Pov. Scorpius
Come al solito, sto pranzando nel mio studio insieme al mio tirocinante, stiamo festeggiando la vittoria in tribunale e lui è particolarmente entusiasta. È ancora all'università ma ha la passione necessaria per questo lavoro.
Lo lascio parlare a ruota libera che poi, la maggior parte delle cose che sta dicendo, sono ripetizioni di quello che è successo in aula alternate con dei complimenti ma so che è troppo entusiasta per riuscire a fermarlo quindi, anche se un po' inizia ad imbarazzarmi, gli lascio dire quel che preferisce.
Il rumore di una smaterializzazione ci avverte dell'arrivo di qualcuno ed è l'unica cosa che sembra riuscire a fermare il chiacchiericcio che, neanche il cibo è riuscito a fermare. Stranito dal rumore, mi alzo immediatamente per andare a vedere chi è.
Essendo uno studio legale non è a molti che è permesso smaterializzarsi direttamente qui dentro. Solo a noi soci dello studio ed ai nostri famigliari più stretti, con un massimo di quattro persone a testa. Nel mio caso, gli unici che hanno il permesso sono i miei genitori e mio figlio, per ora, in futuro penso di allargare il permesso anche a Rose ma, ultimamente, le cose sono un po' complicate.
So che tutti sono più tranquilli e che con il passare dei giorni stanno iniziando ad abbassare la guardia ma, io, sono dell'idea che, appena avrà la possibilità spunterà di nuovo fuori. È per questo che ho chiesto al mio collaboratore, l'investigatore privato, di stanare il signor Weasley, preferisco trovarlo prima che faccia qualche altro danno.
Ho appena il tempo di inquadrare Tommy davanti alla porta del mio studio che arriva anche un patronus.
<< Dovresti essere con Rose, perché sei qui? >> gli chiedo mentre mi abbasso alla sua altezza ed osservo i suoi occhi pieni di lacrime.
È spaventato ma non capisco perché anche se, il cattivo presentimento che mi porto dietro sta riaffiorando mentre, il patronus che è arrivato, si rivela essere quello del mio investigatore che inizia a parlare.
<< È appena entrato a casa della sua fidanzata, chiami gli auror, entrerò anch'io per evitare che venga mandata di nuovo all'ospedale ma l'espressione non ha niente di buono >>
Appena la voce dell'uomo inizia a scandire le parole, Tommy mi urla << L'uomo cattivo! >>
Afferro mio figlio mentre rientro nel mio ufficio seguito dal patronus che finisce di parlare. Alzo la bacchetta mandando un patronus a Hugo, ad Albus ed Harry.
<< Occupati di mio figlio, io o uno dei miei genitori verrà a riprenderlo presto >> ordino alla mia segretaria.
<< Ma signore... Tutto bene? >> l'anziana signora è, giustamente, confusa ma prende il bambino
<< No, è un'emergenza, la mia fidanzata potrebbe essere in pericolo. Tieni Tommy con te, mi raccomando >>
<< Certo >>
Mi allontano quanto basta per smaterializzarmi. Con la barriera che abbiamo creato nessuno può smaterializzarsi direttamente in casa quindi, mi ritrovo in giardino ma non sono solo. Hugo, Albus ed Harry arrivano praticamente nel mio stesso istante.
Alla porta d'ingresso vedo il mio investigatore << Perché cavolo non sei entrato? >> chiedo urlando mentre corriamo tutti verso casa di Rose.
<< Non riesco ad oltrepassare la soglia >> urla lui in risposta.
<< Rose ha lanciato un incantesimo, gli estranei non possono entrare se non invitati sul momento >> ci spiega Hugo mentre riesce ad entrare in casa per primo, è davvero veloce.
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Ritorno
FanfictionTratto dal prologo: In diciannove anni di vita non ho mai sofferto di claustrofobia ed attacchi di panico, insomma, sono una serpe, il sangue freddo è sempre stato uno dei lati del mio carattere che preferisco, ma adesso sento che se non esco immedi...