Capitolo 23

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Fecero l'amore per tutta la notte, si unirono e gioirono ogni volta. Fare l'amore per Claudio e Mario era sempre una scoperta, non si stancavano mai l'uno dell'altro e sembrava sempre fosse la prima volta fra di loro. Riuscivano a rendere quei momenti indimenticabili nonostante stessero insieme da ormai un bel po di tempo.

Si addormentarono, così, abbracciati, con Claudio steso a pancia in su e Mario poggiata con la testa sul suo petto, proprio in prossimità del cuore.

La mattina seguente: ore 9:30

Driiiiiiiinnnnn, Driiiiiiiinnnnnnnnn.

Claudio si svegliò di soprassalto sentendo il suo telefono squillare. Stropicciò gli occhi e prese il cellulare che la sera prima aveva posto sul comodino di fianco a lui. Sullo schermo appariva lampeggiante il nome di Rosita. Ebbe cura che Mario si stendesse sul cuscino di fianco facendo il modo che non si svegliasse e si sollevò appoggiandosi sullo schienale del letto.

"Ehi Rosy, Buongiorno!"

"Buongiorno Clà. Ma che voce hai? State ancora dormendo?

"Si in realtà. Siamo andati a letto tardi stanotte" disse Claudio voltandosi verso Mario con un sorrisino malizioso.

"Ah..siete andati a visitare Parigi di notte?"

"Ehmmm...non proprio tesoro. Abbiamo fatto un giro, ma un po' diverso...ahahahaha!"

"Non dirmi avete scopato come conigli!"

Claudio non rispose. Si sentì solo in totale imbarazzo e smosse la testa come a dire si, anche se in realtà Rosita non poteva vederlo.

"Vi siete proprio accoppiati come conigli. Ma siete una cosa inammissibileeeee..io vi pago un viaggio a Parigi e voi pensate solo a scopare."

"Ma no..tesoro. Oggi usciamo. Giuro. Forse."

"Forse sto cazzo Sona. Vi ho organizzato una sorpresa. Alle 10:15 una macchina vi aspetta all'entrata dell'Hotel. Nessun ritardo mi raccomando altrimenti prendo il primo volo e ti giuro che non mi esci vivo dalle mani e non è una minaccia ma una promessa."

"Ahahahahahah...va bene Rosy...ma senti, come stà Megan? L'hai vista?"

"Si, ieri sera abbiamo dormito insieme. Questa mattina è uscita a fare un giro nel parco con i nonni. Pomeriggio la porto con Paolo a mangiare un gelato. L'azienda procede al meglio. Tu pensa a goderti il viaggio e a fare quello che ti ordino di fare....ah approposito, le carte le hai con te?"

"Si Rosy, tranquilla. Gliel-"

"No. Non dargliele adesso. Ti dico io quando."

"Va bene Rosy, Buona giornata"

"Ciao tesoro mio. Un bacio!"

Claudio riagganciò la chiamata e lesse l'ora sullo schermo del cellulare. Faceva le 9:50. Avevano solo pochi minuti per prepararsi, aldilà del fatto che Rosita lo avrebbe solo trattato uno straccio se avesse fatto ritardo, non voleva perché comunque lei aveva speso dei soldi per quel regalo e non era corretto.

Così si spostò sul corpo di Mario e gli stampò dei piccolissimi baci leggeri sul viso. Uno sul naso. Uno sulla guancia. Uno sul lobo dell'orecchio. Uno sul mento. Uno sulla fronte. Uno sul collo. Così. Delicati. E poi finalmente Mario si girò. Si stropicciò gli occhi e con quella voce roca che Mario aveva tutte le mattine appena sveglio e che Claudio amava da morire, gli disse "Amore, hai dimenticato di baciare la cosa che ti desidera di più in assoluto e che baci tutte le mattina"

Claudio si fiondò sul piercing che aveva dietro le spalle e gli diede un bacio a stampo e poi succhiò su di esso.

Mario sussultò dal piacere "Non intendevo quello!"

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