"Che ci fai qua?"
Lucius Malfoy si precipitò furioso verso di me, e non nego di aver temuto una maledizione Cruciatus bella e buona.
"Io..." Balbettai nel panico.
"Perché non sei a combattere?" Urlò lui, ancora più arrabbiato.
Io cercai di sbloccarmi, di tirar fuori il mio coraggio da Grifondoro, ma non riuscivo a far altro che tremare e balbettare parole e versi monosillabici."Perché non parli?!" Lucius sfoderò la bacchetta e io mi lasciai scivolare sul muro per poi circondare le ginocchia con le braccia e iniziare a singhiozzare.
"Lucius!" Narcissa Malfoy corse verso il marito, accompagnando dolcemente il braccio dell'uomo fino a portarlo lungo i fianchi.
"G-Grazie." Sussurrai guardandola negli occhi. Lei mi sorrise e mi porse la mano per farmi alzare."Abbiamo vinto." Mi schiarii la voce. "Harry Potter ha ucciso Voldemort. La Battaglia è finita e il bene ha trionfato."
Si incupirono entrambi. Di Draco non c'era nemmeno l'ombra.
Malfoy senior si alzò la manica della camicia e sfiorò con le dita il marchio nero.
"Non vi farà più male. D'ora in poi non sarà altro che un semplice tatuaggio."
E, senza capire il perché, mi ritrovai stretta tra le braccia dell'ultima persona che avrei mai immaginato potesse avere un cuore per farlo."Grazie, Angel."
"Per cosa?"
"Per aver dato a mio figlio un motivo valido per non diventare un vigliacco orgoglioso come me." Singhiozzò.
"Mi sta abbracciando. Non penso sia così vigliacco e orgoglioso come dice."
Cercò di sorridere, un po' forzatamente, e io ebbi l'occasione di notare quanto il figlio gli somigliasse in alcune espressioni.
"Ora che farai?" Mi chiese Narcissa.
"Tornerò ad Hogwarts, darò una mano a ricostruire la scuola e a dare un degno riconoscimento a coloro che ci hanno lasciato. Non credo che farò gli esami per i M.A.G.O. Aspetterò il prossimo anno." Loro annuivano convinti.
"Sono venuta qui per comunicarvi la vittoria e per parlare con Draco..." Ammisi.
"Appena salite le scale, seconda porta a sinistra. Sicuramente è in camera sua."
Mimai un grazie e mi precipitai su per le scale.Aprii la porta con un cigolio sinistro, vedendo il ragazzo tutto concentrato nello scrivere qualcosa. Era talmente preso che non mi aveva nemmeno sentito.
"Ciao." Fu la prima cosa che mi venne in mente.
Draco alzò lo sguardo lentamente, squadrandomi dai piedi nelle scarpe logore per le corse e le cadute, poi il pantalone della tuta comodo che avevo indossato per riposarmi con i miei amici e che non avevo avuto il tempo di cambiare, il maglione largo in cui mi avvolgevo nelle sere più fresche, la faccia sporca di polvere e fuliggine, i capelli scompigliati.
Sorrise. "Ciao.""Abbiamo vinto." Cercai di trovare un discorso valido su cui discutere, ma le parole mi morivano in gola solo a pensare che ero finalmente davanti a lui e che niente più poteva dividerci.
"Avete vinto." Mi corresse abbassando lo sguardo.
"No. Io ho vinto schiantando dei Mangiamorte, Harry ha vinto uccidendo Voldemort, tu hai vinto scegliendo la parte giusta insieme ai tuoi genitori, anche se un po' tardi."
Si mise le mani tra i capelli e, alzandosi dalla sua scrivania, iniziò a camminare per la stanza.
"Mi stavo dimenticando..." Farfugliava.
"Cosa?" Tentai."Mi stavo dimenticando del tuo talento nel trovare il lato positivo di ogni cosa, del tuo sorriso bellissimo anche dopo l'enorme fatica, della tua ironia persino nei momenti più inopportuni, della tua intraprendenza e del tuo enorme coraggio. Mi stavo dimenticando di te, Angel. La paura stava risucchiando tutto ciò che di bello avevo nel presente e nel passato, come se un Dissennatore fosse stato perennemente alle mie spalle ad assorbire ogni mia gioia.
Ma mai, mai avrei potuto scordarmi di quello che sono con te, dei sorrisi sempre frequenti, dei baci che non avrei mai pensato di dare, del desiderio di unire le nostre mani, di far toccare le nostre fronti, di far incontrare le nostre labbra.
Ho impressa la tua forma, scolpita sul corpo, nel cuore e nella mente, eppure a volte mi sembri un ricordo così lontano e sfocato che quasi mi viene da piangere.
Poi mi torni in mente, nitida come non mai, e piango davvero perché penso che non ti riavrò mai, condannato ad essere ciò che non ho mai voluto essere.
Eppure tu mi hai ancorato a terra, ricordandomi ogni giorno quanto di buono sei riuscita a tirar fuori, e a lasciarmi immaginare quanto ancora riuscirai a far venire alla luce.
Tu, tu sei la mia luce e non voglio più che l'oscurità si impossessi della mia vita."Lo baciai, senza pensarci nemmeno un momento poggiai i palmi delle mani sulle sue guance e lo tirai a me, in un bisognoso gesto d'affetto.
Anche lui era la luce della mia vita, indispensabile per evitare che le tenebre prendessero il possesso delle mie giornate.
Non riuscivo a trovare le parole giuste per esprimere ciò che provavo, in quel momento e da quando lo avevo conosciuto. Era un'emozione troppo intensa perché banali parole ne riassumano il significato."Ora che farai?" Mugolò quando, senza fiato, fummo costretti a staccarci.
"Andrò a dare una mano a scuola."
"Vengo con te. Devo ripagare i miei sbagli. E ho da recuperare due anni persi in cui avrei dovuto solo godermi la mia adolescenza con te."
Sorrisi. "Sei ancora in tempo."
Scesi al piano inferiore per ringraziare e salutare i signori Malfoy, i quali mi abbracciarono di nuovo e mi ringraziarono per motivi a me ancora ignoti.
Presi la mano di Draco e, in un attimo, mi ritrovai di nuovo davanti al castello distrutto di Hogwarts.
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Hidden words. |Draco Malfoy|
RomanceLettere, parole, segreti, incomprensioni. La vita di Draco Lucius Malfoy e di Angel Grace Fudge è fatta di questo. Di questo, e di tante altre emozioni così forti da mascherare e coprire il dolore che entrambi provano dentro il loro cuore. -> 15/04...