Pov. Scorpius
Quando la ragazza sbatte la porta alle sue spalle ed io continuo a stringere Tommy a me, inizio a sentirmi meno agitato e leggermente in colpa, so che quella cogliona della babysitter ha perso il mio bambino e che è con lei che me la dovrei rifare ma lo scoppio d'ira è stato naturale quando l'ho vista con Tommy in braccio.
Tommy non è mai voluto stare in braccio a nessun'altro oltre che me, papà e mamma, neanche Nate o Albus riescono a tenerlo in braccio, inizia subito a scalciare, dimenarsi e piangere, invece lei, che è una completa estranea, se lo teneva tra le braccia come se niente fosse e lui addirittura si aggrappava stretto a lei.
Fisso mio figlio sapendo che dovrei ringraziare quella ragazza per quel che ha fatto, fuori fa freddo e non si può mai sapere cosa potrebbe accadere, soprattutto ad un bambino di quasi tre anni.
<< Ti sei comportato come un vero ineducato >> mi rimprovera subito mamma.
<< Tua madre ha ragione, quella ragazza stava cercando di spiegarci cos'era successo quando sei entrato così di corsa, non era neanche riuscita a dire niente perché sai com'è tua madre, l'ha inondata di parole >> rincara la dose papà.
<< Effettivamente... >> concorda con lui sulle sue colpe mamma facendomi sospirare.
<< Lo so, mi dispiace ok? Ero preoccupato da morire >> ammetto lasciando un bacio sulla testa al mio piccolino.
Da quando è nato il mio mondo gira, esclusivamente, intorno a lui.
<< Dovresti trovarla e farle le tue scuse >>
<< Mamma non so chi era e tanto meno l'ho mai vista, come pensi che possa trovare un'estranea senza sapere neanche il suo nome? >> le chiedo sconcertato.
<< Non lo so >>
<< Va bhè, vado a casa, scusate l'irruzione >> dico incamminandomi fuori << Ah... Inutile dire che ho licenziato la babysitter mamma >>
<< Hai fatto bene, ti manderò un'altra ragazza al più presto >>
<< Non mi sembra il caso... >>
<< Prova con un'altra ok? Controllerò che questa volta sia una ragazza più responsabile va bene? >> la fisso per un attimo prima di cedere ed annuire solamente.
Una volta uscito da casa dei miei mi smaterializzo direttamente in casa, abito ancora nella villetta nel quartiere residenziale che mi hanno regalato i miei, gli abitanti delle altre villette a schiera che fanno parte del mio vicinato sono praticamente tutti maghi ed alcuni sono magonò o babbani con figli maghi per cui la magia è un qualcosa di normale.
Quasi tre anni fa, un giorno prima del mio compleanno, è nato Tommy, la luce dei miei occhi, sua madre ha partorito con un poco meno di un mese d'anticipo ed il piccolo è nato sano e forte.
Grazie a papà la mamma di Tommy non ha abortito, cosa che era intenzionata a fare, cosa che io trovo oltremodo crudele, non ho mai capito come papà sia riuscito in questa impresa ma sono contento che l'abbia fatto.
Dodici mesi dopo la nascita di Tommy, esattamente il giorno del suo compleanno, la madre l'ha abbandonato, lasciando sia lui che me, quando ero intenzionato a sposarla il giorno dopo, ero pronto a passare oltre a tutto per far avere due genitori al mio piccolo oltre al fatto che ero obbligato per legge, speranza vana.
Con il senno di poi per me è stato solo che un bene che quella " donna " sia scappata via lasciando solo un biglietto con su scritto << Non cercatemi, non voglio un figlio e non voglio far parte di tutto questo >> ed un documento in cui rinuncia al diritto di maternità di Tommy, altrimenti adesso mi ritroverei bloccato in un matrimonio infelice e con una persona che odierei con tutto me stesso.
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Ritorno
FanfictionTratto dal prologo: In diciannove anni di vita non ho mai sofferto di claustrofobia ed attacchi di panico, insomma, sono una serpe, il sangue freddo è sempre stato uno dei lati del mio carattere che preferisco, ma adesso sento che se non esco immedi...