Deception

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"Beh, allora? Vuoi tenermi sulle spine tutto il tempo?"

Chiese Nash impazientemente, lo guardavo da sopra la mia sigaretta.

"A cosa ti staresti riferendo?"

"A cosa mi starei riferendo? Sei rimasto mezza giornata chiuso in una stanza con una ragazza conosciuta un giorno fa. Cosa avete fatto? A questo mi sto riferendo."

Sorrisi sotto i baffi.
"Chi pensi che io sia, Nash? Non avrei potuto toccarla neppure con un fiore, è la sorellastra di Cameron."

Carter si avvicinò indispettito e si sedette vicino a Nash.

"Quindi non sarebbe assolutamente un problema per te se io e Nash volessimo provarci con lei, giusto?" disse, probabilmente mi stava solo testando ma mi fece alterare.

Cosa vorresti fare, stronzo?

"Non ci starebbe."

"Come fai ad esserne sicuro?" Ridacchiò.

"Lo sono, cazzo. Fidati" mi passai una mano tra i capelli.

"Non ci posso credere!" Rise lui. "Non mi dire che è riuscita a tenerti testa!"

Distolsi lo sguardo.

"È forse questo un sì, Shawn Mendes?"

"Piantala" lo interruppi. "Shawn Mendes non esce mai a mani vuote." Dissi levandomi gli occhiali per osservarla meglio mentre arrivava accompagnata da Cameron: sembrava scocciata, quasi arrabbiata per qualcosa.

La maglietta che indossava metteva in risalto il suo seno e sapevo di non averci visto male.

Prese un profondo respiro mentre si sistemava i lunghi capelli sulle spalle.

"Ciao ragazzi"

"Ciao" Risposero tutti, ma io non lo feci in modo da catturare immediatamente la sua attenzione.

Quando alzai lo sguardo, infatti, la vidi fissare la mia spalla dalla quale si intravedeva una benda.

"Oh, buongiorno Brooklyn" le sorrisi gentilmente aspettando una sua reazione, una qualsiasi scintilla.

Questo gioco diventava esilarante ogni giorno di più.

"Brooke, chiamami Brooke" impose lei cercando di parlarmi civilmente e, soprattutto, cercando di farmi capire che non sarebbe stata al mio gioco.

"Okay, Brooklyn." Insistetti e lei sorrise.

"Hai.." indicò la medicazione sulla mia spalla.

Mossa sconsigliabile fare riferimenti a quello, tesoro.

Mi guardai come se non sapessi di cosa stese parlando.

Sentivo gli sguardi di tutti bruciare attenti sul nostro discorso.

"La maglietta? Oh si, ho dovuto cambiarla dopo che ieri mi hai letteralmente strappato la mia di dosso" sgranò gli occhi e socchiuse le labbra.

Ecco, ecco come ti voglio.

Cameron si girò immediatamente verso di lei facendo un verso assolutamente schifato che non fece altro che allarmarla di più, Nash rise e Matt e Carter rimasero in silenzio ma con un ghigno provocatorio sulle labbra.

Good. [Shawn Mendes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora