Capitolo 13

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"Alice. Come siamo messi? E' tutto pronto?"

"Ammazza che bono che sei. Raul Bova mettete npacco nfaccia perché a confronto a mi fratello sei un Cesso con la C maiuscola e in grossetto"

"Ma quanto me stai a pià per culo tu?"

"No. No. Non scherzo proprio. So serissima. Sei proprio bono. Se non fossi mi fratello te sarei già saltata addosso to dico"

"Peccato che con me non ce poi fa gnente!"

Alice si voltò verso il fratello e gli fece una pernacchia. Fingendo di offendersi per quella risposta. Ma dopo due soli secondi si guardarono in faccia e iniziarono a ridere.

"Adesso parlo seria. Come ti senti fratello. Sei in ansia?"

"Tu non hai idea di come mi sto sentendo. Mi tremano le gambe. Ho il cuore in gola. Le mani mi sudano e me la stò a fa sotto"

"Eh perché te la stai a fa sotto? Capisco che tu abbia ansia, però alla fine cosa temi?"
"Temo che preso dal momento, pensi che sia una cosa che sto facendo per forza, o che comunque lo stia facendo solo perche gli sono riconoscente di quello che ha fatto per me e mi dica di no! O magari quel no arriverà perche non è ancora pronto a questo passo o perche non è ancora sicuro del nostro rapporto."

"Ok. C'ho nfratello scemo! Il caso è chiuso! Ma che cazzo stai a dì Mario? Quello ha mandato a fanculo il mondo pe stà con te. Ha lasciato l'unica certezza lavorativa che aveva per poter mantenere sua figlia. Si è sposato con la banca che gli ha fatto un mutuo dicendo "Finchè morte non vi separi" e supereranno i anche le nozze d'oro per quanto è grosso e tutto questo per realizzare il Tuo sogno nel cassetto. Ha spostato la sua intera vita in una città della quale conosceva solo i bucatini alla matriciana e per sentito dire aggiungerei. E tu ancora mi dici che non ti dice si? Ma de che droga te fai fijo mio? Vedi che er pusher te stà a fotte la grana. Sei annato."

"ahahahahaha...sorella tu e la tua aria da burina me fate porì. Hai ragione. Forse me sto solo a fa film."

"No Mario. Non forse. Sicuro. Woody Allen levate proprio che non è cazzo er tuo. Mario. Claudio te ama. E quando vedrà quello che tu hai in serbo per il suo compleanno vedrai che il si to dice sicuro. Anche se to direbbe o stesso. Basta che te vede vestito cosi, che fai resuscità pure i morti. Statte bono e tranquillo. Andrà tutto bene."

"Grazie Alice. Grazie di esserci sempre. Ti voglio bene!"

"Te ne voglio anche io stupido. E ora lasciamè annà a preparamme che già so brutta, mmo so diventata pure burina se manco me lavo divento pure stracciona. Ce vediamo dopo amò. E tranquillo!"

Mario le mandò un bacio. E cominciò a controllare che tutto fosse al suo posto. Le luci erano perfette. Aveva preso delle lanterne cinesi e le aveva fatte disporre nei punti meno illuminati e poi tra un albero e l'altro aveva fatto mettere delle lucine bianche, tipo quelle di natale. Era tutto completamente illuminato. I tavoli erano stati sistemati come lui aveva richiesto. Tovagliato bianco, posate in argento e bicchieri di cristallo. Il miglior servizio da tavolo presente nella struttura insomma. E al centro di ogni tavolo si ergeva un lungo e stretto vaso, con fiori cadenti. I centro tavola erano delle piccole calamite che rappresentavano delle fotografie di Claudio da piccolino.

Rimarrà felice di questa mia sorpresa? Ho cercato di curare tutti i minimi dettagli. Le luci e la calma come piacciono a lui. Il nostro luogo, la nostra casa. I fiori che arricchiscono il tutto e la musica e questa se non gli piace divento na belva feroce che m'è costato 500 euro solo pe mettè play a na cansole, mortaccisua. (Nel frattempo mentre che era invaso dai suoi pensieri, Mario si sedette su un pezzo del tronco di un albero, che era posto li, come decoro del giardino e mise la mano nel taschino laterale della giacca). Ma soprattutto te piacerà questo? Si che te piacerà perché sennò te lo fai piacè. Me so venduto l'anima pe comprallo. Te piacerà però, ne so sicuro. Ho fatto una testa quanto un pallone al gioielliere. "Lo voglio in oro bianco, semplice, liscio. Nessun particolare fuori. Ma dentro voglio incisa una frase. Ancora Qui! Si voglio che lei mi scriva Ancora Qui! Perché noi siamo e saremo ancora qui, sempre. Secondo me è la promessa più bella del mondo!" e lo penso davvero. Ma tu, lo apprezzerai? Chissà che reazione avrai. Basta che non mi svieni e non mi dici no va tutto bene. Se certo. Se dici no te do na capocciata seguita da na sprangata nfronte. Se dici si invece te giuro che quando andranno tutti via te faccio vedè er paradiso. C'ho voglia de te ogni vorta che te penso. Non mi basti mai Sona maledetto. E' dar primo giorno che me vien voglia de scoppatte ovunque. Mamma come me fai sangue tu...

..e pensando nella sua mente a questi piccoli pensieri impuri, Mario, guardando l'anello da regalare a Claudio, non si rese conto di star sorridendo come uno scemo. Come un bambino sognante.

"Perché ridi Mario?"

Mario scosse la testa, come a spegnere i suoi pensieri e tornare nella vita reale.

"Olga, non ti avevo sentito, scusa. Ero immerso nei pensieri."

"Si ho visto. Ridevi da solo. A cosa pensavi?"

"A quanto io possa essere felice."

"E la felicità a cosa è dovuta? A quello che accadrà sta sera?"

"Anche. Ma più che altro al fatto che io mi senta tanto fortunato. Anche se a volte questa fortuna mi fa tanta paura!"

"Perché?"

"Perché penso di non riuscire a vedere le cose come realmente stanno perché idealizzo molto la realtà. Sono talmente felice che anche i pensieri negativi diventano positivi. E ho paura che mi sfuggano i dettagli. Come sai Clà non è un tipo che parla apertamente. Ci devi lavorare su o devi essere alle strette e io con il tempo ho imparato a leggere dentro i suoi occhi. Ed è da qualche giorno che ci vedo il buio e non capisco perché. Ecco perché gli ho organizzato tutto questo. Perché voglio augurarmi che quella luce ritorni"

"Tornerà Mario. Tornerà. Siete fatti per stare insieme. E il solo fatto che tu abbia avuto questo pensiero per lui ti fa onore. In pochi lo farebbero. Ho visto Claudio stare malissimo quando vi siete allontanati. I pianti che ha fatto. Adesso lo vedo felice. E anche se è un po' rabbuiato io sono sicura che la tua sola presenza nella sua vita lo aiuterà ad affrontare i mostri che si sta portando dietro. Non è stata facile la situazione con Paola te lo assicuro. Ancora Quando Claudio guarda Megan si porta dietro qualche strascico di quella storia. Ma tutto passa nella vita e tutto si risolve. Quindi godetevi questa serata. Fa ciò che il tuo cuore ti dice e non lasciarlo mai andare e vedrai che la vita vi premierà. Siete due persone speciali e meritate di essere felici."

"Grazie Olga. Non ho mai avuto modo di parlare cosi apertamente con te. Ma sono felicissimo di averlo fatto."

"Sei il compagno di mio figlio e a breve sarai mio figlio anche tu. Non sostituirò mai tua madre, ma potrò essere per te quella di riserva sempre, anche se le cose con Clà non dovessero andare bene. Te lo meriti e io voglio esserci per te."

Mario con le lacrime agli occhi abbracciò fortissimo Olga e con un filo di voce le sussurrò all'orecchio "Ti voglio bene".

"Anche io te ne voglio e tanto. Ma adesso asciuga quelle lacrime e fatti forza. Se non sbaglio Claudio è arrivato"


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eh gnente rieccome. Oggi non sono donna francisca, me sento più Don Anselmo. Non so perchè, ho pure cambiato sesso ahahahahahahha. E che dirvi, grazie per avermi minacciata nel capitolo precedente. Ve ne sono grata. Ma Donna Francisca non ha paura di niente e di nessuno, sappiatelo. ahahahahahahah. Detto ciò, oggi vi ho regalato la mezza anticipazione di una (forse) gioia quindi tornate armeno un pò ad amamme.

Ve vojo bene

Nancy

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