ASPETTA CHE SI CARICHINO LE CANZONI.
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Uno strano profumo di tipici dolci natalizi e di felicità, riempiva ogni stanza della casa.
Battei più volte gli occhi, trovando un biscotto sul cuscino alla mia destra.
“Mm!” mugolai come per dire “Not bad!”, addentandolo e assaporando le gocce al cioccolato.
Scansai le coperte da sopra il mio corpo, rivelando alla luce il mio pigiama di plaid turchese con i pinguini.
Sbattei contro lo stipite della porta, quando cercai di uscirvi.
I capelli rosso acceso, erano legati in una cipolla , disfatta dal sonno.
Dalla pettinatura cadevano alcune ciocche rosse di fronte agli occhi, aggravando la situazione equilibrio.
Scesi faticosamente le scale, accasciandomi contro il muro per l’incombente presenza della sonnolenza.
Il suono del camino si univa al vociare dei quattro ragazzi che stavano allegramente consumando la colazione nella grande cucina.
“Buongiorno!” quasi sospirai, stiracchiandomi.
“Buongiorno dormigliona!” mi baciò in testa Liam.
“Che ore sono?” mi sedetti accanto al biondo, che stava praticamente sezionando le salsicce.
“Le nove e quaranta quasi!” rispose prontamente Zayn.
“Be’, secondo voi è tardi?! – dissi ironica, afferrando la brocca piena del succo d’arancia, preparato amorevolmente da Liam – Ma cosa stai facendo?!” pronunciai quasi schifata , rivolgendomi a Niall.
“Sto facendo colazione!” mi sorrise.
“Lo vedo!” lo guardai stralunata, ridendo.
Zayn affogava il porridge (?) nel miele, Liam tagliava a pezzettini minuscoli il bacon per poi infilzarlo con la forchetta e mangiarlo, era un’abitudine che fin da piccolo aveva preso. Harry sorseggiava delicatamente il succo arancione e io, be’ io infilavo qualunque cosa avessi nel piatto in bocca. Se Niall avesse provato ad allungare le mani verso il mio piatto avrei , probabilmente, addentato anche qualche suo dito.
“Auguri!” esclamò sorridente il riccio, innalzando il bicchiere semivuoto.
“Auguri!” un coro si alzò, scontrando delicatamente i vetri ,colmi della spremuta, tra di loro.
“Dopo devo chiamare Ed!” dissi tra me e me, portando lo sguardo sul poco cibo rimasto, con cui stavo giocando.
“Perché?” chiese Liam .
“Per fargli gli auguri guarda!- risposi ironica – Be’, sì anche per quello, ma più che altro per sapere della festa di stasera” pronunciai, non curante del numero di orecchie che mi stesse ascoltando.
“Che festa?!” guizzò in piedi Zayn.
“La solita festa che Ed organizza il giorno di Natale! Non è una vera e propria festa, cioè siamo sempre stati io, lui, Demi e Bruno, intorno al fuoco che accendevamo sul tetto di casa sua, cantando canzoni di natale! Niente di che!” esclamai alzandomi per portare il piatto al lavello.
“Possiamo venire?!” chiese il biondo con gli occhi da cucciolo.
“Non lo so, penso di sì. Devo sentirlo!” dissi avviandomi verso le scale.
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You don't know about my life
FanficFlame è una diciannovenne londinese, irresponsabile ma indipendente. Questi sono solo due degli innumerevoli tratti positivi e negativi del carattere forte e ribelle di Flame. La ragazza in questione è sempre in lotta con se stessa e con gli altri a...