"Brindiamo a questa meravigliosa rimpatriata tra amici, che dite?"
"Si, si, si Gianluca. E' proprio un'ottima idea. Avanti ragazzi. Su i bicchieri e giù i pensieri. Tutto d'un fiato!"
"Ragà, Paolo è annato. Me sa che tra mpò melo ritrovo attaccato al lampadario der bagno a fa cita!"
"Si. Gianluca ha ragione Mario. Mi pare che sia il caso di portarlo in camera"
Rosita e Gianluca si alzarono, obbligando Paolo a prendere il suo giubbino e seguirli. Paolo erano famoso per essere un eterno bevitore. Amava l'alcool e ogni sera tornava a casa con le vene cariche e i pensieri andati.
"Grazie mille per la cena ragazzi!" disse Gianluca, girando un braccio di Paolo sulle sue spalle per reggerlo. "Ci vediamo domani!"
"Non dimenticatevi della partenza. Avete il volo alle 17:30. Non l'ho prenotato prima perché volevo darvi il tempo di organizzarvi. In ogni caso ci vediamo domani mattina. Grazie per la cena ragazzi!"
Rosita stampò un bacio a stampo sulle guance di entrambi e voltò le spalle, facendo passi veloci per raggiungere Gianluca e dargli una mano con Paolo. Mario nel frattempo aveva lasciato Claudio sull'uscio della porta, e si era incamminato verso il tavolo per togliere i bicchieri dell'amaro che avevano bevuto dopo la cena. Si piegò per prendere quello che si trovava dall'altro capo del tavolo e un freddo misto a temperatura sudafricana gli attraversò il corpo nel momento in cui sentì una presenza ingombrante premere il bacino contro il suo sedere.
Claudio gli prese i bicchieri di mano per fare il modo che non si facesse male e lo distese a pancia in giù sul tavolo.
"Claudio ma cosa fai?"
"Eri stato avvisato Serpa. Sta sera sarai mio."
"Ma sveg-"
Mario non riuscì a terminare le sue ultime parole. Claudio gli strappò letteralmente la maglia che portava addosso e iniziò ad alternare baci e piccoli morsi lungo la sua colonna vertebrale. Dal basso verso l'alto. Baci lenti e morsi voraci. Alternava il bene al male. L'irresistibile al ricercato. Il dolce al salato.
Claudio con questi gesti mi sta mandando letteralmente fuori dal mondo. Penso a Megan, in camera sua e Claudio a farmi suo su questo tavolo. Il proibito, oh Signori miei, voi non avete neanche idea di quanto possa affascinare e catturare il proibito. Ti carica dentro di adrenalina e nei momenti in cui stai facendo l'amore, quello è l'elemento che aggiunto ti manda fuori di testa in tutti i sensi. Claudio arriva al mio piercing. Sa quanto il solo suo tocco delle dita sia infiammante per me. Ma quando poi ci mette la bocca e inizia a leccare e succhiare è la fine. I suoi polpastrelli percorrono i miei fianchi ad un ritmo rilassante. La sua lingua infiamma ogni parte del mio corpo toccando con foga il mio piercing. Il suo petto sulla mia schiena. La mia erezione sta crescendo a dismisura e il suo strofinarmi nel sedere la sua non mi aiuta a placarmi. Fa movimenti concentrici con il bacino contro di me e la mia erezione finisce con lo sbattere contro il bordo del tavolo e crearmi un piacere immane ogni volta.
"Mario. Ti voglio dentro di me!"
Mi sussurra queste pochissime parole alle orecchie e io non posso non accontentarlo. Mi metto le mani sui fianchi per bloccare le sue dita. Lo fermo e mi giro di colpo facendo il modo che le nostre posizioni cambino. Lo butto sul tavolo e senza pensare ad altro mi catapulto sulla sua erezione.
Mario mi slaccia i pantaloni e li scende alle caviglie, sfilandoli definitivamente. Lo stesso fa con i suoi. Mi trascina lungo il tavolo in modo che il mio fondoschiena sia leggermente sporgente e senza alcun preavviso e senza alcuna preparazione mi piomba dentro. Io urlo dal dolore misto a piacere. Si ferma dentro di me per qualche secondo e poi comincia dei movimenti dentro di me. Lenti e viscerali. Calmi e famelici. Ogni sua entrata significa andare in apnea. Ansimo con la voce strozzata dalle emozioni che sto provando. Era tanto tempo che lui non tornava dentro di me. Io non ero più pronto ma velo giuro avevo una gran voglia di sentirmi suo. Aumenta piano piano il suo ritmo dentro di me. E io dietro di lui aumento il mio bisogno di urlare il piacere che sto provando. Va sempre più veloce e quando si rende conto che sto per venire prende il mio membro in bocca e comincia a giocarci, continuando a spingere. Comincio a intravedere tutti i colori del cielo nell'esatto momento in cui con l'altra mano lui inizia a giocare con i miei testicoli.
Lo vedo dal modo in cui gli si sta contorcendo il viso. Claudio in questo momento è nelle mie mani. Basta poco. Così spingo con più forza. Sbatto il mio piercing contro la sua cappella e continuo imperterrito a giocare con i suoi testicoli fino a quando Claudio a pieni polmoni non butta giù un urlo liberatorio e mi viene in bocca. Soddisfatto dal vederlo in questo stato a causa mia, do altre due fortissime spinte e vengo dietro di lui.
...il pomeriggio successivo
"Olga ti prego abbi cura di lei. So che sei una nonna meravigliosa ma proteggila ti prego. Non dimenticarti che la sera non si addormenta senza la sua ninna nanna"
"Si Mario stà tranquillo. Mancherete solo pochi giorni. Io e Megan, insieme al nonno sopravviveremo!"
"Sei un angelo! Amore di papà non viene a darmi un bacio?"
"Papà quando torni? Che regalo mi porti? Voglio tante cioccolate e un pesciolino rosso. Ieri li abbiamo visti in un negozio con zio Paolo."
"Va bene amore vediamo se io e papà riusciamo a trovarlo. Tu intanto con la nonna fai la brava. Non farla arrabbiare. Mangia tutto quello che te prepara e se esci coprite che sennò te devo mette la supposta quando torno. Vuoi la supposta?"
"No papà."
"Ecco brava e allora coprite. Viè qui che te do n'abbraccio!"
"Dai su Mariooo. Perdiamo il volo. Sbrighiamoci. Voglio salutare anche io Megan!"
"Uff...va bene...tiè prendila mbraccio!"
"Amore non dare ascolto a papà. Divertiti. Io vado a comprarti tante cioccolate, così quando torno ce le spazzoliamo sul divano. Tu fai uscire pazza la nonna mi raccomando. Esci fuori e sfogati. Gioca in giardino che ci sono bellissime giornate. Noi torniamo presto. Porto papà a vedere una delle cime più alte d'Europa e torno."
"Belle raccomandazioni che dai alla pupa Clà, ma com'è non l'hai vista ieri tu una delle cime più alte d'Europa?" Mario abbozzò un sorrisetto malizioso!
"Papà che cima hai visto ieri sera?"
"Dai papà rispondi a Megan. Che cima hai visto ieri sera?"
"Niente amore. Io e papà abbiamo visto un documentario ieri e parlavano dei palazzi più alti del mondo. Adesso abbracciami e dammi un bacione"
Mario e Claudio strinsero Megan e si avviarono insieme a Rosita verso l'aeroporto. Il tragitto fu breve. Presero le diverse raccomandazioni dell'amica e si avviarono verso il Gate. Si imbarcarono sull'aereo e partirono.
...qualche ora dopo
"Signori e Signori siamo appena atterrati a Parigi. Il volo è in perfetto orario. Il comandante vi augura una buona permanenza in Francia!"
Mario e Claudio si strinsero la mano e si scambiarono uno sguardo complice prima di scendere dall'aereo e raggiungere l'hotel.
______________
Ciaoooooooooooo ragazze. Cosa ve ne pare del proseguo di questa storia? E' coivolgente? Sto lavorando bene? Sapete vedere Cla con i bambini mi ha fatto venire la voglia di immaginarli in famiglia ecco perchè ho dato una leggera modifica alla storia unendo anche l'attiva presenza di Megan. Spero non vi dispiaccia e apprezziate comunque la storia.
Siamo arrivate all'inizio della famosa settimana a Parigi. cosa succederà secondo voi nei prossimi capitoli? Ci saranno colpi di scema? Ci sarà tanto amore? O non cambierà assolutamente nulla e passeranno una settimana chiusi nella suite presidenziale ad accoppiarsi come conigli? A voi le opinioni.
Nel frattempo vi ricordo le stelline e vi imploro dei commenti.
Un bacione
NANCY
STAI LEGGENDO
Ancora qui!
FanfictionClaudio, un assistente universitario Veronese e Mario uno studente Romano, si incontrano per caso ad una lezione universitaria. Claudio è un ventiseenne, fidanzato con Paola. Mario un ventireenne che vive con la sua migliore amica. Mario sa di esser...