Capitolo 5

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"Mamma, su sbrigati, fra 10 minuti chiudono il gate e se non ci sbrighiamo perdiamo il volo! Hai preso tutto?"

"Si, ho preso tutto. Tu hai pagato il taxi?"

"Ci ha pensato papà. Andiamo!"

Percorsero il tragitto che portava dall'entrata dell'aeroporto, fino al gate correndo come pazzi. Fortunatamente Claudio aveva pensato bene di fare il check in a casa. Passarono l'imbarco e Claudio fece un'enorme sospiro di sollievo.

"Finalmente. Non ci credevo più!"

"Madonna mia come sei pessimista figlio mio. Hai chiamato per avvisare del nostro arrivo?"

"Si. Mamma è davvero tutto pronto. Non sto più nella pelle! E se non gli piacerà il mio regalo?"

"Claudio. Nessun'altra persona per vero amore ha mai fatto quello che stai facendo tu. Hai passato sei mesi di lotte, di scartoffie, di calli alle mani e esaurimento. Ma hai ottenuto tutto quello che volevi. E adesso è arrivata l'ora di riprenderti ciò che è tuo. Vedrai che lo amerà! Puoi starne certo!"

*****

"Mio Dio Nadia. Mancano solo due cazzo di giorni e finirà tutto! Non ci credo!"

"Amore. Hai visto? Finalmente sei arrivato a questo grande traguardo della tua vita. Vedrai che da adesso in poi ogni cosa riuscirai a vederla con occhi più positivi. Certo dovrai fare i conti con la realtà italiana: dura, pessima e insanabile, ma vedrai che andrà tutto bene. Sono fiera di te!"

"Non rimarrò qui Nadia. Ho passato 8 mesi a gettarmi a capofitto sui libri, per smettere di pensare. Non sono uscito, non ho visto gente, sono diventato l'asocialità per eccellenza e in ogni sospiro e in ogni pensiero c'era lui. Non ho mai voluto dimenticarlo, ma forse solo scappando potrò farmi una ragione della fine di questa nostra storia insieme."

"Mario. Sai benissimo cosa penso sulla questione legata allo scappare. Non sono per niente d'accordo. Io al posto tuo sarei rimasta. E avrei affrontato la cosa. Tu hai sentito gravidanza e ti è partito il neurone. Ma tu dovevi restare, perché Claudio meritava che tu restassi. Dovevi combattere, per te, per lui, per voi!"

"Nadia. Non è una questione di coraggio. E lo sai benissimo. Cosa dovevo fare secondo te? Restare li e guardare come loro crescevano insieme la loro figlia, mentre io mi sentivo ogni giorno il terzo incomodo? O dovevo costringere Claudio a rinunciare alla cosa più bella della sua vita? Paola era stata chiara, o con lei o senza sua figlia!"

"Si Mario, ma insieme avreste trovato la soluzione. Ne sono sicura! Tu invece, metti la situazione, metti la paura, metti quello che te pare, ma sei scappato."

"Uff...Nadia, avevo bisogno di scappare!"

"Perché?"

"Perché se io non fossi scappato, anziché arrivare a laurearmi adesso, magari mi sarei anche suicidato. Io ringrazio il cielo di avere voi nella mia vita. Quando sono scappato da lì, ero solo con un bagaglio composto da tutte le mie paure e da tutti i miei più grandi timori. Se solo io avessi rivisto quello sguardo, se solo io avessi ritoccato quelle labbra per sarebbe stata la fine. Sono scappato per salvarmi. E adesso ti dico che ho già fatto il biglietto. Il giorno in cui ci sarà la laurea, dopo la seduta, mi fermerò a festeggiare con voi, alla festa a sorpresa che avete organizzato tu e Alice e l'indomani mattina partirò!"

"E dove andrai? Ma perché tanta fretta?"

"Perché ho paura che Claudio verrà a sapere della mia laurea e mi ricontatterà. E solo un suo gesto verso di me, ora, potrebbe farmi ricadere. Fino ad oggi l'università mi ha distratto. Ma io qui non ho più nulla da fare...andrò a Londra per circa 6 mesi e una volta imparato l'inglese mi trasferirò a Sidney. Un mio collega ha un hotel, mi ha detto che se lo raggiungo, troverà un posto di lavoro per me!"

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