Pov. Rose
Quando la macchina di Scorpius sorpassa il cancello osservo attentamente il Maniero dei Malfoy. " Lo chiamerei più castello... " L'edificio è dannatamente bello, esattamente come l'altra volta che sono venuta qui per riportare il piccolo Tommy ai suoi familiari, il tutto è perfettamente curato ed è evidente che dietro c'è un gran lavoro.
Osservo Scorpius che, dopo aver parcheggiato davanti all'ingresso, scende dalla macchina ed aiuta Tommy, nel frattempo anche io smonto dall'automobile e li aspetto.
Proprio come l'altra volta, anche questa sera, ad aprirci il portone ed accoglierci ci pensa l'elfo domestico che ci da il ben venuto per poi accompagnarci dai padroni di casa.
<< Buona sera signori Malfoy. Mi spiace avervi messo fretta ma vi ringrazio per aver organizzato questa cena >>
<< Oh cara, non dirlo nemmeno per scherzo, è un piacere e poi siamo noi che dovremmo ringraziarti per tutto quello che hai fatto e che fai >> con mia grande sorpresa la signora Malfoy sembra stopparsi e non continuare con un monologo infinito come l'altra volta.
<< Benvenuta dottoressa. Come sta il mio futuro serpentello? >> chiede il signor Malfoy avvicinandosi a Tommy sorridendogli e facendolo ridacchiare prendendolo in braccio << Che ne dite se ora ceniamo? Non so voi ma io ho alquanta fame, te che ne dici campioncino? >> ed il piccolo che, evidentemente, stravede, non solo per il padre ma anche, per il nonno annuisce subito con un bel sorrisone.
Ci sediamo a tavola, il signor Malfoy è seduto a capotavola, al suo fianco, sulla sua sinistra si siede la moglie ed accanto a lei mi siedo io, Scorpius si siede di fronte al padre, anche lui a capotavola mentre dall'altra parte del tavolo si siede Tommy con al suo fianco l'elfo che lo aiuta a mangiare quando non sa come fare con la carne da tagliare o versarsi l'acqua.
La cena passa davvero piacevolmente e tutto ciò che mangiamo è davvero buono, mi sono complimentata anche per il dolce che, a mio modesto parere, era ottimo, ma Scorpius ha avuto da fare il puntiglioso dicendo che: << Si il dolce è buono, nessuno dice che sia cattivo, ma gli manca quel qualcosa in più che hanno i dolci fatti in casa >>
<< Non mi lamenterei molto fossi in te altrimenti non ti farò trovare più nessun dolce visto che quando sono io a cucinare scappate tutti a gambe levate, non sono ancora sicura di chi sia più veloce tra te e tuo padre quando venite a sapere che ho preparato qualcosa >> ha ribattuto la madre per poi guardarmi << Quando Scorpius era più piccolo ciò provato molte volte a preparare qualcosa ma credimi quando ti dico che erano orribili e questi due come capivano che io mi davo alla cucina per preparare qualcosa che non fosse il thè sparivano dalla circolazione per giornate intere >> conclude con espressione un po' offesa
<< Amore sei brava in tante cose ma ti prego, non ascoltare quel rompiscatole di tuo figlio, la cucina non fa proprio per te ed il mio stomaco non potrebbe più reggere i colpi che incassava quando ero più giovate >> il signor Malfoy l'ha rabbonita dicendole queste parole mentre le prendeva la mano e tenendola stretta.
Ovviamente non ho potuto fare a meno che sorridere ai loro modi o ai loro racconti, questa famiglia è molto diversa da quella di cui mi aveva parlato papà quando ero più piccola ed il signor Malfoy non sembra affatto un " furetto bastardo ".
Una volta finita la cena ci alziamo da tavola, mentre l'elfo inizia a sparecchiare ed a rimettere tutto in ordine, e ci accomodiamo sui divani disposti uno di fronte all'altro, i signori Malfoy si accomodano giusto al centro di un divano uno accanto all'altra e Draco passa un braccio dietro le spalle di Astoria mentre io e Scorpius ci sistemiamo sull'altro divano mettendoci ognuno da un lato così da fare spazio a Tommy.
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Ritorno
FanfictionTratto dal prologo: In diciannove anni di vita non ho mai sofferto di claustrofobia ed attacchi di panico, insomma, sono una serpe, il sangue freddo è sempre stato uno dei lati del mio carattere che preferisco, ma adesso sento che se non esco immedi...