Capitolo 40

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Pov. Scorpius

Quando arriviamo a casa dei miei li troviamo, anche se è tardi, ancora intenti a fare colazione, Tommy è ancora in pigiama, al contrario, mamma e papà sono già vestiti.

<< Ragazzi! Buongiorno! Avete già fatto colazione? >> ci accoglie subito mamma mentre Tommy si agita sulla sedia tutto sorridente e papà si limita a farci un sorrisetto dei suoi.

<< Buongiorno >> salutiamo.

<< No, ci siamo limitati al caffè per non fare troppo tardi ma io sono più che felice del fatto che stiate ancora mangiando >> dico sedendomi al fianco di papà visto che Tommy è tra lui e mamma e faccio segno a Rose di accomodarsi scostandole la sedia.

<< E quando mai non è così? >> mi prende in giro papà.

<< Prego Rose, accomodati e mangia qualcosa anche tu >> l'invita mamma sorridendole.

Così, mentre Rose si accomoda, mi allungo ed afferrò una ciambella accentandola << Merlino e com'è buona! Devi assolutamente assaggiarne una >> commento prendendone un'altra con le pinze e mettendola nel piatto di Rose.

<< Oddio! Sono incredibili! Complimenti a chi le ha cucinate >> afferma dopo averla assaggiata guardando mamma.

<< Astoria? Oh Rose... Non ricordi? Mia moglie ha molte qualità ma la cucina non è una di queste >>

<< Sempre molto gentile caro >>

<< TI amo anche se non sei affatto una brava cuoca. Questa mattina, con una passaporta internazionale, ho fatto una capatina in una pasticcieria che conosco in Italia per prenderle >> ammette papà.

<< Sono davvero la fine del mondo >> si complimenta ancora Rose afferrandone un'altra.

A fine colazione papà non ha ancora aperto il giornale " strano, di solito ha già iniziato a leggerlo a questo punto anzi, di solito l'ha praticamente finito "

<< So che probabilmente non ne vuoi sentire parlare >> è così che intraprende il discorso papà dando qualche secondo a Rose << ma vorrei ringraziarti per quello che hai fatto ieri. Theo è uno dei miei più vecchi e migliori amici, non voglio neanche pensare a come sarebbe potuta finire se non ci fossi stata quindi... Grazie >>

<< Non c'è bisogno davvero, sono un medico, ho fatto semplicemente quello che avrebbe fatto qualunque altro dottore al mio posto, ho rispettato il giuramento che ho fatto quando ho preso la specializzazione, cercare di salvare vite è il mio lavoro >>

<< Sicuramente ma la situazione era... molto particolare ecco >>

Nessuno aggiunge niente, Tommy di certo non ha capito molto anche perché, nessuno di noi ha voluto dirgli o fargli capire niente e nessuno lo farà, è mamma a spezzare il silenzio.

<< Qualcuno qui si deve ancora preparare, Rose mi dai una mano? >>

<< Certo >> si alzano e salgono nella zona notte con Tommy.

Io e papà restiamo seduti a tavola mentre due elfi sparecchiano. Alla fine hanno tolto tutto, anche la tovaglia, ma lasciano il giornale di papà visto che, per l'appunto, non l'ha ancora letto.

<< Non giriamoci troppo intorno >> esordisce papà.

<< Cosa? >>

<< Ieri sembrava stessi per avere un infarto quando ci hai portato Tommy, eri preoccupato da morire, ti ho visto così solo un'altra volta quindi... come pensi di muoverti? >>

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