CAPITOLO 32 - UN PASSO INDIETRO

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Ci misi cinque minuti buoni a scendere dal pick up.

Da quando Harry e io ci eravamo baciati non avevo mai pensato alla possibilità che si stesse solo approfittando di me e mi stesse prendendo in giro. La sincerità che traspariva dai suoi occhi per me era stata l'unica prova, fino a quel momento, che mi dimostrasse sempre ciò che aveva nel cuore. Anche quando credevo che mi odiasse, i suoi occhi trasmettevano quella frustrazione e ostilità che non si impegnava a nascondere con il suo comportamento. Altre certezze non ne avevo.

Ma forse mi sbagliavo. In fondo non avevo affatto dimestichezza con l'altro sesso, non avevo realmente idea dell'universo che si cela dietro ad un uomo. Le mie relazioni amorose fino a quel momento erano state tutte di breve durata perché nel momento in cui la relazione stessa iniziava a decollare io scappavo.

Non era la paura di impegnarmi che mi bloccava. Semplicemente a un certo punto per quella determinata persona io non provavo più alcun tipo di interesse.

Allora perché il dubbio che Harry potesse essere sincero o meno mi stava macerando dentro? Se tanto la nostra relazione, o qualunque cosa fosse, si sarebbe esaurita nel giro di pochissimo tempo, e per colpa mia per giunta, perché arrovellarmi il cervello in quel modo? Era come tentare di darsi coraggio e fare un salto nel buio.

<<Chrys, che fai non scendi?>> mi chiese Niall venendomi incontro con Bacon in braccio. <<Il tuo cane è fantastico sai? Sono felicissimo che tu lo abbia portato, anzi credo che d'ora in poi sarà il mio cane. Vero cucciolo che sarò il tuo padrone d'ora in poi?>>.

Niall era tenerissimo con Bacon in braccio e fu confortante scoprire che non ero l'unica squilibrata che parlava con gli animali. Quando rientrai in casa fu incredibilmente piacevole essere investiti da un'ondata di calore; fuori si gelava.

"Hey, un momento... il camino è acceso? Di già?"

Poi mi voltai per cercare lo sguardo di Harry e lo trovai più arrabbiato di come lo avevo lasciato. Quello sguardo stizzito era la risposta alla mia domanda inespressa. Il camino era acceso perché in casa c'era ancora della legna.

Liam, come se niente fosse, afferrò un sandwich dal vassoio sul tavolo da pranzo e iniziò a mangiarlo con gusto.

<<Chrys, sbrigati a mangiare prima che questi morti di fame si spazzolino via tutto!>>, mi disse Louis uscendo dalla cucina con un altro vassoio pieno di panini imbottiti.
Avrei voluto dire qualcosa a Liam per la questione della legna ma non sapevo come fare e alla fine lasciai stare. Harry dal canto suo mi ignorava placidamente, come se io non esistessi.

Di nuovo.

Non sapevo se lo stesse facendo per proseguire nella recita o perché fosse arrabbiato con me, ma in fondo perché mai avrebbe dovuto esserlo? Io non avevo colpe riguardo a Liam. Non ci capivo più niente e quel dubbio mi stava infastidendo.

Ad ogni modo ci ignorammo reciprocamente per tutta la sera. Anche quando dissi che andavo a farmi una doccia o quando iniziai ad apparecchiare per la cena lui se ne stette per conto suo, armeggiando tra il cellulare e la Play Station. Sembrava che stesse inviando e ricevendo decine di messaggi per quanto spesso suonasse il telefonino.

Ma che cavolo mi aveva invitata a fare?

Terminata la cena, che fortunatamente non fu più imbarazzante del solito, Niall, che ormai era un tutt'uno con il mio cane, propose un gioco.

<<Che ne dite?>>, ci chiese appena terminò di spiegarci a grandi linee in cosa consistesse.

<<Niall, alla nostra età ti sembra il caso di fare ancora il gioco della bottiglia?>>, gli chiese Zayn mentre si stendeva sul divano e tentava di rubargli Bacon dalle braccia.

<<Infatti non è il gioco della bottiglia; questo sarà molto più divertente!>>

<<Io non credo che sia una buona idea... sono l'unica femmina qui... lo so come vanno a finire questi giochi. Mi toccherà baciare ognuno di voi perché tra maschi non lo fareste mai>>.

<<Ed è qui che ti sbagli... le regole del gioco sono chiare: qualunque domanda o azione esca va rispettata e sopratutto con chiunque sia scritto sul biglietto, anche tra maschi>>, mi rispose Niall con un ghigno divertito.

<<Il biglietto? Quale biglietto?>> gli chiese Louis raggiungendoci sul divano.

<<Ma insomma, non avete capito niente di quello che ho detto?>>, rispose Niall esasperato, alzando le braccia al cielo.

Ci guardammo tutti e scoppiammo a ridere all'unisono.

Niall si batté una mano sulla fronte e ricominciò a spigare.

Poachers || H.S. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora