"Cosa hai intenzione di fare?"
Eravamo in un appartamento piccolo ma benarredato, doveva averlo affittato, tuttavia la zona non era delle migliori.
"Stai aspettando che arrivino i tuoi amichetti per provare a violentarmi?" Finsi una risata.
"Hai fatto un errore madornale a tornare in questo posto senza dirmi una parola, senza nemmeno salutarmi. Sono il tuo ragazzo da più di due anni e questo è quello che mi merito?"
Ero legata con un braccio alla gamba di un tavolino ed ero inginocchiata per terra sulla morbida moquette.
"Non stiamo più insieme"
"No? E questo lo hai deciso tu?" Si avvicinò, non avevo paura ma purtroppo mi sbagliavo. Odorava di alcol e mi diede uno schiaffo forte in viso che mi fece guaire dal dolore come dalla sorpresa.
"È perché vorrei scoparti? Ti da tanto fastidio? Vuoi arrivare vergine al matrimonio?"
La mia testa era bassa perché avrei voluto ammortizzare il colpo nel caso gli venisse in mente di alzare di nuovo le mani.
"Sempre che tu sia ancora vergine, sempre che il tuo Shawn non ti abbia scopato con la forza come avrei dovuto fare io tempo fa" sibilò e io avrei avuto voglia di rispondergli, ma sarebbe stato inutile e sfavorevole.
"Non parli, fiorellino? Hai forse paura di dirmi la verità?"
Scossi la testa.
"Allora dimmela" urlò afferrandomi per un braccio e stringendomelo con potenza, potevo dire che sarebbero venuti dei lividi là dove i suoi polpastrelli affondavano nella mia carne.
"Ci hai scopato non è vero?"
"No" mi affrettai a dire e lui mi lasciò.Mi accasciai sul pavimento mentre lui usciva, letteralmente mi sdraiai e piansi fino ad addormentarmi.
Mi faceva male il viso e non potei poggiare la testa sul braccio perché era indolenzito.
Non riuscii a contare i minuti, le ore, i giorni. Avevo il permesso di essere slegata per andare al bagno e avevo bevuto e mangiato pochissimo.
Avevo sete ma non avevo affatto fame, solo l'idea di mangiare qualcosa mi faceva venire da vomitare.
Ero stanca, ero ferita. Avevo un profondo taglio sul collo che mi ero fatta cercando di slegarmi, questo lo aveva fatto solamente incazzare di più.
Qualsiasi cosa dicessi sembrava farlo arrabbiare ed ero piena di graffi e lividi. Pensai a Shawn giorno e notte, ogni secondo. Mi domandai se qualcuno mi stesse cercando e per quanto tempo ancora sarei rimasta lì.
Arrivai ad un punto in cui non sapevo se mi avrebbe lasciato morire così. Era pazzo e anche io mi sentivo come se stessi andando fuori di testa.
In quello stesso secondo entrò con la cinta in mano. Non avevo idea di quello che volesse fare, in ogni caso indietreggiai spingendomi al muro.
"Sono uscito con la macchina poco fa e ho visto tua madre vicino al centro commerciale. Sai, sembrava disperata, aveva una bruttissima cera"
"Mia madre? Che c'entra lei Val, che c'entra lei cosa le hai fatto?" Piansi. Non facevo altro che piangere.
"Non le ho fatto niente, e le cose non cambieranno se tu deciderai di collaborare." Piegò la cinta in due e la fece schioccare facendo un rumore che mandò brividi lungo tutta la mia schiena.
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Good. [Shawn Mendes]
FanfictionE se mi avesse guardato il quel modo per qualche altro secondo, probabilmente non avrei risposto delle mie azioni.