Winter Break

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"Non credo che sia la temperatura adatta per quel vestito, tesoro" riconobbi immediatamente la voce calda di Shawn, sembrava più profonda, quasi graffiata.

Non mi aveva riconosciuta, probabile.

Avevo perso molto peso, anche se non abbastanza.

Mi girai e lo osservai.

Era rimasto uguale identico, i suoi occhi in quel momento erano un pochino arrossati e le sue guance scavate, sul suo viso vi era un lievissimo accenno di barba e sembrava avesse lavorato parecchio con il suo fisico.

Appena capii che quella che aveva davanti era proprio Brooklyn Mason spalancò bocca e occhi, rimase in quella posizione per diversi secondi e infatti mi chiesi se fosse stato il caso scuoterlo o qualcosa del genere.

Sembrava stupito, incredulo e non sapevo esattamente dire se lo fosse in senso buono o in senso cattivo.

Riuscivo a sentire il suo profumo e tutto ciò che avrei voluto fare sarebbe stato abbracciarlo e baciarlo, cercando di fargli capire che quell'anno senza di lui era stato definitivamente miserabile.

"Shawn, ciao. Posso entrare?" Chiedi cercando di rompere il silenzio che si era creato e che, probabilmente, lui non avrebbe mai rotto se non lo avessi fatto io.

"Brooklyn, cazzo. Cosa-Cosa ci fai qui?"
Continuò a non rispondere e, anzi, mi squadrò da testa a piedi meticolosamente, come se non riuscisse a credere a quello che vedeva.

Potevo dire che aveva già capito dei miei disturbi alimentari, alcune persone in Inghilterra ci avevano messo mesi mentre a lui era bastato un dannato secondo.

"Cosa è successo al tuo corpo?"
Risi perché fu come se mi avesse letto nel pensiero.

Tuttavia cercai di sviare l'argomento, sapevo di non essere bella, o magra. Sapevo di non avere un corpo da favola e, conoscendo Shawn, ero certa del fatto che lui avesse visto molto di meglio.

"Anche tu stai benissimo" dissi ammiccando alla sua faccia sconvolta e lui sorrise facendo rilassare ogni mio nervo teso.

Quanto mi eri mancato.

Ci fa un imbarazzante momento di silenzio dove semplicemente ci guardammo intensamente negli occhi.

"Sono tornata per una o due notti, volevo chiederti se posso rimanere qui. Ho saputo che è una confraternita..magari hai una camera?"
Ruppi di nuovo quel silenzioso che sembrava soffocarmi.

"Che fai in Inghilterra?" Rispose ignorandomi completamente. Era così rilassato e io sentivo le mie mani tremare dall'agitazione.

"Studio, sto pianificando tutto per il college, pensavo di-"

"A Lacey manchi fottutamente tanto, ha pianto tipo per due mesi quando te ne sei andata. Sono stati tutti di merda, Brooklyn"

Letteralmente la mia espressione si scompose appena sentii le sue parole.

"Tua madre, Cameron"

"E tu?" Domandai cautamente cercando di non piangere. E tu, Shawn, hai sofferto come ho fatto io? Hai pregato giorni e giorni che io mi presentassi alla tua porta con delle scuse come io ho fatto con te?

"Io cosa?" Evidentemente no.

"Tu come sei stato?"

Sospirai nervosa in attesa di una risposta, sapevo che non mi avrebbe detto nulla che mi avrebbe fatto sentire bene.

Era dannatamente incazzato con me per averlo lasciato solo e, solo e solamente dai suoi occhi, capii quanto male gli avevo fatto.

Good. [Shawn Mendes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora