Le costruzioni dell'immaginazione possono risultare più potenti delle realtà stessa; le fantasie e le paure ci costruiscono gabbie che seppure fantasiose sono a volte più solide dell'acciaio. Soprattutto se le sbarre sono create dalla nostra immaginazione.
Coff era costretto da ordini inappellabili, spaventato da un'attrazione che non capiva, timoroso di avvicinare Gaia, impossibilitato a svelare la sua identità.Tutte costrizioni interne, create dalla sua natura, dal suo addestramento, dalle sue paure, dalle sue regole. Che non avrebbe potuto contraddire.
Invece si trovava in una situazione assolutamente all'opposto: aveva messo in pericolo la sua identità, a rischio la sua abilità principale, avvicinato la persona che temeva di più e disobbedito ai tre ordini di non farsi scoprire, raccogliere informazioni e uccidere i potenti.
Eppure nel momento della sua sconfitta maggiore, nel punto più basso della sua professione di spia, quando aveva messo in pericolo la vita infilandosi coscientemente in una trappola piena di nemici armati, in quel momento era felice.
Questa emozione gli suonava completamente nuova: nella sua vita gli era capitato di essere soddisfatto, riconoscente, ben sorpreso, gratificato, o cose così. Ma in quella stanza triste e desolata, contro ogni buonsenso e contro le proprie regole, era più che contento, felice.
E lo stesso non poteva rompere la sua gabbia. In quel preciso momento lei fortunatamente poteva non essere più definita una potente e quindi era salva. Ma se per caso lo avesse scoperto, sarebbe di nuovo caduta nel diktat di ucciderla.
Si mise le mani sul viso, sperando che la penombra della stanza, tagliata dal fascio di luce della lampada sul tavolo, lo avesse nascosto agli occhi di lei. Rapidamente cambiò i connotati principali del viso in quelli di Howard, auspicando ingenuamente ma intensamente che la situazione complicata la stordisse abbastanza da confonderla.
Spense la lampada e si girò verso di lei, salutandola:
- Gaia.***
Imbui disse a Ferul, mentre presidiavano il sentiero proprio di fronte al corridoio della trappola:
- Quello che è entrato deve essere lui, aveva anche un nostro fucile!! Non dovremmo andare a sparargli per vedere come si difende?
- Non saprei, la trappola non è scattata. Si vede che è proprio un maledetto genio, avrà immaginato che appena assorbirà l'energia di cui è avido, la struttura si piegherà a chiuderlo in una gabbia strettissima.- Ma come fa a resistere?! Ci hanno sempre detto che la trappola sarebbe stata irresistibile per lui!
- Te l'ho detto, quello è un mago potente, parla direttamente con gli dei. Vediamo quanto resiste: intanto per ora non è più riuscito ad uscire.- Ferul, ma perché non ci avviciniamo? Perché restiamo nel bosco? - Imbui cominciò a stuzzicarlo e a tirarlo per un braccio - Non è che hai paura?
Ferul resistette, fermo sulle sue gambe:
- Io paura?! Ma no! Però aspettiamo che si muovano gli altri. Stiamo ancora al coperto, dicono che il SurgonTais facesse stragi di centinaia di persone solo con lo sguardo. Io non ci credo, ma vediamo di evitare i suoi occhi.
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Solo un Uomo
Science FictionMentre la terra sta affrontando i primi alieni della sua storia, il Segretario Generale della NuOnu scopre che il suo compito è anche più impegnativo del normale. Gli uomini non sono tecnologicamente allo stesso livello delle altre razze della gala...