|capitolo ventidue.|

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"Angel, non riesco più a sopportarlo. Non riesco a vivere con il peso di essere innamorato di te e di non essere ricambiato, di non essere nemmeno notato.
Eppure siamo così vicini, così complici. E tu sei ingenua, poco cauta, impulsiva.
Sai, forse è per questo che sono così innamorato di te: sei ciò di cui ho bisogno per essere completo.
Ma forse non lo sarò mai.
Voglio darti un indizio e ricapitolarti tutti quelli detti in precedenza. Non ce la faccio ad aspettare.
Non sono della tua Casa, Grifondoro.
Conosci la mia grafia e il mio modo di scrivere.
Conosci me. Siamo amici, credo.
Ho la tua stessa età.
Frequentiamo dei corsi insieme.
Non è difficile, Angel. Non è difficile per davvero. Devi solo imparare a guardare oltre le tue aspettative, oltre le tue idee.
Mi si contorcono le viscere quando mi passi accanto, quando mi sorridi e quando mi parli.
Per Salazar, quanto sono sdolcinato. Non mi riconosco più.
Sei il mio male, ma a me va bene. Mi piace.
Sbrigati."

Chiunque fosse quell'anonimo, doveva essere innamorato di me per davvero.
Mi sentivo terribilmente a disagio.
E se, dopo aver scoperto chi si nascondeva dietro quelle parole, tutto avrebbe perso la sua magia?
E se l'anonimo non mi avrebbe fatta più innamorare?
E se io, invece, ero innamorata di un altro ragazzo e non più di lui?
Ed io ero già innamorata di un altro ragazzo, a cui non portavo nulla di buono.
Forse l'anonimo mi avrebbe aiutata a staccarmi da Draco e a farlo vivere in pace.

La sua 'avventura' con sua zia e la maledizione Cruciatus mi aveva terribilmente scossa. La colpa era mia.
Sicuramente aveva capito qualcosa di sbagliato e cercava di saperne di più da quel povero ragazzo.
Draco mi aveva detto che l'obiettivo del Signore Oscuro era di far cadere il Ministero della Magia nelle sue grinfie.
Poteva riuscirci benissimo.
Mio nonno era troppo stressato e debole per continuare ad esercitare il suo compito. Doveva smettere di lavorare e stare a casa, al sicuro da eventuali pericoli.

"Caro anonimo, mi hai dato un consiglio essenziale.
"Per Salazar" non è un'esclamazione che fanno tutti. Sei un Serpeverde, allora!
Sono amica di due Serpeverde. Uno sei tu, probabilmente, e l'altro è un tuo amico.
Adesso, ti prego, non ho il coraggio di venire da uno di voi due e tentare di scoprire se è l'anonimo o no.
Quindi stabiliamo un compromesso.
Alla fine, ho capito chi può essere.
Di certo non Crabbe e Goyle dato che, se potessimo fulminarci, l'avremmo già fatto da almeno cinque anni.
Quando parleremo, devi solo esordire con una frase.
Magari, siccome attaccate conversazione solo con il mio nome, sarebbe meglio che dicessi: 'Come stai, Angel?'
Così dovrei capire subito chi sei.
Ma, comunque, puoi anche evitare di fare troppo il misterioso e rivelarti senza troppi giri di parole.
Non mi offendo mica!"

In cuor mio, speravo fosse Draco o Blaise. Non mi venivano altri ragazzi che rientrassero in quei canoni.
Blaise era un mio amico stretto. Gli volevo un mondo di bene.
Se fosse stato innamorato di me... non sapevo cosa fare.
Lui era bello, mi capiva, era divertente, simpatico, gentile.
Draco, invece era indescrivibile. Non riuscivo a racchiudere tutto quanto in aggettivi.
Era ancora un mondo da scoprire, un qualcosa di ignoto.

"Come stai, Angel?"
Mi prese un colpo, sobbalzai dalla sedia.
Ma era solo Eleanor che, con un sorriso stampato in volto, si sedeva accanto a me.
"Mi farai morire di infarto un giorno, El." Ansimai.
Lei, di tutta risposta, mi abbracciò sorridendo. "Anche tu mi sei mancata, angioletto."
Ricambiai l'abbraccio.

"Scrivevi all'anonimo?" Gli occhi le brillavano.
"Sì." Mi limitai a rispondere.
"E hai scoperto...?"
"Ho dei sospetti."
"Dimmi!" Squittì, e la bibliotecaria ci rimbeccò dicendo di far silenzio.
"Draco o Blaise. Sono abbastanza sicura."
"Oh per la barba di Merlino. E tu chi preferisci?"
"Non lo so. Aiutami. Tu chi sceglieresti?" Le chiesi.

"Io sceglierei Blaise, se fossi in te."
"Perché?"
"Draco non fa per te. Forse è il contrario. Tu non fai per lui, e non lo dico per invidia o con un secondo fine.
Draco non può far altro che renderti la vita un inferno, come fa con Harry e gli altri.
Blaise invece è... buono. Sì, buono.
E poi si vede che stravede per te.
Quindi sceglierei Blaise Zabini."
"Ah." Boccheggiai.
"Tu non sai scegliere, vero?"
"Vero." Affermai.

"Allora facciamo un elenco di cose. Descrivi Draco e poi Blaise." Propose la mia amica.
"Beh, Draco è un mistero da scoprire. È permaloso, freddo, distaccato. Ma a volte è comprensivo, dolce, mi sostiene e mi aiuta." Elencai.
"Mh... E Blaise?"
"Lo stesso. Solo che è più estroverso e meno freddo."
"Allora credo che sia chiaro che Blaise sia il migliore." Sentenziò Eleanor.
"Sì. Ma lui non è Draco."
"Deciditi, amica. Sei più confusa di prima."

Hidden words. |Draco Malfoy|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora