Absolutely Not

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"Finirò tutto stasera, chiaro? C'è una festa in spiaggia quindi la maggior parte della gente sarà concentrata su quella parte della città, è tutto come dovrebbe essere. Non farmelo ripetere un'altra volta. Sembri una ragazzina nervosa Tyler."

"Io sono una ragazzina nervosa quando si tratta di te." Mormorò lui attraverso il telefono.

Tyler era uno dei migliori con cui avessi mai lavorato: gestiva tutto senza scrupoli, senza paura, senza imprecisioni. Peccato avesse bisogno di me.

"Sono nella merda, Ty. Fidati non ho alcuna voglia di sbagliare."

"Che succede?" Chiese lui.

"La polizia ha bussato alla porta di casa mia. Ora io sono da Cameron, non avevo altra scelta. Quando avremo finito qui non ci sarà più nulla da nascondere."

"Cazzo amico. Guardati le spalle e fai ciò che devi fare. Non ti distrarre cazzo, le distrazioni sono la chiave del fallimento" ascoltai in silenzio perché ciò che disse mi fece riflettere.

"Okay. Devo andare. Spero di vederti lì stasera."

"Può essere" disse, sorrisi ed attaccai. Non lo avrei mai ammesso ma Tyler era un cazzo di bravissimo amico e si era preso cura di me da quando non ero nessuno.

Scesi le scale annoiato e vidi Brooklyn dormire sul divano.

Era quasi adorabile con quegli occhi chiusi, le ciglia lunghe e le guance paffute. Mi avvicinai e vidi il suo telefono illuminarsi, era un messaggio da mia sorella che chiedeva cosa avesse intenzione di mettersi per la festa di quella sera stessa.

Assolutamente no, bambina. Non c'è modo che io ti lasci fare una pazzia del genere.

Senza il bisogno di sbloccare il suo telefono, disattivai la sveglia e mi sedetti accendendo la TV e aspettando la sua sfuriata.

Ero quasi totalmente assopito in un film quando la signora Dallas arrivò in salone.

"Sta ancora dormendo?" Mi chiese.

"Si, le fa bene un po' di meritato riposo" cercai di convincerla e lei in risposta urlò:

"Brooke! È ora di cena"

Aprì gli occhi confusa, era adorabile.

"Hai dormito tutto il giorno" ridacchiò sua madre.

"Che ore sono?" Chiese con una voce da bambina e poi mi guardò. Feci in modo di non incrociare il suo sguardo fissando il mio sulla televisione.

"Le sette e mezza"

"Cosa? Oh Dio, non ce la farò mai! Avevo messo la sveglia alle.." si bloccò e mi fece venire voglia di ridere, sapevo avrebbe capito in fretta.

"Non ce la farai a fare cosa?"

"Volevo andare ad una festa con Lacey stasera." 

E invece no.

"Che tipo di festa?"

"Ho sentito che non è niente di buono, signora. Gira brutta gente e tante sostanze" mi intromisi sorridendo in modo educato.

Ero perfetto nel ruolo di 'ragazzo della porta accanto'.

"Stai zitto, Mendes, prima che ti tappi io quella bocca." Ringhiò. Vuoi la guerra? Sai che sono più bravo a questo gioco.

"Come hai fatto lunedì?" La stuzzicai.

"Smettetela di litigare come due bambini" ci ammonì sua madre.

Good. [Shawn Mendes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora