"Sono Valentin, il ragazzo di Brooklyn" disse cordialmente porgendomi la mano ma io mi limitai ad alzare gli occhi al cielo e a girarmi. Il ragazzo di Brooklyn? Lei lo sa?
"Buongiorno bombe sexy" scese Lacey ondeggiando con le gambe scoperte e la camicia di Cameron.
"Uh-uh. Ti conosco?" Chiese.
"Umh non penso sono Valentin, piacere" sorrise gentilmente.
"Okay. Accento inglese, penso proprio sia qualcosa che ti riguarda, Brooke"
"Si è il suo ragazzo" intervenni io facendo le virgolette con le dita cercando semplicemente di rendere la situazione più imbarazzante di quanto già fosse.
Lei mi ignorò completamente sorridendo a lui e afferrando i fiori."Quanto ti fermi?"
"Domani mattina devo tornare. Abbiamo tutta la notte" letteralmente quasi esplosi. Dovresti averla vista stanotte con la mia testa tra le sue gambe, immediatamente passai la lingua sulle labbra al solo pensiero e lei se ne accorse perché la vidi agitarsi e muoversi impacciatamente.
"È fantastico" poi rispose con un sorrisetto nervoso.
"Okay Val. Lei è Lacey la mia migliore amica, lui è Cameron il mio quasi fratello e lui è Shawn un mio amico"
"Molto intimo" conclusi e mia sorella non poté fare a meno di farsi scappare una risatina.
Grazie a Dio Cameron riuscì a capire il mio fastidio e trovò un modo per dileguarlo in fretta.
"Che cazzone" dissi appena chiuse la porta. Non ero arrabbiato, lo sarei stato se solo Brooklyn non mi avesse baciato nella maniera in cui l'aveva fatto la sera precedente, ma per adesso ero solo infastidito.
"Shawn!" Mi rimproverò.
"Cosa? È evidente. Si presenta qui tutto 'hey sono Val, sono inglese, passo la notte con lei.' Mettiti in coda"
"In che senso?" Chiese mia sorella e io le lanciai uno sguardo che le intimava di farsi i cazzi suoi.
"Se io sono stato con la tua migliore amica, tu puoi stare con il mio" disse invece Cameron guardando la bionda che sospirò frustrata e disse:
"Lacey, andiamo a prepararci?"
***
Mi stavo sistemando l'abito quando squillò il mio telefono, il nome di Scarlett sullo schermo."Scar?"
"Pronto? Shawn? Sei vivo? Sei morto? Dove sei finito?" Ridacchiai.
"Sono solo estremamente impegnato. Mi desideri per qualche motivo in particolare?"
"La risposta è sì. Mi sono arrivate delle voci che c'è un nuovo ragazzo in città che sta cercando di insediarsi in una delle gang, so che non è di Toronto ma che pianifica di stabilirsi qui presto."
"È minaccioso?" Chiesi, volendo arrivare al punto.
"È totalmente nuovo nel campo." Mi guardai di nuovo allo specchio e vidi Cameron che mi guardava ansioso, gli feci cenno che non era nulla di preoccupante e lui continuò a mettersi il gel nei capelli.
"Bene, in ogni caso non c'è modo che possa entrare nel nostro giro."
"No, hai ragione non c'è modo perché per qualche sconosciuta ragione al mondo ti vuole morto." Mi zittii un secondo pensando alle sue parole.
"Sai dirmi il nome?"
"No, perché si è presentato sotto falso nominativo a tutte le persone che ha incontrato finora"
La sentii sospirare. Nonostante Scarlett fosse spietata e all'apparenza senza scrupoli, era capace di farsi mille problemi ed era costantemente preoccupata per le persone a cui voleva bene.
Era difficile che si legasse a qualcuno, ma quando lo faceva si poteva essere sicuri che avrebbe dato la vita pur di proteggerli.
E io di rimando avrei dato la mia vita per lei.
"Shawn guardati le spalle, quando non sai chi è il nemico chiunque ti si avvicina può essere un sospettato. Non escludo la ragazza."
"Che ragazza?" Le chiesi pensando a come facesse a sapere di lei.
"Credi che io sia così stupida da non aver capito che hai la testa tra le nuvole a causa di una ragazza? Mi conosci troppo poco, Mendes."
Sorrisi ma non risposi, non ero e non sarei mai stato a mio agio a parlare di cose del genere.
"Hai sentito tuo padre?" Poi mi domandò.
"Si, mi ha chiamato e mi ha detto che non mi vuole più a casa.""Stai scherzando spero?" Esclamò.
"No, ma me la caverò."
"Come ha potuto-"
"Non lo so" la interruppi. Uscii dalla stanza velocemente salutando Scar quando vidi Lacey in corridoio.
"Hey" cantilenai e lei si girò.
"Hey?" Rispose dubbiosa e io la guardai come a chiederle cosa volesse dire.
"Stai bene? Più di due mesi a cercare di rimorchiare la stessa ragazza-barra-mia migliore amica. Sono confusa." Risi.
"La stessa ragazza-barra-tua migliore amica è dannatamente sexy quindi il ragazzo più bello, simpatico e intelligente che conosci-barra-tuo fratello non ha intenzione di farsi scappare una cosa del genere."
Si avvicinò e mi sciolse il nodo del papillon.
"Cavolo, sembra che tu abbia bisogno di qualcuno che te lo sistemi, vado a chiamare Brooke." Mi fece l'occhiolino ed entrò nella stanza davanti a lei chiudendo la porta.
Era proprio mia sorella.
Quando lei uscì quasi non mi andò la saliva di traverso, era dannatamente bella e io ero dannatamente senza parole e questo mi spaventò.
"Mi aiuteresti?"
Annuì e si avvicinò, forse troppo. Sentimmo entrambi infatti che era scattato quel qualcosa tra di noi.
"Fatto" mi sorrise e alzò lo sguardo. Nello stesso momento in cui lo fece capii che non sarei più stato in grado di controllarmi.
"Shawn" mi pregò appena circondai i suoi fianchi con le mie grandi mani.
Pensai volesse di più invece mi fermò appena le sfiorai il collo."No. Lui lo vedrà"
"Importa?" Sussurrai e, grazie a Dio, ottenni la risposta che volevo. Scosse lentamente il capo mentre mi guardava negli occhi.
Tutto ciò di cui avevo bisogno in quel momento era sapere che i suoi sentimenti nei miei riguardi erano veri e che ciò che era successo la sera precedente aveva cambiato le cose tra di noi.
Perché per me era cambiato più o meno tutto ed era talmente nuovo che non me lo sapevo spiegare.
Stava per dire qualcosa ma di rimando io la baciai, ipnotizzato dal suo viso, dal suo profumo, dai suoi capelli, dalle sue labbra e dal suo corpo.
"Mason, voglio portarti in bagno e farti tutto quello che voglio" le dissi. La voglia di fare l'amore con lei in quel momento era spaventosa e coinvolgente, avevo bisogno di sentirla mia e volevo farlo nell'unico modo che conoscevo: il sesso.
Lei mi guardò e accennò un sorriso anche se sapevo bene che quelle non erano le parole che avrebbe voluto sentirsi dire.
Sapevo bene di essere incasinato e soprattutto ero a conoscenza del fatto di non essere abbastanza per una come lei.
E probabilmente non lo sarei mai stato.
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Good. [Shawn Mendes]
FanfictionE se mi avesse guardato il quel modo per qualche altro secondo, probabilmente non avrei risposto delle mie azioni.