Caro Claudio,
ti scrivo un'altra lettera. Una delle tantissime lettere che in tutto questo tempo non ho mai smesso di scrivere. Non ti ho mai dimenticato. Non ho mai dimenticato quello che siamo stati. Tutto quello che in cosi pochissimo tempo abbiamo condiviso insieme. Sei andato via dalla mia vita per mia scelta. Ho scelto io di mettere un punto, che forse non è mai stato un punto all'intensità di quel meraviglioso rapporto che ha costruito noi due insieme in una cosa sola. Ho imparato ad essere un uomo con te Claudio. Non avevo mai messo me stesso davanti agli altri, davanti alle scelte della mia vita. Ho sempre pensato che gli altri venissero prima, che far star bene gli altri fosse davvero fondamentale e non mi sono mai reso conto che a me non ci poteva pensare nessun'altro se non io. Tu mi hai insegnato che "IO" viene prima di "TU". Tu mi hai fatto capire che anche io a questo mondo ho un valore. Che non esistono persone che valgono di più o di meno. Che siamo tutti uguali. Che essere gay non significa essere diverso. Tu mi hai portato a capire quanto sia bella la vita in tutte le sue piccolissime sfaccettature. Non ho mai aspirato ai grattaceli, ho sempre aspirato a qualcosa di piccolo ma forte, a qualcosa di umile ma duraturo, a qualcosa che non sia caldo ma che ti trasmetta calore. Sei stato il mio uomo, sei stato il mio compagno, sei stato il mio migliore amico, sei stato mio padre, sei stato quel tutto di cui fino al tuo arrivo nella mia vita, non conoscevo il significato. Tu hai scelto me, un umilissimo studente universitario che non aveva nessuno su cui contare se non un'amica che l'ha sempre appoggiato. Tu hai scelto me, insicuro fisicamente e con un immenso bisogno di sentirsi sempre amato e soprattutto di sentirselo dire. Claudio tu hai cambiato la mia vita. Mi hai reso forte. Oggi sento di poter vivere la vita con il sorriso. Oggi sento di riuscire a buttare giu i muri dell'impossibile. Perché l'unica cosa che io ritenevo impossibile tu, l'hai resa ancora una volta possibile. Ti avevo perso. Ed oggi sei nuovamente qui con me. Ti avevo perso, ero rimasto solo e oggi ho una famiglia, anzi oggi abbiamo una famiglia. Ti avevo perso, avevo perso l'amore della mia vita e oggi invece nelle mie vene scorre tutto l'amore del mondo. Quell'amore che mi si legge negli occhi ogni volta che incontrano il verde smeraldo dei tuoi. Quell'amore che mi fa venire i brividi sulla pelle ogni mattina, quando mi sveglio e ti vedo al mio fianco a respirare la mia stessa aria. Quell'amore che vedo nel sorriso di Megan ogni volta che giochiamo insieme a lei. Hai portato tanto di quell'amore nella mia vita che nemmeno immagini Claudio Sona. Nemmeno immagini quanto io mi senta ricco dentro. Sento di avere con me l'oro. Non avevo nulla e adesso ho tutto. Tutte le mattina, alle 5 mi alzo a guardare l'alba e ogni sera al tramonto mi soffermo ad ammirarne le sfumature e ringrazio Dio di avermi dato te e Megan e prego Dio, di spegnere la mia vita se proprio deve ma di non togliermi voi, mai più, perché sarebbe peggio che morire. Ho scritto 499 lettere fino ad oggi, questa è la numero 500. Ne ho scritta una ogni giorno, da quando ci siamo lasciati, con la speranza che mi avrebbero tenuto legato a te e invece mi hanno ridato te. In ognuna di loro ci sono pensieri a te dedicati. In ognuna di loro c'è quel qualcosa di noi che tanto mi mancava. In ognuna di esse ci sono le mie verità. Quelle che non ti ho mai detto. Quelle che avrei dovuto svelarti e che non ho fatto. E oggi, nel giorno del tuo compleanno, ho scelto di scrivere l'ultima. Con la speranza che questo amore puro, possa crescere sempre di più ogni giorno. Con la speranza che la nostra bambina cresca con la gioia di averci come genitori. Con la speranza che si senta orgogliosa di noi, come noi lo siamo di lei, in ogni suo piccolissimo progresso. Con la speranza che la nostra struttura possa diventare famosa nel mondo e che tutti possano apprezzare quello che hai costruito con il sudore della tua fronte e che gestiamo con la fatica del nostro cervello. Con la speranza che un giorno, il più vicino possibile il nostro amore possa diventare un "Per Sempre".
Tantissimi auguri di buon compleanno Amore Mio
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Erano passati circa due mesi dal giorno in cui Mario e Claudio, dopo quel brutto sogno avevano fatto l'amore. Avevano passato tutto questo tempo a far ripartire il loro rapporto che adesso non si limitava più a due, ma a tre persone. A far nascere sul mercato la loro azienda che non era ancora stata inaugurata. Super impegnati nelle loro vite e senza neanche il tempo di pensare, vedevano scorrere le loro giornate. Megan cresceva sempre di più. Aveva cominciato a camminare molto più in equilibrio rispetto a prima. Mario le aveva regalato un girello e mentre loro erano impegnati a sistemare la struttura, a fare i colloqui, la lasciavano gironzolare. Era curiosa Megan. Curiosa di sapere, di conoscere. Toccava tutto quello che gli veniva davanti. E bisognava darle un occhi di riguardo perché portava tutto in bocca e lo mangiava. Claudio aveva pensato di assumere una baby sitter, ma Mario non aveva voluto. Pensava che per il momento, se si sarebbero fatti in quattro, sarebbero riusciti a crescerla loro. Era ancora troppo piccola e Mario non voleva perdersi neanche un momento. Voleva essere presente quando avrebbe detto Papà. Voleva essere presente quando sarebbe spuntato il primo dentino, o quando avrebbe morso il primo pezzo di pane. Voleva essere padre e se c'era da rinunciare a qualcosa non sarebbe stata di certo la bambina.
"Pronto"
"Nadia, amore mio."
"Ciaoooo Marioo. Quant'è che non ti sento. Come stai? Che fai? Tutto a posto? Megan? Claudio? L'hotel?"
"Ahhahahaha...piano Nadia. Quanto entusiasmo nel sentirmi. Ma fammi meno domande a raffica...ahahahahah!"
"Ah...scusa tesoro...sono troppo felice di sentirti. Tutto qui!"
"Anche io gioia. Comunque sto bene. Megan cresce e rompe qualsiasi cosa tocchi e Claudio sta benissimo. Ti chiamavo per invitare te e Vale al compleanno di Claudio domani pomeriggio. Vi va?"
"Eh melo chiedi anche? A che ora?"
"Alle 18:00"
"Perfetto. Cosa hai organizzato?"
"eh questo è una sorpresa!"
"Ma dai dimmelo. Come fai a non dire ste cose alla tua migliore amica, nonché migliore collaboratrice di tutti i tempi?"
"Ahahahaha...non posso svelarti nulla amore mio. Voglio sia una sorpresa per tutti. Ah stavo dimenticando: dovete essere super eleganti"
"Serpa super eleganti??? Alle 18:00?? Pe fa chè?"
"Ma quanto parli Nadia? Stai a fa troppe domande. Fa come ti dico e fidate de me!"
"Fidamose. A domani amore!"
"A domani!"
Mario chiuse quest'ultima chiamata. Non mancava nessuno all'appello. Aveva chiamato tutti. Doveva solo assicurarsi che Claudio non si accorgesse di nulla. Aveva chiesto a Paolo di tenerlo impegnato tutto il giorno cosi avrebbe avuto modo di organizzare il tutto. Fremeva dalla voglia che arrivasse il giorno successivo. Non stava più nella pelle. Quella sera, cercò però di trattenere l'entusiasmo. Cucinò due bucatini alla matriciana per lui e Claudio. Fecero il bagnetto a Megan e poi cenarono tutti insieme, ovviamente Megan non mangiò i bucatini ma una semplice pappetta e poi mentre Mario lavava i piatti Claudio la mise a letto cantandole la stessa ninna nanna che cantava dalla sua nascita e che aveva cantato anche alla piccola Nurh.
Mario arrivò in camera e vide Claudio seduto a fianco alla culla con in mano la foto di Megan e Mario e le lacrime agli occhi.
"Amò cosa fai?"
"Niente amore. Guardavo solo le cose più belle del mondo!"
Claudio mentì. In realtà c'era un altro motivo dietro quel pianto. Ma non volle svelarlo in quel momento. Non era quello il momento più opportuno. Voleva godersi la sua famiglia, per quanto possibile. Si asciugò le lacrime con il dorso della mano.
"Andiamo a letto? Mi merito degli auguri di compleanno con il botto o no?"
"Cosa hai in mente Sona?""Ti voglio Mario. Adesso!"
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Ma ciao patatine...come state??? Passate bene le vacanze?? Io tutto sommato si. Eh niente vi scrivo sto capitolo prima sta sera perchè so che molte di voi sono in ansia per domani e perchè mi piaceva pensare che questo capitolo non sarà affatto d'aiuto. Ahahahahhahaha....Mi sento tanto Donna Francisca in questo momento e voi non potete neanche immaginare quanto possa essere piacevole ahahahaha...comunque detto ciò vi pongo delle domande:
1) Cos'ha in testa Mario?
2) Cosa sta nascondendo Claudio?
3) Cosa pensate della lettera?
eh gnente...vi mollo cosi. Riflettete tanto sulle mie domande. E se avete imparato a conoscermi avete già capito cos'ho in mente.
Buona serata belleeeeeee...
Un bacione
Nancy
ps: vi voglio bene....quindi non picchiatemi :*
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Ancora qui!
FanfictionClaudio, un assistente universitario Veronese e Mario uno studente Romano, si incontrano per caso ad una lezione universitaria. Claudio è un ventiseenne, fidanzato con Paola. Mario un ventireenne che vive con la sua migliore amica. Mario sa di esser...