Pov. Rose
Il giorno dopo a quando sono stata aggredita da mio padre, accompagnata da Scorpius, sono andata a sporgere denuncia all'ufficio auror così da convalidare il fermo anche se, Hugo e zio Harry avevano già fornito il materiale che serviva per far processare papà.
Nella settimana seguente è stato processato, sotto lo sguardo attonito dell'intero ministero della magia ed il mondo magico che è stato aggiornato continuamente dalla stampa su ciò che era successo ed i progressi del processo.
Alla fine papà è stato condannato a dieci anni di Azkaban con l'obbligo di seguire una terapia, che possa aiutarlo, con dei medimaghi specializzati visto che, Scorpius, è riuscito a far comprendere a tutti i giurati dell'esigenza di curarlo. Sono contenta che almeno questo sia riuscito ad ottenerlo anche se, guardare mio padre mentre gli auror lo hanno scortato fuori dall'aula di tribunale per portarlo ad Azkaban, nonostante ciò che mi ha fatto ed il mio intento, è stato molto triste, mi sono sentita anche un po' in colpa.
Sono passate due settimane dalla sentenza di mio padre, ancora non ho avuto il tempo di iniziare a sistemare la mia cucina, per ora Hugo, Brooke, Jay e Sophia l'hanno sgombrata occupandosi di smaltire tutti i mobili e ciò che è andato distrutto dalla furia di papà. In pratica sono rimaste davvero pochissime cose, è stato quasi un miracolo che l'isola della cucina sia riuscita a resistere sotto i suoi incantesimi.
Hugo è rimasto a casa mentre io, da quel giorno, sono tornata a passare più tempo con Scorpius che non mi perde d'occhio, a parte quando dobbiamo andare a lavorare. Dopo il breve periodo di freddezza che c'è stato sono stata più che contenta di tornare ad un clima più quieto e caldo. Sicuramente mi ha aiutato anche a superare l'accaduto anche se, sono ricorsa anche all'aiuto di un professionista, il senso di colpa mi stava schiacciando con la consapevolezza dell'accaduto.
Anche se le cose sono tornate alla normalità, ho sempre la sensazione che le cose con Scorpius siano ancora complicate e leggermente fredde. Albus ha finalmente chiesto a Lauren di sposarlo e, visto che lei ha sempre sognato di sposarsi a maggio come i suoi genitori, hanno solo sei mesi per organizzare il matrimonio. La cosa divertente è che, senza mettersi d'accordo, lo stesso giorno abbiamo scoperto che, la sera prima, anche James ha chiesto a Dominique di sposarlo ma, mia cugina, desidera preparare tutto con calma, quindi hanno optato per settembre. Quattro mesi in più non mi sembrano molti ma sono molto felice per tutti loro.
Io invece mi sento sempre più preoccupata, con questa strana sensazione che ho addosso nei confronti di Scorpius, ho anche paura di perdere Tommy. Dopotutto non sono la madre naturale e non ho alcun diritto su di lui, se io e Scorpius non dovessimo riuscire a superare tutto questo, non solo perderò l'uomo che amo, ma anche quello che considero il mio bambino.
Pov. Hugo
Domani, finalmente, Rose avrà il giorno libero e, accompagnata da Scorpius e Tommy, andrà a dare un'occhiata a diverse cucine così da poter iniziare a ragionare su quale comprare per sostituire quella che abbiamo dovuto rimuovere.
Quando ho iniziato a ripulire tutto, sapendo cos'avrei dovuto fare, le gemelle, Jay e Levi sono venuti a darmi una mano anche se, Levi, non è potuto rimanere molto visto che aveva un impegno familiare improrogabile. Secondo Erin, la famiglia del nostro amico ha organizzato un incontro con un'altra famiglia per fargli conoscere una ragazza con la quale sperano possa nascere qualcosa ma, noi sappiamo bene che, il cuore di Levi è già impegnato anche se non ha ancora trovato il coraggio di fare un primo passo nella direzione che desidera.
Devo essere onesto, non conosco da molto Levi ma è così difficile decifrarlo che non ho minimamente capito da chi potrebbe essere occupato il suo cuore, secondo le gemelle e Jay, che invece lo conoscono da molto più tempo, neanche lei si è resa conto della cosa ma lui comunque non sa come affrontare la questione.
Jay in poco tempo è diventato un grande amico, assieme a Levi, gli sono già davvero molto legato, mi trovo così a mio agio con loro che mi sembra quasi di conoscerli da una vita invece che da pochi mesi e ne sono davvero contento.
Le cose tra me e Brooke invece vanno a gonfie vele, ormai ci vediamo praticamente tutti i giorni, lei e Rose vanno d'accordo, può sembrare sciocco ma l'opinione di Rose per me è molto importante, sarà perché è stata lei a crescermi e non mi ha fatto sentire troppo la mancanza della figura materna anche se, ogni tanto, era inevitabile.
Anche oggi, come è successo molto spesso da quando siamo rientrati dal campeggio, sono a cena fuori con le gemelle, Jay e Levi. A quest'ultimo non sembra dar fastidio il fatto di uscire con due coppe, soprattutto perché finiamo sempre per sederci io e Brooke da un lato, Erin e Jay dall'altra mentre Levi si piazza a capotavola.
La serata è stata abbastanza breve, Levi è stato il primo a dover andare via visto che domani dovrà alzarsi presto mentre, Brooke, ha semplicemente comunicato ad Erin la sua intenzione a voler venire a casa con me o per meglio dire, nel mio mini appartamento sopra il garage di casa di mia sorella.
Non le ho chiesto niente, ma mi fa sempre piacere quando resta a dormire da me. Non oso andare io da lei per evitare scene imbarazzanti visto che, per quando io abiti a casa di mia sorella, la zona che occupo in un certo senso è come se fosse un appartamento a parte visto che Rose non entra mai ed io ho anche un'entrata personale anche se utilizzo quella principale.
Sono venuto con la macchina di Rose quindi, per tornare a casa, dobbiamo riprendere il veicolo in questione. Con la smaterializzazione ci avremmo impiegato pochi secondi per arrivare a casa ma, in questa maniera, ci possiamo godere il viaggio in macchina con un sottofondo musicale ed io ascolto la mia ragazza canticchiare le canzoni che passano alla radio.
<< Ti dispiace se ti lascio qualche minuto da sola? >> le domando appena parcheggio in garage << Ho decisamente bisogno di una doccia, in quel locale faceva un caldo micidiale ed ho sudato da morire >>
<< Non c'è problema >>
Saliamo le scale ed entriamo, nel giro di pochi minuti entro in bagno per rinfrescarmi e godermi una bella doccia. La cesta dei panni sporchi la tengo qui visto che siamo riusciti a collegarla, grazie alla magia, direttamente con quella della lavanderia all'interno della casa di Rose così che io non debba girare per tutta casa con in mano i panni sporchi.
Ho sistemato il tappetino davanti all'entrata del box, l'accappatoio l'ho appeso lateralmente quindi mi decido ad entrare fermandomi giusto sotto il getto dell'acqua e chiudendo gli occhi. Da quando papà è stato condannato mi sento più leggero e tranquillo anche se, da una parte, sono particolarmente irritato dagli sguardi di tutti. Il mondo magico conosce la mia famiglia ed io, essendo il figlio di Ronald Weasley, mi sento giudicato a causa delle azioni di mio padre.
Non è affatto una bella sensazione. Mi sono sentito in dovere di raccontare e giustificare ogni cosa accaduta con i miei nuovi amici una volta che è scoppiato lo scandalo. Per fortuna avevo già raccontato ogni cosa a Brooke una volta tornati dal campeggio altrimenti sarebbe stato un vero e proprio casino.
Lei è stata davvero incredibile, mi ha lasciato parlare, spiegare e narrare le vicende accadute negli anni, partendo dall'inizio. Non mi ha mai interrotto e, una volta che ho finito il racconto, temevo davvero che se ne sarebbe andata senza volermi più rivedere ed invece è stata molto comprensiva.
Mi ha preso per mano, costringendomi ad alzarmi e seguirla, senza dire niente ci ha portati in un vicoletto ed ha smaterializzato entrambi nella sua stanza. Abbiamo parlato molto quella sera, è stata incredibilmente comprensiva ed è così che ci siamo addormentati sul suo letto, non ci siamo neanche infilati sotto le coperte ed è stato in quel modo che ci hanno trovati Erin e Jay prima di iniziare a prenderci un po' in giro.
Sussulto spaventato quando vengo riportato alla realtà da un rumore dietro di me, la porta della doccia che si apre, mi giro ed è così che mi ritrovo Brooke tra le braccia, arrossisco perché, non solo io sono assolutamente nudo, ma sento perfettamente che anche lei è assolutamente nuda.
Chiude la porta del box doccia prima di spingersi sotto il getto dell'acqua con me, alzandosi sulle punte si allunga sul mio viso iniziando a coinvolgermi in un bacio lento ed io ricambio l'abbraccio tenendomele stretta.
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Ritorno
FanfictionTratto dal prologo: In diciannove anni di vita non ho mai sofferto di claustrofobia ed attacchi di panico, insomma, sono una serpe, il sangue freddo è sempre stato uno dei lati del mio carattere che preferisco, ma adesso sento che se non esco immedi...