CAPITOLO 54. -Ultimo Capitolo-

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VI CONSIGLIO DI LEGGERE IL CAPITOLO ASCOLTANDO QUESTA CANZONE. É DAL PUNTO DI VISTA DI Ziegler.

IlseFu una piccola tragedia di cui è meglio non raccontare i particolari,ma al tempo stesso fu come se le ansie racchiuse in noi venissero fuori una volta per tutte

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Ilse
Fu una piccola tragedia di cui è meglio non raccontare i particolari,ma al tempo stesso fu come se le ansie racchiuse in noi venissero fuori una volta per tutte. Fu brevissimo, complicato e incompleto e ci lasciò pieni di domande,timori,nuove paure,scombussolati, incapaci di parlarne e avvinghiati come gemelli siamesi. Era stato un momento di silenzio;uno di quei pochi momenti in cui nessuno di noi due osava dire una parola,forse per paura di rovinare quel momento o per semplice e giovanile imbarazzo. O magari,proprio perché sapevamo che sarebbe stata l'ultima volta che ci saremmo visti,volevamo entrambi che rimanesse un ricordo perfetto,il ricordo di quel momento sarebbe rimasto vivo in noi per sempre.

Poi arrivò il momento,venni condotta all'esterno,caricata su di un cammion dell'esercito e dopo qualche chilometro arrivammo in piena campagna.
Mio padre era lì.
Friedrich anche.
Li guardavo entrambi negli occhi,li guardavo e pensavo al perché,odiassi così tanto l'uno e amassi così tanto l'altro.
In quel momento ero così confusa,che se mi avessero chiesto il mio nome,probabilmente non avrei saputo dare una risposta.
Fino a quando,poco prima di voltarsi e andarsene,mio padre mi si avvicinò,mi scrutò attentamente e senza aggiungere una parola sali sulla sua auto,allontanandosi per sempre da me e da quello che sarebbe successo da un momento all'altro.

Erano rimasti circa una decina di uomini,compreso Ziegler. Sarebbe stato lui infatti a procedere con l'esecuzione.
Il cuore in petto mi batteva all' impazzata.

Mentre mi avvicinavo al punto in cui mi sarei dovuta inginocchiare di spalle,con le mani legate dietro la schiena,lo sentii dire qualcosa a Kurt,che gli stava affianco,ma non ne decifrai le parole.

A un certo punto lo sentii urlare contro gli uomini che aspettavano gli ordini.
"Ai posti!"
Ormai io non potevo vedere nulla,ero di spalle e tenevo gli occhi chiusi. Iniziai a pregare,avevo paura,ma ero in pace con me stessa perché ero rimasta fedele ai miei ideali,fino alla fine e sapevo che quella,lo sarebbe stata.
"Puntare"
Tenevo gli occhi chiusi,le labbra mi tremavano e continuavo a pregare,respirando a fatica.
"Caricare"
Sapevo che quelle sarebbero state le ultime parole che gli avrei sentito pronunciare e questo mi fece un gran male al cuore,che ormai era stato conquistato dal suo amore.
Spari,spari e ancora spari. Fù tutto ciò che ne seguì dopo. Quando non sentii dolore,mi resi conto che qualcun altro si trovava a terra al mio posto. Mi voltai immediatamente e mi alzai in fretta quando vidi che Friedrich aveva colpito tre uomini e ora si trovavano stesi a terra,sanguinanti.
Perché lo ha fatto?
Sapeva che non era ciò che volevo.
Lo sapeva,dannazione.
Avrei accettato il mio destino.
Non mi sarei tirata indietro,lo avrei affrontato come ho sempre fatto.
"Friedrich!" Urlai a squarciagola.
Lui alzò il volto,ma non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che una raffica di proiettili si scagliarono su gli altri sette uomini rimasti immobilizzati nell'osservare la scena,increduli.
Venivano dalla parte opposta.
E poi lo vidi,Leonard. Era vivo,a pochi metri da me,stringeva una pistola in mano e i suoi occhi catturarono subito i miei quando iniziai a pingere.
"Và da lui! Corri Ilse!" Urlò Friedrich.
Ma come potevo farlo? Come potevo abbandonarlo in quel momento?Insomma,lui era l'amore della mia vita. Ora avrei scelto io il meglio per me,per noi. E iniziai a correre nella sua direzione.
Nel frattempo si sentivano in lontananza rumori di camionette che sfrecciavano sulla ghiaia del sentiero.
"Non ti lascerò morire,non lo permetterò." Dissi,stringendogli il volto tra le mani.
"Ilse,lui é qui per un motivo. Devi andare." Credevo che da un momento all'altro mi sarebbe esploso in cuore in petto.
Poi uno sparo. D'istinto mi abbassai. Ma il peggio successe quando mi rialzai. Vidi il corpo di Friedrich piano piano scivolare tra le mie braccia. Involontariamente,il colpo aveva colpito lui,mentre mi abbassavo a terra.
L'unico colore che ricordo dell'istante successivo é quello vermiglio del suo sangue tra le mie braccia.
"Friedrich,noo! Amore,ascoltami: devi tenere gli occhi aperti,non chiudere gli occhi. Ti prego,di qualcosa! Ti supplico." Dissi con la voce spezzata dal pianto.
Nel frattempo, i soldati si avvicinavano sempre di più,alcuni sparavano da lontano,altri si stavano avvicinando con velocità.
"Ilse" disse tenendosi la mano sul petto,proprio dove era stato colpito.
"Si,dimmi. Sono qui." Continuavo a piangere e a tenergli alzato il capo.
"Io..."
"Tu cosa?" Esclamai in preda alla rabbia,alla paura, a ciò che provavo per lui,così silenzioso,ma sempre con così tante cose da dire.
"Ti amo più di ogni altra cosa." Cominciò a tossire,iniziava a non respirare bene,sapevo che se ne sarebbe andato da un momento all'altro e allora anche io lo avrei seguito.
Lo bacai per l'ultima volta.
"Corri via,lui è con me adesso." Arrivò di corsa Kurt.
"Ma io..." Dissi in preda al panico.
"Ilse,vai via! Andrà tutto bene!" Lo vidi togliergli la giacca e poi la cintura dei pantaloni.
"Io,Fredrich non posso." Restai al suo fianco per qualche secondo.
Sapevo che una volta che i soldati sarebbero arrivati sarebbe finito tutto.
"Smettila,vai via per favore. Altrimenti tutto questo sarà stato inutile." Disse con un filo di voce.
"Sarai sempre con me?" Chiesi stringendo la sua mano.
"Sempre."
Mi alzai in fretta,sapevo che più sarei rimasta lì e più sarebbe stato impossibile e più difficile allontanarmi.
"Ilse." Mi strinse la mano,mentre mi alzavo.
"Rinascerai. E il mondo sarà un posto nuovo,migliore." Mi guardò negli occhi.
"Scusami." Dissi baciandogli il dorso della mano per poi corre per sempre via da quel posto,verso Leonard,allontanandomi da ciò che più desideravo avere con me per il resto dei miei giorni.

Friedrich
"Voglio che tu bruci la mia divisa,la mia guerra finisce qui." Dissi,guardando dal basso il viso di Kurt,prima di abbandonarmi ad un sonno profondo.

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