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Rimasi di sasso. Guardai in giro in cerca di una possibile via di fuga.

“Andiamo – dissi spingendo Zayn con il braccio – Ora!”

Vidi l’individuo avvicinarsi sempre di più . Sentivo Zayn che farfugliava qualcosa che, per le mie orecchie, era incomprensibile. Il battito accelerò sempre di più, la bocca cominciò a seccarsi e lo stomaco a contorcesi, stringendosi in una morsa acutissima.

“Flame,  – il ragazzo mi mise una mano sulla spalla – da quanto tempo eh?!” disse con il tono di un tipico conoscente che ti ha appena rincontrata dopo molto tempo.

Io non avevo le parole. Lo guardavo, guardavo il ragazzo che avevo tanto amato, con i miei occhi spenti e impauriti . Anche lui mi aveva amata, troppo, al punto tale di picchiarmi .

“Flame che fai?! Prima mi dici di andare e poi non ti muovi?! -si intromise Zayn – Ciao, e tu sei … ?”chiese perplesso

“Sono Josh, un amico di Flame”.

Amico era troppo.

“ Ah, piacere Zayn !” . I due si strinsero la mano scambiandosi sorrisi smaglianti.

Si misero a conversare del più e del meno. Zayn si mise a conversare  con lui. Io stetti lì, al mio posto, aprii la bocca solo per respirare. Era l’ultima persona che mi sarei aspettata di vedere. Non riuscivo a smettere di guardare il suolo e di stringere i pugni per mantenere la calma. Sentivo le lacrime bussare alle palpebre chiuse, volevano uscire. Nella mia mente si fecero largo i ricordi dolorosi e non smettevo di stringere i denti per non piangere . Lui era lì, davanti a me … tranquillo, con il sorriso sulle labbra, mi guardò come se non fosse successo nulla. Era lui la causa dei miei problemi. Era lui e io morivo dalla voglia di dirglielo.

“Va bene, ora devo andare. Ci si becca in giro … Zayn giusto?! Ciao Flame.” disse Josh dando un pacca sulla spalla al moro e una carezza sul mio volto, che io ovviamente rifiutai.

“Vaffanculo!” sputai.

“Ma che cazzo?! Da dove le ho cacciate fuori queste parole? Questo coraggio? Evidentemente sono ancora sotto l’effetto della sonora sbornia. E’ proprio vero che quando uno è ubriaco dice e fa cose che vuole ma che non ha il coraggio di fare o dire da sobrio”riflettei.

“ Ciao !” gli sorrise Malik, spostando lo sguardo sul di me.


Facemmo alcuni passi in avanti, quando Zayn mi guardò e mi mise un braccio intorno alle spalle. Evidentemente si era accorto del mio stato di shock.

“Si può sapere che ti è preso?!” mi chiese con aria confusa.

“Niente, sono solo stanca. Andiamo a casa” sussurrai, invitando Zayn a girarsi nella direzione opposta.

“No, intendevo con quel tizio. L’ho visto come l’hai fulminato” disse cercando di incoraggiarmi a continuare.

“Non mi va a genio! – sorrisi – E’ quella la macchina?!” indicai un veicolo a caso per deviare il percorso del discorso.

“No, è più avanti” mi rispose Zayn.


***

“ Che cazzo è?!” dissi con la mia solita voce rauca mattutina, quando sentii delle dita stuzzicare la mia guancia.

Aprii le palpebre e la prima cosa che catturarono furono gli occhi smeraldo di Harry.

“Vai via Styles!” ruggii lanciandogli un cuscino.  

You don't know about my lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora