Pov. RoseVisto che ci sono molte persone, cosa che non mi aspettavo, prendo Tommy in braccio visto che i ragazzi stanno camminando abbastanza in fretta ed il piccolo fatica a stare al passo.
" Al momento mi fa anche da maglione a collo alto " penso quando mi circonda il collo con le braccia.
In pochi secondo mi affianco a Scorpius che, senza dire una parola, mi avvicina a sé posizionando un braccio intorno alla mia vita, e la mia reazione è palesemente scontata, arrossisco subito visto che non l'ha mai fatto e siamo per strada circondati da un sacco di persone.
Neanche quando entriamo nel palazzetto che circonda il campo lascia la presa su di me, non che faccia molta differenza visto che, come ho potuto notare, già fuori abbiamo attirato parecchi sguardi curiosi.
" Si sarà accorto di quel che ha fatto? Merlino che imbarazzo... "
<< Gli spogliatoi sono di là. Mentre per andare in campo basta seguire questo corridoio >> spiega Scorpius indicando prima da una parte e poi davanti a noi << Sono sicuro che troverai gli altri al campo, noi nel frattempo andiamo a cambiarci, li avverti tu che stiamo arrivando? >>
<< Certo. Ci vediamo là >> faccio per incamminarmi ma mi trattiene.
<< Tommy... ? >>
<< Oh... Può stare con me, non c'è bisogno che venga in spogliatoio con voi, no? >> chiedo aggrottando le sopracciglia perché non capisco proprio la sua domanda.
<< Va bene. A dopo allora >> sembra incerto prima di muoversi e la cosa è strana.
" Sarà la giornata, magari è stanco... "
Mi incammino nella direzione che ha indicato Scorpius << Contento di vedere il tuo papà giocare a Quidditch? >> dal sorrisone che mi fa si capisce subito la risposta << Piace anche a te questo sport? >> conferma subito con forza << Sono sicura tuo padre non veda l'ora di insegnarti e sarai bravissimo, magari quando andrai ad Hogwarts farai parte della squadra della tua casata. Conosci Hogwarts? >> annuisce << Te ne ha parlato il tuo papà? >> annuisce ancora << Sai, io non ci sono andata, ma, da quello che mi hanno raccontato i miei parenti, sono sicura che ti piacerà un sacco. Di sicuro il tuo papà sarà un po' meno contento visto che non ti vedrà più tutti i giorni e mancherai un sacco anche a me piccoletto >> ammetto entrando finalmente nel campo di Quidditch.
Prima ancora che riesca a vederlo, sento la voce di Albus chiamarmi.
<< Rose! >> scoppio a ridere perché si sta sbracciando, in maniera ridicola, dall'altra parte del campo per farsi notare da me.
Mentre lo raggiungiamo poso Tommy a terra, noto che accanto ad Al, oltre alle sei persone che non conosco, ci sono Lauren, Jay e Nathan, anche loro con la scopa in mano.
<< Gente vi presento mia cugina Rose >> urla Albus appena mi sono avvicinata.
<< Bhè ora lo sa tutto lo stadio... >> commento sarcasticamente.
<< Finalmente! Ho sentito così tanto parlare di te che era l'ora che ci presentassero e che cavolo! >> esclama la ragazza castana, con gli occhi verdi e parecchio slanciata grazie alla sua altezza, mentre si slancia in avanti per abbracciarmi.
<< Te devi essere Natalie, vero? >> le domando sorridendo mentre ricambio l'abbraccio.
<< Stai facendo la conoscenza del tuo peggior incubo, occhio a non darle troppo spago altrimenti sarà la tua fine >> dice con espressione, finta, terrorizzata Nathan.
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Ritorno
FanfictionTratto dal prologo: In diciannove anni di vita non ho mai sofferto di claustrofobia ed attacchi di panico, insomma, sono una serpe, il sangue freddo è sempre stato uno dei lati del mio carattere che preferisco, ma adesso sento che se non esco immedi...