Capitolo 17

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I brividi di Mario:

Claudio toglie le mie gambe, che aveva prima poggiato sulle sue. Mi fa sedere sul divano e si inginocchia ai miei piedi iniziando a baciarmi prima a stampo sulle labbra e poi spostandosi sul collo e lasciando leggere tracce del suo passaggio. Ogni suo bacio è devastante. Il calore delle sue labbra sulla mia pelle, sul mio collo, sul punto che mi manda più in estasi, intervallato dai suoi respiri affannati, velo giuro è micidiali. Con una mano nel frattempo ha oltrepassato la canotta bianca che porto e ha raggiunto i miei capezzoli iniziando a stuzzicarli. Comincia a soffiare delicatamente su di essi facendoli inturgidire quasi subito. Continua a giocarci con una mano e con la bocca torna alla mia invadendola con la propria lingua. Le nostre lingue iniziano ad intrecciarsi più e più volte, i piercing che sono l'unica cosa fredda in quel bacio che sà solo di bruciore, non fanno altro che aumentare il piacere di entrambi. Io ho raggiunto le stelle. Nei miei pantaloni già pulsa qualcosa di importante e sono sicuro che non riuscirò a resistere per tanto tempo. Claudio nel frattempo non mi dà neanche tanto modo di pensare. Le sue mani esperte continuano a provocarmi spasmi. Inizia a massaggiare il mio petto e le sue mani sembrava conoscano e ricordano di me ogni minuzioso dettaglio. Sento salire le sue dita morbidamente intorno al collo e poi scendere giù fino ai fianchi, disegnando tanti piccolissimi cerchi concentrici lungo la colonna vertebrale. Poi torna a toccare leggermente i miei capezzoli e lì cominciai a non capire più un cazzo. Il mio corpo è completamente percorso da brividi di piacere. "Hai un profumo così buono...cosi dolce" mi sussurra all'orecchio. Il suo naso mi sfiora l'incavo del collo, insieme alla sua lingua rovente. Ed è inutile ammettere che in questo momento il sangue mi si è riscaldato all'istante nelle vene. Lo stò desiderando come nient'altro prima d'ora. Lo vogli da impazzire. "Il tuo odore mi crea una strana sensazione al basso ventre" continua a sussurrarmi delicatamente nelle orecchie. La mia eccitazione cresce a dismisura. Ho quasi paura di raggiungere l'orgasmo ancor prima che lui mi tocchi.

Mi bacia la nuca e si avvicina fino a infilare il suo intero viso sul mio collo respirando su di esso. Mi togli la maglietta e dopo avermi stuzzicato a sufficienza inizia a percorrere il mio petto scendendo sempre più verso giù e lasciando i segni del suo passaggio con svariati succhiotti. Di colpo con le sue mani mi afferra le cosce e in un attimo la sua bocca è di nuovo su di me. Morde voracemente il mio sesso attraverso i Jeans, mentre le mie dita attraversano morbidamente i suoi capelli. Gemo e il piacere si espande inarrestabile.

All'improvviso mi solleva e mi rovescia su una spalla come un sacco. Sono a testa in giù, aggancio le mani alle tasche dei sui jeans per tenermi. Ma mi sento completamente al sicuro tra le sue braccia. "Dove mi stai portando?" chiedo con il sorriso sulle labbra. Sale di fretta quelle scale come se fosse una cosa già progettata nella sua mente. "Voglio avere il mio futuro marito nel nostro letto"

Ho il cuore che va a mille e il desiderio mi sfreccia avanti e indietro nelle viscere. Mi sdraia sul letto e mi strappa letteralmente di dosso i Jeans e gli slip e poi comincia a demolire le poche barriere che di me erano ancora rimaste salde. Inizia un idilliaco gioco di piacere con il mio sesso. Inizia da sotto verso sopra a leccare il mio membro, giocherellando con il piercing sulla punta. Ero bollente. Mi stà desiderando con un ardore che non gli avevo mai visto prima e questo melo dicono le sue labbra esperte e instancabili che mi stanno mandando fuori di testa. "Sai di buono Mario, sai di casa". La sua bocca si apre e si spinge sempre più a fondo, prendendo il mio membro completamente in bocca e cominciando a giocarci in modo insaziabile.

Io mi sento scomparire nel nulla, come se di me percepissi soltanto il mio sesso scosso da convulsioni e fremiti di piacere. All'improvviso mi solleva. Gli occhi carichi di desiderio, i muscoli del petto in tensione. Velocemente si libera dei vestiti e si butta sopra di me, immobilizzando i miei polsi con le mani. Io alzo leggermente il bacino per facilitare il suo lavoro e lui mi penetra con una spinta vogliosa e impaziente e inizia a muoversi a un ritmo serrato, ansimando. Ogni spinta è un urlo più forte. Ogni spinta è un piacere devastante.

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