24.

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Due settimane dopo...

Muovo un passo dopo l'altro, cercando di non mostrare segni di incertezza o cedimento. Tenendo i libri pesanti stretti al petto avanzo nel corridoio della scuola, evito la maggior parte degli sguardi, ma qualcuno riesce comunque ad uscirsene con un "Ciao Daisy!", a cui segue un "Ciao" da parte della sottoscritta, mormorato e a bassa voce.

Sento le punte dei capelli solleticarmi il collo ad ogni movimento della mia coda, la cerniera della felpa che indosso muoversi al ritmo dei miei passi.
Ignoro il fatto che sembri mancarmi il respiro per i pochi metri che sto percorrendo, non devo mostrare nessun segno di debolezza, niente.
La gente capirebbe, tutti scoprirebbero la verità, ed ho già Chad e Tanisha alle calcagna, non ho bisogno di altri ficcanaso.

La mamma ha cercato di parlarmi questa mattina, ma dato che nel frattempo stava scrivendo un'email allo stilista che creerà il suo prossimo abito, per la cena di gala a cui lei e Trevor parteciperanno, non ci ha messo vero impegno.
Sono riuscita a scappare non appena la macchina di Chad è comparsa in fondo al vialetto, però il mio sollievo è durato circa due minuti.

La pazienza del mio ragazzo è al limite, il suo silenzio sta diventando più pesante, i suoi muscoli sono sempre più tesi, i suoi occhi più stanchi.
Sembra che quello che provo si rifletta su di lui, eppure non può sapere la verità, non può.
Pensa che gli allenamenti con Pamela siano estenuanti, che lo studio occupi il mio tempo libero, pensa che si tratti solo di un "periodo di crisi".
Non gli passa neanche per la testa che da quasi un mese io percorra chilometri e chilometri a piedi, che la mia dieta si costituisca ormai di mele e, nei giorni in cui me lo concedo, dello yogurt. Che bevo litri d'acqua e spesso ho paura che anche quella possa farmi ingrassare. Che vado a dormire alle sette di sera per sopprimere i morsi della fame e che a volte mi sveglio in piena notte a causa di forti fitte allo stomaco.
Chad non sa che il mio peso è sceso sotto i 50kg da qualche giorno, che quando pensavo che il mio obiettivo fosse 49kg ho capito che potevo fare di più, che non aveva senso rinunciare ora, che il mio corpo sembra essersi messo l'anima in pace.
Chad non sa dei bagni gelati.
Chad non sa dei lassativi.
Chad non sa delle emicranie.
Chad non sa di quanto tempo io passi a salire e a scendere dalla bilancia, di quanto ne passi ad esaminarmi davanti allo specchio della mia camera.
Chad non lo sa, nessuno lo sa.

Nemmeno Tanisha, che ha tentato di bloccarmi negli spogliatoi, in biblioteca, davanti agli armadietti, nei bagni delle ragazze, che è arrivata persino a piombare a casa mia il giorno in cui ho finto di non esserci.
Sto scappando dalla mia migliore amica e da una parte mi sento stremata, disorientata, persa.
Tuttavia, sono io che non voglio che qualcuno mi trovi.


🌼🌼🌼

"Resisti, Daisy.", ripeto per l'ennesima volta nella mia testa. "Resisti, respira.".
Tayler mi tiene ben salda da almeno cinque minuti, mi ha sollevata da terra sorprendendosi di quanto sia stato facile. Come sempre, l'ho convinto del fatto che abbia messo su massa muscolare e per questo gli sia risultato più semplice prendermi in braccio.
Lui ha esitato un attimo, ma è talmente narcisista che alla fine mi ha persino ringraziata per averglielo fatto notare.

« Solleva di più quella gamba, Daisy! Ti ho chiesto una scorpion!» sussulto alle parole di Pamela, quindi stringo la presa intorno alla punta della scarpa da tennis e porto i miei muscoli al limite. Mi sto per spezzare, se Pamela non ci farà fare una pausa dovranno raccogliere i miei pezzi sparsi per la palestra e soccorrere Tayler, svenuto per lo sfinimento.
« Se non possiamo fare di meglio, direi che per oggi abbiamo finito.» sentenzia Pamela in tono acido e velenoso.

Senza farselo ripetere due volte, Tayler mi mette giù; non appena poso i piedi per terra mi sento meglio e... e peggio.
La testa comincia a girarmi, la mente mi si annebbia mentre l'aria viene completamente a mancare.
"Resisti, Daisy. Non rovinare tutto.".

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