58.

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Ho quasi finito.
Sospiro mentre attacco al muro l'ultimo cartellone, e mi ripeto di non offrirmi mai più di aiutare Catherine e il comitato del ballo studentesco. Una volta finito incrocio le braccia ed osservo la locandina, sulla quale sono indicati ora e luogo della festa, come sfondo una foto dell'ultimo homecoming. Ricordo quella sera come se fosse ieri, l'ennesima incoronazione a reginetta della Memorial High, i complimenti di tutti, il sorriso radioso di Chad e la convinzione che questo sarebbe stato un anno memorabile.
Senza dubbio non lo dimenticherò, ma mi mette i brividi pensare a come sono cambiata nel giro di pochi mesi, come il mio mondo sia stato stravolto, come abbia toccato rovinosamente il fondo per poi risalire. Non riesco nemmeno a credere di essere la stessa ragazza che ha varcato le porte d'ingresso all'inizio dell'anno scolastico, di certo rimane ben poco di quella Daisy.

« Ti sei incantata?» domanda una voce familiare alle mie spalle, un attimo dopo un paio di braccia mi circondano la vita e la mia schiena aderisce perfettamente al petto di chi ha deciso di disturbare i miei ricordi: Alex. Come se nessuno ci stesse fissando, mi sposta una ciocca di capelli biondi per lasciare libero il mio collo, subito dopo vi posa un bacio dolce ed estremamente sensuale, prima di sfiorare la mia pelle con la punta del naso. Capisco che ha deciso di smetterla di farmi venire i brividi quando il suo mento si adagia sulla mia spalla, e comprende finalmente che cosa io abbia osservato per tanto tempo. « Il ballo di fine anno?» domanda confuso.

Annuisco, e sorrido al pensiero che me ne fossi completamente dimenticata finché non ho deciso di dare una mano a Catherine con le locandine. Una volta questo genere di cose era ciò che occupava costantemente la mia testa. « È sabato sera, il giorno dopo la fine della scuola.» lo informo attendendo una sua risposta, che dopo ben più di un minuto non arriva. Corrugo la fronte confusa, perché non ha colto la palla al balzo e non mi ha invitata ad andarci?

I miei dubbi, però, lasciano il posto all'esasperazione quando gli studenti cominciano ad applaudire e voltandomi, con Alex ancora attaccato addosso, noto Tanisha camminare per i corridoi insieme ad Hillary e a Tayler, trasportando la coppa vinta alle nazionali. Alzo gli occhi al cielo: è da due settimane che vanno avanti così, capisco l'entusiasmo, ma comincia a sembrare un po' eccessivo.
Quando tutti e tre mi notano, poi, l'esasperazione viene sostituita dalla paura.

Bruscamente mi volto verso Alex e lo guardo negli occhi, ricevendo in risposta il suo sguardo confuso. « Vogliono che vada con loro, ti prego, salvami.» sussurro posando le mani sul suo petto.

Alex sembra trattenere una risata, ma non appena con la coda dell'occhio vede qualcuno avvicinarsi, le sue labbra posano sulle mie, coinvolgendomi così in un bacio decisamente poco adatto ai corridoi della scuola. Poco importa del fiato corto, delle farfalle nello stomaco e della stretta di Alex che mi fa venire la pelle d'oca; poco importa di chi si stesse avvicinando e degli applausi degli studenti che continuano; poco importa di qualunque cosa.
Credo che se il mio cuore continuerà a battere così forte ogni volta che ci baciamo, presto morirò di infarto.

🌼🌼🌼

Sono contenta del fatto che fra pochi giorni Chimica sarà solo un ricordo lontano. Rileggo la stessa frase dieci volte, solo alla nona inizia ad avere un senso, comincio a pensare che non sia stata una buona idea quella di mettermi con l'unico ragazzo che potesse aiutarmi a capirla: quando abbiamo provato a studiare insieme non siamo andati oltre metà della prima pagina, lui ha cominciato a baciarmi, io gli ho dato retta ed in poco tempo i libri sono finiti nel dimenticatoio.

Sbuffo mentre tento di venire a capo del capitolo, tuttavia qualcuno si accomoda alla sedia della biblioteca accanto alla mia. Credendo che sia Alex alzo gli occhi al cielo e lo ignoro, non ci cascherò di nuovo.

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