9. young wild and free

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FLAME'S POV:

Ero sveglia da circa mezz'ora, ma non riuscivo a muovermi a causa dello splendido ragazzo al mio fianco. Mi aveva stretta in una morsa dolce, che mi rendeva impossibile ogni tipo di movimento.

Rimasi a guardarlo. Le ciglia gli sfioravano le gote, le labbra rosee socchiudersi e il naso procurare qualche piccolo grugnito.

Non riuscii a fermare la voglia di toccare i suoi morbidi ricci e, appena li sfiorai, mugolò in segno di protesta, spostandosi di poco. Quel poco bastò per farmi evadere.

Mi diressi in cucina per preparare la colazione. Preparai la spremuta e le uova strapazzate.

Il tempo non passava e io volevo svegliare Harry, per vederlo prima di andare a lavoro. La sua immagine addormentata, che avevo visto molto volte, mi faceva sorride, come ogni suo movimento o parola.

Per passare il tempo, fumai una sigaretta e mi preparai per lavoro, anche se ero nettamente in anticipo.

Si fecero le nove e mi sembrava l'orario giusto per svegliarlo. Aprii la porta della camera sua e di Niall, rimasi affascinata dalla sua figura che troneggiava sul letto e dai ricci sparsi sul cuscino.

Mi avvicinai delicatamente al suo lato del letto, accovacciandomi per trovarmi alla stessa altezza del suo viso.

"Harry devi alzarti. Devi andare in palestra!" sussurrai.

Un mugolio lasciò la sua bocca.

"Ti ho preparato la colazione ... la trovi di sotto. Io devo andare a lavoro ci vediamo dopo" dissi alzandomi per avviarmi verso la porta.

Mi misi dietrol'entrata, per vedere la sua reazione.

Si alzò con il busto in avanti, sorreggendosi con un solo braccio. Intravide la mia figura e sorrise scuotendo la testa, prima di alzarsi.

Un sorriso comparve sul mio volto mantenendosi fino al piano inferiore.

Presi le ultime cose dallo svuota tasche e uscii di casa per dirigermi alla videoteca.

***

"Oggi vieni da me?" mi chiese Demi , riportandomi con la mente al presente.

"Umm, si perché no. Devo raccontarti molte cose!" esclamai.

"Ok ... che hai fatto in faccia?" chiese curiosa.

"Sono andata a sbattere contro la porta" le risposi .

"E perché hai i lividi sulle braccia e sulle gambe?"

"Sono caduta dalla bici e poi cos'è questo terzo grado?!" dissi ridendo.

"Volevo sapere! A che ora vieni?"

"Non lo so ... tu a che ora stacchi?"

"Tra dieci minuti" pronunciò con aria soddisfatta.

"Io tra due ore, mi tocca anche chiudere il locale che oggi Lucy non c'è" sbottai scocciata.

"Lucy non c'è?! -annuii - Allora che ti frega: esci con me e chiudi prima. Tanto chi ci viene qui?!". I suoi occhi si illuminarono.

"Non lo so.. ci mancano altri problemi con lei ... poi devo passare a casa." Dissi titubante.

"Dai!!! - mi incoraggiò dandomi una spallata- Occhio non vede cuore non duole no?! Poi passiamo a casa tua e poi andiamo da Bruno o da Ed .. Tanto ho il motorino!"

"OK! Mi hai convinto ! Ma non una parola con nessuno!"

"Ma ti pare?! Dai muovi il culo!"

Uscimmo dal negozio assicurandoci che nessuno ci vedesse, montammo sul motorino e ci dirigemmo verso casa mia.

You don't know about my lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora