Mario e Claudio avevano passato tantissime notti insieme. Notti in cui si erano dati. In cui avevano goduto come matti. In cui avevano giocato e si erano stuzzicati nei modi più improbabili. Avevano vissuto da sempre la loro intimità nel modo più magico che potesse esistere. Senza mai dare per scontato l'altro, senza mai essere troppo sicuri di se stessi e delle proprie capacità a volte, mettendo anche in dubbio di essere abbastanza. Avevano passato tutte le fasi di quei momenti unici: il romanticismo, la seduzione, la sensualità, la fame di un rapporto e ora stavano per riunirsi, dopo tutto quel tempo nel quale invece, avevano sognato l'uno la pelle dell'altro sulla propria. Mario pensando a quei momenti non smetteva di pensare a quanto Claudio fosse palesemente da prendere. Lo aveva pensato sin dal primo giorno in cui i loro sguardi si erano incrociati. E Claudio non smetteva di pensare a quanto in realtà si sentisse pieno in quei momenti in cui Mario era dentro di lui. Era una stranissima sensazione, appagante per certi versi e letale per altri. Si erano mancati da morire e dopo tutte queste gioie la voglia di finire con il botto era implacabile.
Mario cosi spinse Claudio verso il letto e gli salì sopra a cavalcioni, avvicinando il suo viso a quello del compagno e respirandogli a un centimetro dalle labbra.
"Mi sei mancato...e adesso ti voglio mio...come forse non sei mai stato...preparati Claudio...perché sta sera non mi accontento...sta sera non mi sazio...la fame che ho di te è implacabile...e ti voglio...cazzo se ti voglio..."
Il respiro di Claudio a quelle parole si fece affannato. Si sentiva immancabilmente mancare il respiro e con il respiro i battiti e con i battiti l'aria. Gli erano mancate da morire quelle labbra. Gli era mancato da morire il contatto di Mario con il suo corpo. Ed è inutile ammettere che quelle parole in lui crearono anche ben altro. Un qualcosa che già avevano iniziato a gonfiarsi sotto quei pantaloni che sembravano sempre più stretti. Mario se ne accorse e allungò aggressivamente una mano sul pacco di Claudio e la strinse forte causando nel compagno un sussulto di piacere e stupore allo stesso tempo.
"Amore mio. Com'è bello averti sempre in tiro per me!"
"Mario...mi fai...proprio...un...brutto...e-effetto!" disse Claudio tra i sospiri spezzati da quelle strette forti che Mario stava riservando al membro che pulsava sotto i suoi pantaloni.
"Ah...ma allora mi fermo. Non vorrei mai essere una cosa brutta per te!"
E con sguardo minacciatorio e implorante allo stesso tempo Claudio guardò Mario "No. Non farlo!"
"Cosa? Fermarmi?"
"Si. No-non...fermarti...ti prego!"
Mario aveva staccato per un brevissimo istante le sue mani da Claudio, per provocazione e la preghiera di Claudio di continuare non fu altro che una musica per le sue orecchie. Ma continuare cosi, solo perché Claudio lo aveva chiesto non era da Mario, non gli dava tutta la soddisfazione che invece avrebbe voluto sulla pelle.
"E perché dovrei continuare Claudio?"
"Perché...ti voglio!"
"Dove? Come? Quando?" e nel frattempo Mario aveva slacciato i pantaloni di Claudio e infilato una mano sotto, sopra gli slip. Non aveva ancora preso vero contatto con la pelle del pene, ma era come se quello strato di cotone che li stava separando in quel momento fosse del tutto inesistente.
"Ora Mario...Qui...In qual-..siasiiiii...modooo..!"
Mario rise sotto i baffi e in men che non si dica con un gesto velocissimo, abbassò completamente i pantaloni e gli slip di Claudio e lo prese in mano. Iniziò a muovere quella mano molto lentamente, come a voler far crescere un piacere, come a volerlo far nascere da un nucleo. Con l'altra mano gli pizzicò un capezzolo e lo sentì gemere forse mentre gettava la sua testa all'indietro, in preda a un piacere divorante. Le gocce di sudore sulla fronte si univano a quei meravigliosi capelli castani che gli attorniavano il volto, Claudio preso dal piacere si mordeva il labbro inferiore e Mario pazzo di quell'immagine, gli affondò una mano tra i capelli, mentre l'altra continuava a dimenare il membro di Claudio. Cristo, era cosi duro che aveva provocato in Mario un'eccitazione fuori dal normale.
"Devo entrare dentro di te. Non posso più aspettare. Non ci riesco!"
"Si...ti prego...!"
Claudio tolse completamente la t-shirt che aveva addosso e stava per girarsi, quando Mario lo afferrò da un braccio fermandolo: "No ti voglio guardare!"
Cosi Claudio si sdraiò e divaricò le gambe, alzando leggermente il bacino. Era terribilmente sensuale e provocante nella sua immagine complessiva che ogni volta che Mario incontrava il suo sguardo o si soffermava a guardare i dettagli del suo corpo, si sentiva svenire per la fortissima voglia di averlo. Lo fissava con occhi bramosi di averlo.
"Vuoi essere scopato per bene, non è vero Claudio?" lo provocò Mario.
"Si"
"Si cosa? Dimmi quello che vuoi Claudio!"
"Voglio essere...scopato...ti prego Mario"
"Sarai accontentato amore mio...non temere!"
Mario si chinò su di lui per baciarlo sulle labbra, sul mento, sul collo. Assaporò ogni parte di lui e mentre lo baciava lo penetrò lentamente. Diamine com'era stretto. Si sentiva che Claudio non aveva rapporti da un bel po'. E pensare che non aveva avuto più alcun uomo o alcuna donna dopo di lui, provocò in Mario un brivido lungo la schiena. Introdusse il pene fino infondo e per poi ritrarsi e riaffondare ancora una volta in lui. Dio, era fantastico! Claudio era fantastico: cosi caldo e umido. Se esisteva il paradiso Mario avrebbe solo potuto paragonarlo a quel momento cosi magico insieme. L'avrebbe inteso anche come il corpo armonioso e voluttuoso di Claudio che si stava muovendo insieme al suo in questa danza che solo loro conoscevano cosi bene.
Mario cominciò a sussurrare parole alle orecchie di Claudio. Parole che non fecero altro che aumentare il piacere. "Amore mio mi sei mancato" "Mi è mancato riempirci in questo modo" "Tu non hai idea di quanto mi sta piacendo questa volta" "Ti prego, continua a resistermi in questo modo" ...parole che fecero ansimare più volte Claudio che sembrava volerlo accogliere sempre più in profondità, sempre più dentro di sé. Ed infine, Mario cominciò più velocemente il suo ritmo. Sempre più veloce. Mario sudava. Claudio urlava dal piacere. "Si, Mario, siiiiiiiiiiii...di più!" e in men che non si dica, con qualche colpo finale più forte Claudio urlò, travolto da quell'orgasmo e dietro di lui anche Mario.
Si guardarono per minuti interminabili e poi Mario sfinito di appoggiò la testa al petto di Claudio. "Cazzo. Questa si che è una scopata!" disse con un sorriso malizioso. E sollevando il volto, scompigliò i capelli di Claudio e lo baciò.
Si staccarono. Si guardarono. Risero.
"Ora dormiamo amore mio. Ci siamo meritati un bel po di riposo!" eabbracciati si addormentarono nel loro nido d'amore come ormai non succedeva datempo, tranquilli che quello non sarebbe stato un nuovo addio, ma semplicementeun Bentornato.
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Ma ciao bellissime ragazze. Come state? Io stò leggermente meglio. Avevo comunicato la ragione della mia assenza nel gruppo Facebook. Purtroppo giovedi è venuto a mancare il mio bisnonno. Aveva 99 anni e tra un mese ne avrebbe fatti 100. E' stato un dispiacere enorme per tutta la famiglia, ma siamo stati comunque tutti coscienti, che nel bene o nel male dobbiamo essere felici perchè lui la sua vita l'aveva vissuta nel migliore dei modi, arrivando anche a una bellissima età, che purtroppo oggi si allontana sempre di più dagli standard comuni. Lui, siamo sicuri che adesso sta bene e siamo felici di questo. Certo il dolore c'è. Ma diciamo, che forse è meno amaro.
Detto ciò, spero di essere tornata, e come vi dico spesso, col botto. Voglio i commenti reali di questo capitolo, soprattutto per sapere se è bello davvero, come spero, oppure no e se mi ritrovate tra quelle parole. Ma soprattutto, dovete dirmi cosa dicono le vostre ovaie, dopo le foto del Sona e questo capitolo. Quindi giù i pensieri nei commenti, che mi siete mancate come l'aria e voglio sentirvi parlare.
Non dimenticate la stellina.
Un bacione
Nancy
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Ancora qui!
FanfictionClaudio, un assistente universitario Veronese e Mario uno studente Romano, si incontrano per caso ad una lezione universitaria. Claudio è un ventiseenne, fidanzato con Paola. Mario un ventireenne che vive con la sua migliore amica. Mario sa di esser...