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Non è che la mia vita cambiò poi molto, dopo quella sera. No, scherzo.
Scherzetto!
Cambiò completamente!

E non solo perché, come una vera idiota, mi misi nuda davanti allo specchio, in camera da letto, per analizzare il mio corpo nel classico e goffo tentativo di individuare eventuali cambiamenti visibili ad occhio nudo, tipo, che so, una grossa X lampeggiante rossa sulla fronte o un terzo occhio blu. Ovviamente, niente era cambiato e non si era modificato nulla nel mio aspetto esteriore.

Ero sempre io, alta, magra, senza curve, begli occhioni blu, nasino dritto e una bocca sempre più spesso piegata in un sorriso.
Dentro, invece, ero un vulcano in eruzione e gridavo.
Ubriaca d'amore, fuori controllo, briglie sciolte e fiato corto.

Ero calma ed impassibile, ma solo in apparenza.
Agli occhi di un osservatore distratto, niente era cambiato in me.
Ma se qualcuno si fosse fermato a guardarmi con attenzione, studiando i miei comportamenti, si sarebbe accorto di quanto fossi felice ed istupidita: vagavo di stanza in stanza canticchiando sommessamente, ridevo per niente, mi ritrovai più spesso al piano a suonare musica meno deprimente, a cantare canzoni che, un tempo, Claudio aveva amato e mi chiedeva di suonare ogni volta che si sentiva di ottimo umore. Ero una leonessa che ruggiva, per poi, al momento giusto, fare le fusa.
Lui mi aveva insegnato ad essere donna, ad essere femmina, a sopportare il suo peso, senza arrossire o farmi venire un'embolia.
Mi aveva preso per i fianchi e per tutta la vita, facendomi sentire nuova, viva, vera.
Scoprii cosa fosse un orgasmo.
Sapevo, sulla carta, che era il climax del piacere femminile.
Scoprii proprio cosa fosse materialmente.
Era qualcosa di molto piacevole.
No, ok, cerchiamo di essere sinceri ed obiettivi: più che piacevole, sarebbe giusto definirlo sconvolgente.
Mi lasciò atterrita, senza fiato e spaventata, senza l'idea esatta di cosa fosse successo, lo sguardo smarrito, il cuore il gola, le gambe che cedevano, gli occhi sgranati alla ricerca di risposte e spiegazioni, il fiato corto e l'eco delle mie grida ancora nel fondo dei polmoni.
Il meglio che potessi mai sperare, ecco cosa mi era successo.
Gambe intrecciate, braccia buttate a nord, sud, ovest, est, a caso, graffi, morsi, baci mozzafiato, carezze sempre più audaci, risate incontrollabili, marchi d'amore su tutto il corpo, mentre il corpo chiedeva sempre di più. Non ero di colpo diventata una ninfomane, anzi, ero ancora una ragazzina alle prime armi, che non sapeva che dire, o come muoversi, ma lui riusciva a tirare fuori il mio lato selvaggio e nessuno si lamentava, di questo.
Non avevo mai pensato di essere una persona sensuale, appassionata o disinvolta ma, tra le lenzuola, di nascosto, in un sottoscala, all'aperto, in macchina, a casa sua, nel mio letto, mentre tutti dormivano, ogni occasione era buona. Non mi stancavo mai di lui, del suo corpo, dei suoi baci, del suo modo di prendersi cura di me, di darmi attenzioni, di farmi sentire unica, speciale.
Decisamente, le cose avevano presa una piega positiva, dopo tutto il dramma dei mesi precedenti.
Ora c'era solo lui.
Ma non è che stessimo sempre a fare l'amore.
A volte, ripeto, a volte, parlavamo.
-Come avrebbe preso Claudio la nostra storia? - gli avevo chiesto una sera come tante altre, tra le sue braccia muscolose, stretta in un abbraccio caldo, dolce, sensuale e, al tempo stesso, rassicurante.
Mi aveva guardato corrugando la fronte, poi era scoppiato a ridere:
-Mi avrebbe spaccato la faccia.
-No, davvero – feci eco alla sua risata, coprendomi la bocca con una mano.
-Dico davvero: era così geloso di te! La sua piccola Chloé. - commentò scuotendo la testa, con un sorriso dolce, quasi imbarazzato, che lo fece sembrare più giovane di quanto fosse in realtà – Mi aveva detto che non ci avrebbe mai presentati, non voleva correre il rischio, sapeva che mi sarei innamorato di te non appena ti avessi messo gli occhi addosso. Non gli piaceva nemmeno che insistessi così tanto per incontrarti.

Un gioco da ragazzi - PRIMO INSTALMENT DELLA STORIA DI GABRIEL E CHLOÉDove le storie prendono vita. Scoprilo ora