Oggi è il giorno.
Non c'è più tempo, non ho più scelta.
Oggi è il giorno in cui affronterò Pamela e la sua bilancia, il suo sguardo glaciale ed i numeri sullo schermo.
È come fare un salto nel buio, rischiare e sperare di aver fortuna, ma non mi sono rimaste molte alternative.Ultimamente la mamma è stata a casa abbastanza spesso, non ho potuto usare la sua bilancia e quindi non so realmente a quanto ammonti il mio peso, ma spero vivamente di essere scesa sotto i 56 kg.
Ho continuato a correre mattina e sera, evitando accuratamente il bosco ed Alex Walker. Ho inventato scuse con Chad e Tanisha, ho mangiato solo insalate, mele e bevuto tanto the verde da averne la nausea.
So di essere pronta, la mia immagine allo specchio me lo dice, ma allo stesso tempo ho paura, perché so che questa è la mia ultima possibilità.Quando sono sicura che tutti siano in mensa e che nessuno possa salutarmi o bloccarmi per i corridoi, mi affretto verso la palestra e, subito dopo, muovo dei passi veloci avvicinandomi all'ufficio di Pamela. Busso alla porta, un "avanti" scocciato e poco cordiale mi invita ad entrare.
Prendo un bel respiro, poi abbasso la maniglia e mi butto nella tana del lupo.Pamela mi guarda scettica, seduta dietro la sua scrivania mentre tiene in mano dei fogli che probabilmente era intenta ad esaminare. Immagino siano tabelle contenenti gli ultimi risultati della squadra; se troverà dei peggioramenti saranno guai per tutti.
« Posso aiutarti, Daisy?» domanda confusa, guardandomi dall'alto in basso. « Credevo che l'accordo fosse di non farti più vedere qui...»
« Pesami.» la interrompo, prima che possa attaccarmi con qualche critica e tutto il mio coraggio venga a mancare.
« Come scusa?» chiede alzandosi dalla scrivania.
« Pesami.» ripeto convinta. « Ho bisogno di tornare in squadra, Pamela.».
L'allenatrice rimane in silenzio per quelle che sembrano ore, mentre continua ad esaminarmi neanche fossi un animale curioso e buffo. Infine sospira e fa un cenno con la testa verso la bilancia. Sorrido sollevata e soddisfatta, dopodiché mi affretto a lasciare lo zaino a terra e a salire sulla pedana.
Sento lo stomaco contorcersi mentre, proprio come ricordavo, lo strumento del male si accende e comincia a lavorare.
Stringo i pugni, i denti, il respiro diventa irregolare, il mio cuore comincia a correre spaventato.Ed eccolo lì, il risultato: 54kg.
Un enorme sorriso si apre sul mio viso, il sollievo si diffonde nelle mie vene, il mio corpo si rilassa, mentre Pamela sembra piuttosto sorpresa e soddisfatta. Mi aspetto dei complimenti da parte sua, ma non sarebbe da lei.
« L'allenamento comincia subito dopo le lezioni, non fare tardi.» dice invece.Sono troppo emozionata e felice per risponderle, quindi mi limito ad annuire e a recuperare lo zaino, prima di uscire dall'ufficio: sono di nuovo Daisy la cheerleader.
Ma è molto facile tornare ad essere Daisy la cicciona, e tu lo sai.
🌼🌼🌼
Sento le urla della folla, i rulli di tamburi, le acclamazioni, gli applausi, i jingle, ma i miei occhi e la mia attenzione sono puntati su un'unica immagine: il mio riflesso.
Osservo attentamente la figura della ragazza nello specchio, e per un attimo sento il panico assalirmi.
È la prima volta che indosso la divisa delle cheerleader da quando sono rientrata in squadra, una settimana fa.
Durante gli allenamenti Pamela ha preteso che usassimo delle semplici tute, per muoverci più liberamente, ma oggi c'è la partita dei Rough Riders e le divise bianche, blu e dorate non potevano mancare.Ho indossato la gonna ed il top corto, le scarpe da ginnastica bianche. Ho legato i capelli in un'alta coda di cavallo ed ho adornato tutto con un fiocco blu che copre l'elastico. Poi mi sono guardata allo specchio, il mio cuore ha mancato un battito.
Pensavo che sarei stata felice di rivedermi in divisa, pensavo che la gioia provata durante gli allenamenti sarebbe stata solo amplificata questa sera, invece non sono felice, non c'è nessuna traccia di "gioia": non mi piaccio.
L'uniforme veste sicuramente meglio di due mesi fa, quando pesavo 58,75 kg, ma non è esattamente "perfetta" ora.
Insomma, ho l'impressione che le mie cosce siano troppo grosse al di sotto della gonna, che ci sia troppa pelle nella parte superiore delle braccia, che di profilo si veda la mia pancia.
Ho paura di fare schifo, ed ho il terrore che chiunque altro se ne accorga.
Mi vedrà tutta la scuola, è il mio debutto, mi vedranno i miei amici, persino Chad.
Oddio, e se se ne accorgesse? Se si rendesse conto di quanto è diventata orribile la sua ragazza?
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Naive
Teen FictionTW: Questa storia tratta di disturbi alimentari. A discrezione vostra iniziare a leggerla, ma se lo fate SIATE RISPETTOSE NEI COMMENTI. Daisy Gleaming è la ragazza perfetta: gentile, educata, membro della cheerleader ed innamorata del suo ragazzo. T...