Quando riaprii gli occhi, sbattendo le palpebre con una lentezza estrema, non ero certa di essere morta. Avevo un gran mal di testa e pensai che almeno in paradiso i dolori fossero esclusi. A meno che non fossi finita direttamente all'inferno.
Provai a muovermi ma fu sempre peggio. Mi tirava il labbro inferiore, mi bruciava la pelle intorno ai polsi e le mie ginocchia scricchiolavano ad ogni minimo movimento.
<<Hey, sei sveglia finalmente>>. L'avrei riconosciuta ovunque quella voce. Era di Harry. Dovevo essere viva. O in paradiso.
<<Che è successo?>>, chiesi, riconoscendo a stento la mia voce. Mi sembrava di aver ingoiato della sabbia. Avevo la gola secca e le mie corde vocali parevano sul punto di cedere.
<<Non ricordi proprio niente?>>.
A qual punto trasalii. A poco a poco ricordi sfuocati riaffiorarono alla mente, come in una orrenda moviola. Liam, la sua irruzione in camera da letto, le sue scuse per farmi scendere in cucina, quegli occhi da pazzo, iniettati di sangue, mentre mi puntava il coltello alla schiena. E poi l'arrivo di Niall e di Bacon.
<<Oh mio Dio>>. Mi portai le mai alla bocca e soffocai un urlo rauco appena formulai quel pensiero. Una crisi isterica o qualcosa del genere mi colse all'improvviso perché scoppiai in lacrime e mi alzai di scatto dal letto in cui mi avevano adagiata. Ero ancora alla baita ma quel pensiero non mi rasserenò. <<Niall, Bacon... dove sono? Cosa è successo? Harry... >>.
<<Christine, calmati>>. Harry interruppe il mio delirio, venendomi subito vicino e incorniciando il mio viso con le sue mani.
<<L'ultima cosa che ricordo è che erano a terra e io... >>.
<<Stanno bene, entrambi. E adesso calmati, respira>>.
Era vero, avevo smesso di respirare e mi girava la testa. Stavano bene. Era quella l'unica cosa importante per me. Barcollai di nuovo sul letto
<<Dove sono? Voglio vederli>>.
<<Sono tutti giù in salone. Aspettavano con ansia il tuo risveglio>>. Dio, non potevo credere che erano sopravvissuti a tutta quella follia.
<<E Liam?>>. Non potei fare a meno di chiederlo, anche se il solo pronunciare il suo nome mi diede la nausea. Harry voltò il viso di lato e poi si alzò dal letto.
<<È scappato. Non sono riuscito a fermarlo>>. La sua voce fu poco più che un sussurro e aveva i pugni serrati e anche nella penombra riuscivo a vedere che i tutti i muscoli di braccia e schiena erano contratti. Mi alzai sulle gambe malferme e lo raggiunsi, cingendogli il busto da dietro con le braccia.
<<Non ha importanza adesso. L'unica cosa che conta è che stiamo tutti bene>>, gli dissi per rassicurarlo, poggiando la mia guancia alla sua schiena.
<<Tanto lo ammazzo, giuro su Dio. Fosse l'ultima cosa che faccio>>.
<<Noooo!>>, tentai di gridare, ma il rantolo che ne uscì mi provocò solo dolore alla gola e un accesso di tosse.
<<Guarda come ti ha ridotta quel verme! Guardati cazzo! E tu mi dici che non dovrei
ammazzarlo?>>. Harry mi trascinò delicatamente per un braccio davanti allo specchio e accese la luce.Ciò che vidi mi sconvolse ma cercai di non darlo a vedere per non accrescere la sua rabbia. Avevo un grosso livido sulla guancia sinistra e le labbra incrostate di sangue e tumefatte. Ai polsi altri lividi ed escoriazioni facevano bella mostra di se dalle maniche della maglia. Tentai di abbassarle e mi voltai nella sua direzione, afferrandogli il volto tra le mani e dicendogli che non era niente. Harry aveva gli occhi colmi di lacrime e il suo labbro inferiore tremolava.
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Poachers || H.S.
FanfictionCompleta. #40 in fanfiction al 9/7/18 >. Christine sembra una ragazza come tutte le altre: ha ventitré anni, lavora come infermiera presso l'ospedale della sua cittadina e ha qualche buon amico con cui trascorrere serate tranquille. Il bagaglio che...