. È l'unica nonna che mi sia rimasta e io temo di perderla da un momento all'altro>>.

<<È terribile, ma come potrei aiutarti?>>, mi chiese Claire, poggiando una mano sulla mia.

Colpita.

<<Ecco, mi chiedevo se potesse darmi un giorno di ferie domani. Sa, vorrei passare il fine settimana con lei, per aiutarla e farle un po' di compagnia>>.

<<Ah, questo non saprei, sai con così poco preavviso... >>.

Io abbassai lo sguardo, addolorata.

<<Beh... >>, tentò di proseguire Claire. Era in difficoltà. Stava per cedere, lo sentivo.

Ed ecco in arrivo il missile.

Poachers || H.S. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora