thirty-five 35

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I CONTENUTI POTREBBERO TURBARE I LETTORI.

ASPETTA CHE SI CARICHINO LE CANZONI.

La spaccatura sul labbro bruciò un po' quando ci separammo da quel bacio consolatorio.

Vidi un lampo di felicità e di tranquillità brillare negli occhi del riccio, che sorrise timidamente, stringendo delicatamente la mia piccola mano.

Mi voltai verso il corridoio che dava sulle scale in cui ci trovavamo, osservando la mia camera aperta.

Harry mi lanciò un'occhiata maliziosa e divertita non appena mi voltai.

"Cosa hai in mente?" sorrisi innocentemente, piegando perplessa la testa da un lato.

"Lo sai" rispose alzando un sopracciglio indicando con il capo la porta spalancata della mia stanza.

"Harry no! Fermo!" risi quando mi prese a mo di principessa, portandomi in braccio fino al letto.

"Puoi mettermi giù ora?!" chiesi retorica, dimenandomi per cadere sul materasso.

"Non ancora" sorrise prima di baciarmi.

Si avvicinò con il volto, timido e quasi impacciato.

Era un lato di Harry che non avevo mai visto, così dolce e fragile.

Lo rendeva sempre più facile amarlo.

Le nostre labbra si incontrarono, completandosi a vicenda.

Lo spacco sul mio labbro inferiore insaporì quel momento intimo di sangue.

Socchiusi la bocca per far giocare insieme le nostre lingue che, come noi due, era da un po' di tempo che non si vedevano da sole.

Un bruciore mi obbligò a staccarmi da quella piacevole morsa.

Mi portai la mano al labbro, assicurandomi che fosse tutto a posto.

Una smorfia interrogativa nacque sul suo volto,facendo aggrottare la fronte adornata da alcuni brufoli e socchiudere gli occhi per mettere a fuoco la ferita.

"Cos-"

"Ho sbattuto contro un armadietto aperto!" lo interruppi, rispondendo alla domanda che i suoi occhi mi imponevano.

I nodi duri del suo volto si sciolsero non appena aprii bocca.

Mi adagiò delicatamente sul letto sfatto, accarezzando i lunghi capelli sparsi per le coperte.

Si sdraiò di fianco a me, rimanendo su un lato e sorreggendosi la testa con una mano.

Sorrideva mentre con la mano libera disegnava cerchi intorno all'ombelico scoperto dal maglione.

"Perché stai temporeggiando?" chiesi audace, guardando le mie dita incrociarsi con le sue.

"Non voglio correre con te" sussurrò al mio orecchio, mordendolo e baciandolo delicatamente.

"Io sì" lo spinsi contro di me, facendo entrare in contatto la sua maglia leggera con la mia lana pesante.

"Flame se-"

"Sì, Harry. Sono sicura!" risposi spingendo la sua testa contro la mia pelle, che continuava a baciare.

Arrotolai alcune dita tra i suoi ricci disordinati, mentre lui solleticava la mia schiena, mandando sempre più su il maglione.

La maglietta di cotone nera copriva il suo petto potente e tatuato, che non pensai due volte prima di sfilarla delicatamente.

Si mise a cavalcioni sopra di me, facendo sentire la sua imponete presenza sul mio pube.

You don't know about my lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora