Capitolo 3

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Capitolo 3

Villa Malfoy è enorme, si presenta circondata da fitte siepi " Che sono sicuramente incantate ", di fronte a me c'è un grande cancello nero che si apre appena mi avvicino.

<< Ben tortato a casa signorino... >> a parlare è stato il cancello dopo aver assunto " l'aspetto " di una testa.

Guardo il piccolo che fa un sorriso, un po' sdentato, al cancello.

Il giardino è enorme, in lontananza vedo un gazebo circondato da delle splendide rose, un paio di pavoni che passeggiano tranquillamente aprendo tutte le loro piume e la fontana che è situata tra l'ingresso ed il cancello è davvero molto bella e raffinata, l'acqua che ci scorre è limpida.

Salgo i tre gradini che mi separano dall'ingresso, come arrivo davanti al portone questo si apre immediatamente con al lato un elfo.

<< Buon giorno signorino, signoria. Prego mi segua, la porto immediatamente dai signori >>

<< Veramente io... >>

<< Forza mi segua >> insiste interrompendomi.

Sospiro roteando gl'occhi, seguo senza più dire niente l'esserino ben vestito che mi scorta per un lungo corridoio di questa immensa villa fino a quando si ferma davanti al salotto dove un uomo biondo, il signor Malfoy immagino, è tranquillamente seduto sulla poltrona a leggere il giornale davanti al divano dove la signora Malfoy guarda insistentemente un foglio molto grande con lo sguardo corrucciato.

<< Signori, la babysitter ed il signorino sono passati >> ci annuncia l'elfo attirando subito l'attenzione dei due.

Non ho neanche il tempo di parlare o spiegare ciò che è successo che, l'elfo sparisce e la signora Malfoy inizia a parlare a macchinetta, sembra quasi che non abbia bisogno di ossigeno, ed il signor Malfoy mi osserva con un'espressione confusa.

<< Oh cara è un piacere conoscerti, sono felice che finalmente quello zuccone di mio figlio mi abbia ascoltato, gli ci voleva proprio l'aiuto di una babysitter con il nostro Tommy ma ovviamente, come tutti i Malfoy, è molto cocciuto e mi ci è voluto un bel po' per farlo cedere. Non ne voleva proprio sapere di farsi aiutare un po' da qualcuno che non fosse l'elfo domestico che ha badato anche a lui da piccolo quando non potevamo farlo noi per qualche evenienza. Certo, prima il tuo aiuto gli sarebbe servito di sicuro di più ma meglio tardi che mai no? Comunque spero anche di riuscirgli a trovare una compagna al più presto o che se la trovi da solo, anche se è molto risoluto, preferisce dedicare tutte le sue energie su Tommy ed il lavoro. Infatti, mi sorprende che Tommy si sia lasciato prendere in braccio da te, probabilmente deve essere stata la stanchezza >> guardo il piccolo che effettivamente si è assopito << Scorpius ci ha raccontato che è stato molto difficile convincere il mio nipotino adorato a stare con te e che come Scorp lasciava la stanza lui iniziava subito a piangere ma è evidente che dallo starti al massimo accanto e darti la manina siamo passati avanti. Questo si che è un bene >> conclude questo sproloquio che, devo ammettere, mi ha confuso alquanto e mi sorride.

Prima che riprenda a parlare tento nuovamente di spiegarmi ma sembra che la signora non se ne renda conto ed infatti << Non chiamarmi signora, chiamami Astoria ti prego >>

<< Tesoro credo che dovresti lasciar parlare la nostra ospite, mi è sembrato che volesse dire qualcosa ma che non c'è ancora riuscita >> la interrompe il marito sorridendole bonario e facendo tirare un sospiro di sollievo a me.

<< Ecco si, io non son... >>

È evidente che non è la mia giornata fortunata visto che vengo interrotta nuovamente da una figura che si precipita dentro la stanza, sembra non essersi neanche accorto di me, è un ragazzo, avrà, più o meno la mia età.

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