The Key

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Mi svegliai sul letto di Shawn con le coperte arrotolate intorno alla vita e un forte mal di testa.

Tolsi immediatamente il vestito e infilai la prima maglietta che trovai, poi decisi di recarmi al piano inferiore e cercarlo per ringraziarlo.

Appena scesi le scale, però, vidi quasi tutti i ragazzi del suo gruppo sul divano, con lo sguardo fisso sulla TV, quest'ultimo saettò poi su di me.

Ovviamente erano confusi.

"Ciao, sono un'intrusa ma starò veramente poco" ridacchiai imbarazzata.

Loro mi sorrisero gentilmente, uno più cordialmente degli altri. Ma Lo notai subito, infatti dopo un secondo esordì dicendo:

"Shawn, non ci posso credere che non mi hai mai presentato una ragazza così bella"

Arrossii e senza rispondere mi andai a sedere vicino a Nash, il quale era ed era sempre stato una faccia amica.

Solo in quel momento notai Shawn all'angolo cottura con lo sguardo arrabbiato fisso sul mio corpo.

"Okay Brooklyn, tra poco prepareremo le cose per la festa, puoi stare un po' ma chiudi la porta di camera tua a chiave sia che tu stia dentro sia che tu stia fuori." Disse severamente trattandomi come una bambina, amava farlo.

"E Dio, copriti" disse cercando di smettere di guardarmi e mi fece solo ridere.

"Vado a cambiarmi" Salii al piano superiore cercando qualcosa di adeguato da indossare per andare a trovare mia mamma.

Sapevo che sarebbe stata molto felice di rivedermi quindi in qualche modo avrei voluto sbrigarmi.

Ma non volevo che si accorgesse del cambiamento del mio corpo nella stessa maniera in cui se ne era accorto Shawn, quindi quel vestito non era definitivamente un'opzione.

Afferrai un paio di pantaloni di jeans strappati e ci misi sopra un maglione grigio e largo, in modo da nascondere quanto possibile.

Infilai i miei stivali preferiti e poi fissai il mio riflesso nello specchio per minuti e minuti cercando di capire se andasse bene.

Dal piano inferiore proveniva uno strano mormorio, avrei dovuto capire ma in quel momento mi sembrava solamente come se fosse normale datosi che in quella casa eravamo più o meno una quindicina.

"Vado a farmi un giro intanto che voi vi preparate e tutto" dissi scendendo le scale, afferrai la mia borsa sul divano senza guardare in faccia a nessuno.

"Okay Brooke, vai pure" La voce che sentii mi fece congelare e paralizzare sul posto.

'Non poteva essere Lacey' tentai di convincermi ma in realtà ero così sicura che fosse lei. Sentii i miei occhi farsi inconsciamente lucidi e ripetei a me stessa più volte che non avrei dovuto piangere.

Mi girai e vidi quella che un tempo era stata la mia migliore amica, era bellissima, aveva tagliato i capelli corti e stava bene.

"Lacey" cercai di sorridere per farle capire che sarei stata totalmente indifferente all'argomento ma quando sentii che la voce mi tremava decisi di tornare seria.

"Ho aspettato così tanto che tu mi scrivessi, o qualcosa del genere" ebbe il coraggio di dirmi. Lei, al contrario mio, era brava a controllare le sue emozioni e se ne stava lì con le braccia incrociate e lo sguardo severo, come se il fatto che io fossi lì davanti dopo un anno non la toccasse minimamente.

Good. [Shawn Mendes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora