Ilse
Dopo la conversazione con mia nonna devo essermi addormentata. Al mio risveglio non ho trovato altro che un biglietto sul comodino,scritto da Ziegler.
Ilse,mi rincresce dirvi che vostra nonna,sotto consiglio del dottore,ha preferito che rimaneste qui ancora per qualche giorno,almeno fino a quando non vi sarete ripresa.
Io sono alla HJ,fate come se foste a casa vostra. Sarò di ritorno entro stasera.Ziegler.
Come?! Perché? Non ci posso credere...
Non ho intenzione di restare qui,proprio nella tana del lupo.
Prendo il biglietto e lo caccio nella tasca della mia vestaglia.
Mi alzo e mi dirigo verso il bagno,é piccolo,ma è pulito e in ordine.Mi sciacquo il viso,le mani,ma quando guardo il mio riflesso nello specchio,quasi non urlo; Il volto pallido,i capelli arruffati,le occhiaie prominenti...sembra che non dorma da una settimana!Faccio di tutto per sistemarmi,ottenendo però scarsi risultati. Cambio la vestaglia e indosso dei pantaloni e una camicetta che trovo sulla poltrona,mia nonna deve essere andata a prenderli a casa sua,perché la camicetta è un po' piccola.
Qualche anno fa,ogni tanto mi fermavo a dormire da lei,allora capitava che lasciassi qualche vestito in giro per casa e che me lo scordassi per mesi,che poi diventavano anni,ma deve averli tenuti da parte,in caso fosse capitata una situazione in cui ce ne sarebbe stato bisogno.
Ma di sicuro non pensava ad una situazione come questa...
Ho bisogno di vedere Lena,quella povera bambina,spero stia bene. Non ho avuto il tempo di parlarne con la nonna e non sarebbe stato neanche prudente.
Mi avvicino alla scrivania nell'ufficio di Ziegler. Rimango colpita dalla quantità di stanze del suo appartamento,ognuna di esse é perfettamente ordinata,probabilmente avrà qualcheduno che se ne occupa...
Apro un cassetto in cerca di fogli,ma tutto quello che vedo sono Dossier e un paio di attestati,lo richiudo immediatamente quando vedo l'aquila trionfare nella parte superiore dei fogli.
"Maledetto Ziegler e il suo ordine! Dei fogli,non sto chiedendo la Luna!"
Alla fine riesco a trovare soltanto un foglio accartocciato nel cestino accanto alla scrivania.
Decido di scrivere una lettera indirizzata a Lena,anche se è ancora impossibile che lei riesca a leggere,le scrivo ugualmente,con la speranza che un giorno,quando sarà ormai grande,sappia che non l'ho abbandonata...
Le racconto tutto,la bomba di quella sera,come mi sentivo,fino a dove mi trovo ora,in questo preciso istante.Verso tardo pomeriggio,la porta dell'appartamento viene aperta da uno Ziegler trafelato.
"Scusatemi,ho cercato di lasciare prima,ma sapete come è fatto vostro padre." Già mio padre...che cosa sa di me? Sa dove mi trovo? Posa il cappello sul tavolo in soggiorno e poi con un movimento disinvolto toglie la giacca. Il mio sguardo viene attirato dai gradi cuciti su di essa,li osservo,senza dire una parola. Ora che la guardo meglio,un senso di rabbia mi invade. "Come state? Vi sentite meglio?" Deglutisco e abbasso lo sguardo per qualche secondo,non so come possa reagire a questa cosa,ma credo che anche lui sappia che non posso restare. "Si bene,ma ho bisogno di dirvi una cosa." Immediatamente,la sua espressione cambia,lasciando posto ad uno sguardo indagatore.
"Non posso restare. Voi lo sapete meglio di me,vorrei soltanto che sapeste che non centrate voi,sono le circostanze..." mi sento come se un treno in corsa stesse per raggiungermi,il mio cuore continua a battere velocemente a causa dell'ansia che provo.
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Eisblume •1 | COMPLETATA |
Historical Fiction1942. Una storia di guerra,amore e resistenza. Ilse ha ventidue anni ed è un'infermiera dell'esercito tedesco. É cresciuta in una famiglia della borghesia berlinese,dove il comportamento e l'educazione sono sempre venuti prima dell'affetto. Un gior...