52.

12K 549 156
                                    

« Daisy, devi mangiare qualcosa.» mormora Tanisha, accarezzandomi una spalla e guardandomi preoccupata.

Alzo gli occhi al cielo, dopodiché li sposto sugli armadietti degli spogliatoi delle cheerleader, prendendo così del tempo per trovare una risposta adatta. « A cosa servirebbe, tanto?» chiedo infine.

Quando mi volto per guardare in faccia Tanisha, mi accoglie la sua espressione scettica adornata da un sopracciglio inarcato. « A vivere?» domanda retorica.

Sospiro di nuovo, prima di tornare a concentrarmi sugli armadietti verniciati di blu. Dovremmo entrambe essere ad allenarci, non a fare questo discorso, ma Christian Weston mi ha dato una breve occhiata e ha deciso che oggi non ero in forma, Tanisha gli ha dato ragione ed eccoci qui, ancora a parlare del mio stomaco chiuso. « Sono passati due giorni...» sussurro, sentendo l'ennesimo groppo in gola e gli occhi bruciare.
Alex mi ha ignorata per quarantotto ore, ormai è come se non esistessi e questo mi ha ferito. Ad ogni sguardo non ricambiato, ad ogni saluto senza risposta, ad ogni messaggio di scuse inviato e ad ogni attesa non ripagata, ho sentito il cuore stringersi in maniera quasi dolorosa.
So che è arrabbiato, ma se non mi vuole parlare come faccio a spiegargli il mio punto di vista?

Per fortuna che Tanisha ormai sa tutto... « Sono convinta che presto Alex tornerà in sè. E se non lo farà lo andrò a prendere per un orecchio e lo trascineró ai tuoi piedi.»

« Ha tutto il diritto di essere furioso, Tani. È solo che... Chad si sta comportando come se dovesse rimediare a tutti i mali del mondo e non mi lascia respirare!» sbotto, nervosa al solo pensiero di come si sia presentato a casa mia questa mattina, di come mi neghi volutamente il tempo che gli ho chiesto per riflettere. È fastidioso.

« Lo so, la disperazione lo sta facendo comportare come un idiota, però devi capirlo.»

« Io ci provo, ma mi manca l'aria!» esclamo, per poi sospirare sonoramente e scuotere la testa.
Prima che possa abbandonarmi di nuovo alla depressione, però, il mio cellulare segnala l'arrivo di un messaggio ed io, sorridendo più che mai, mi avvento su di esso credendo che si tratti di Alex.
Tuttavia il mio sorriso svanisce non appena capisco che non è lui.

Catherine👀: Ciao Daisy! Spero che tu stia bene 😊. Non so se hai avuto modo di leggere l'intervista di Chad sull'edizione di oggi, ma mi chiedevo se ti andrebbe di rispondere ad un paio di domande prima della partita decisiva di mercoledì prossimo. I lettori sarebbero molto curiosi di conoscere la tua versione 😊.

Rimango interdetta, quasi confusa quanto scioccata. La mia "versione"? Di che cavolo sta parlando?

« Tanisha?» la chiamo insicura. « Sai qualcosa dell'intervista che Chad ha rilasciato a Catherine?» domando, prima di alzare gli occhi sul suo viso.

Noto subito che il suo colorito è leggermente più pallido. « No.» risponde raccontando un'evidente bugia.

Corrugo la fronte chiedendomi che cosa nasconda, ma subito dopo qualcos'altro attira la mia attenzione: una parte del giornalino della scuola fuoriesce dalla borsa della mia amica.
Prima che possa capire le mie intenzioni e fermarmi, mi avvento sul mio obiettivo e lo afferro.

« Daisy, no!» mi intima Tanisha tentando di bloccarmi. Non l'ascolto e, quando cerca di sottrarmi la copia dalle mani, mi alzo dalla panca e comincio a cercare l'intervista. Non è difficile: è il pezzo principale dell'edizione.
Dopo un paio di domande riguardanti la partita di mercoledì e la preparazione della squadra, finalmente arrivo alla parte in cui si parla di me e, mentre leggo, sento il sangue affluirmi al viso ad una velocità impressionante.

Naive  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora