14. Tipi di minacce

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Zubei-malisi sembrava un po' più intelligente, più aggraziato nei movimenti, ma anche un po' più infido del suo gemello di guerra

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Zubei-malisi sembrava un po' più intelligente, più aggraziato nei movimenti, ma anche un po' più infido del suo gemello di guerra.

La sua coda andava meno a scatti, ruotava più fluidamente. La sua punta disegnava curve che nella loro bellezza erano quasi ipnotiche e si faceva fatica a guardarlo negli occhi.

Nel corridoio di accesso al consueto incontro col Comitato Alieno, la registrazione delle telecamere mostrò come la punta della coda avesse eliminato alcuni finti calcinacci al volo, in una frazione di secondo visibile solo al rallentatore. Per il resto gli altri gli rimbalzarono addosso, come per Lugal, su uno scudo invisibile.

Quando si sedette nella sua panca, il Comitato era pronto al solito monologo a senso unico. Questi alieni venivano solo a chiedere del loro fuggiasco e non mollavano informazioni.

Gaia era per la prima volta al cospetto dell'imponente alieno. Vederlo dal vivo faceva il suo effetto e in quel momento era rapita dalle sfumature verde smeraldo della sua pelle, dalle fattezze simili ai rettili e la coda sempre in movimento.

Il suo casco traduttore aprì subito la seduta, anticipando tutti nella sua piattezza di toni dopo i sibili arrotolati del suo proprietario:
- Uomini, purtroppo devo avvisarvi di un brutto incidente.

Il relatore umano, che di solito parlava senza essere ascoltato, era sorpreso e riuscì a dire soltanto:
- Cosa è successo? Qualcuno si è fatto male?

Zubei sorrise, ma dopo essersi passato la lingua sibilante sulle labbra recuperò serietà, come si confà a un grave annuncio:
- Non ancora. Alcuni nostri guerrieri sono usciti dalla nave e stanno esplorando il vostro paese. Purtroppo abbiamo perso il contatto.

Ci furono attimi di panico. Alieni in giro? Il relatore taceva imbarazzato. Gaia non sopportando il silenzio, prese la parola e chiese:
- Sono armati? Sono pericolosi?
- Ho detto che sono guerrieri, è naturale che siano armati e soprattutto pericolosi.

I membri del Comitato erano impreparati: di solito gli Alieni non rispondevano quasi mai e soprattutto finora con loro aveva parlato sempre solo il diplomatico. Ma questi era più sorpreso e bloccato degli altri. Quindi Gaia incurante degli sguardi terrorizzati dei suoi colleghi, insisteva:
- E non li recuperate?
- Sono fuori dalla portata delle nostre navicelle.

- E non avete una radio? Non riuscite a comunicare con loro?
- Se non li disturberete torneranno alla loro nave, questo è sicuro.

Botta e risposta, mai successo. Alcuni scrivevano furiosamente sui loro moderni tablet e altri su classici bloc notes di carta. Tutti sorpresi dalla quantità di informazioni che Gaia stava ottenendo, sfruttando la situazione e il suo sorriso innocente.

- Sono scappati? Non li controllate?
- Siamo una razza forte e indipendente, non sempre i nostri guerrieri si possono controllare.

Il traduttore non aveva inflessioni, ma si vedeva che Zubei era un po' innervosito. D'altro canto stava incredibilmente mollando informazioni a ogni risposta.

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