LEGGETE QUESTO CAPITOLO ASCOLTANDO QUESTA CANZONE,VI ASSICURO CHE SARA' UNA COSA COMPLETAMENTE DIVERSA.
E' l'alba,fuori i raggi del sole iniziano a farsi strada tra le varie tonalità di blu e azzurro,riflettendosi nelle pozzanghere di pioggia nelle strade,negli specchi delle case,nelle vetrine dei negozi. Ho sempre ammirato silenziosamente questo momento,di solito me ne stavo seduta alla scrivania in camera mia,guardando fuori dalla finestra della mia stanza; tante volte ho sognato di poter essere trasportata in altri posti,dalla forza di questi raggi luminosi. Ho sempre amato osservare e anche oggi, a discapito di tutto lo sto ancora facendo,sperando ancora che quella magica alchimia possa ritornare,sperando di poter cancellare tutto. Respiro ed inspiro,chiudo gli occhi e mi stringo a me. Quando riapro gli occhi,non vedo nulla di diverso. Nulla è cambiato,io non mi trovo da un'altra parte,ciò che tanto desidero non ricordare è ancora presente nella mia mente e scolpito nel mio cuore. Tutto è come è sempre stato negli ultimi anni,ma mancano alcune persone. Io non sono più la stessa,sono cambiata,lo sento dentro,come se una parte di me fosse scomparsa per sempre,ora finalmente so che posso cavarmela da sola,so che saprò essere forte per me e per tutti coloro che mi staranno accanto,so che mi farò valere,so che saprò misurare il peso delle parole,so che sarò diversa. Diversa per tutte quelle volte in cui non ho saputo dire no e mi sono fatta condizionare dalle scelte di altri.
Non so che cosa succederà oggi,che cosa cambierà e che cosa rimarrà uguale,come lo è sempre stato. Una lacrima mi riga il viso,ma non provo alcuna emozione in questo momento,a dire la verità non lo so nemmeno io perché stia piangendo; sono qui seduta a terra e guardo i raggi del sole che filtrano da sotto la porta della cella,insinuandosi tra l'oscurità.
Friedrich
Chiudo la telefonata,metto la giacca che è diventata sempre un po più stretta,ormai non mi sento nessuno quando la indosso,non ho più quella convinzione che ardeva prepotentemente in me. Tutto quello che vorrei fare ora è bruciarla,vederla scomparire tra le fiamme. Prima di uscire però,mi ricordo di prendere la lettera che ho lasciato la sera prima sul tavolo da pranzo.
Arrivo al commando molto presto,quando ancora il postino non ha fatto la sua solita consegna mattutina.Scendo in fretta,verso le celle,lei è ancora li.
Quando apro la sua cella per trasferirla nella stanza in cui avverrà l'ultimo interrogatorio la trovo nella stessa posizione in cui l'ho lasciata la sera prima,tranne il suo sguardo,no lui non è lo stesso. Guarda un punto fisso a terra,ma sono sicuro si sia accorta della mia presenza.
"Ilse,devi alzarti adesso." le porgo una mano per aiutarla; le sue ferite si stanno infettando,il suo viso è molto stanco,non deve aver chiuso occhi questa notte,d'altronde come biasimarla...
Vedendo che non accenna a muoversi mi avvicino e l'aiuto ad alzarsi in piedi,ma non appena poggio il braccio dietro la sua schiena lei si ritrae,stringendo forte i denti.
"scusami,non l'ho fatto apposta. Ora verrai di la con me,prima che arrivano gli altri e sistemeremo queste ferite." - dico guardandola negli occhi spenti.
Passa qualche minuto prima che risponda " non ce n'è bisogno-mi guarda fisso negli occhi- non sento più nulla ormai." Decido di non rispondere,le sue parole fanno più male di mille frecce nel petto.
Ilse
Friedrich ha portato con se un po di alcol e qualche garza per pulire le mie ferite. Ogni volta che poggia il cotone sulle ferite del braccio destro,sento mancarmi il respiro,ma non riesco a reagire.
"Ilse,devo parlarti di una cosa molto importante,ho bisogno che tu mi ascolti molto attentamente" prende la sua sedia e si siede accanto a me. Vedo che è molto agitato,continua a muovere la gamba in modo frenetico. Cerco il suo sguardo,ma non mi guarda.
"Qualsiasi cosa tu mi debba dire,per me è no." dico con un filo di voce guardando le mie mani in grembo. "Oggi non farò nulla Friedrich,eccetto che andare in contro a ciò che è destinato ad essere e tu non puoi fermarmi."
Finalmente torna a guardarmi. "Perché?Perchè per una volta soltanto non fai ciò che ti dico."- il suo tono di voce è rassegnato.
"E' per questo che mi ami. Non sarei Ilse se lo facessi e tu non mi ameresti." - dico accennando ad un sorriso.
"Ma che cosa stai dicendo...- dice prendendomi il volto tra le mani- ti amerei altre mille volte,in altre mille vite,anzi molto di più. Ti amo e lo farò per sempre." si appoggia sull'altra spalla. Ma lo allontano subito,spingendolo via. Mi fermo a fissare il suo volto,tenendolo stretto fra le mani proprio come faceva lui prima con me. I nostri volti sono tristi,stanchi,ma pieni d'amore.
Io lo guardo seria,mentre lui mi guarda fissa con i suoi occhi che iniziano a riempirsi di lacrime.
"Non piangere per me,riserva queste lacrime per quando la guerra sarà finita. E' li che sarò',nella libertà,nel vento,nei bambini felici che correranno per le strade,nei fiori che sopravviveranno alle bombe. Io sarò attorno a te." - cerco di accennare un sorriso,ma non appena finisco di parlare,si fionda letteralmente sulle mie labbra,riesco a sentire le sue lacrime sulle mie guance e mi manca il respiro.
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Dopo tanto sono tornata! è ufficialmente il primo capitolo del 2018!
Spero vi sia piaciuto,se vi va scrivetemi come vi immaginate il finale 😘 non vedo l'ora di leggere che cosa ne pensate.
xoxo,Lidia.
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Eisblume •1 | COMPLETATA |
Historical Fiction1942. Una storia di guerra,amore e resistenza. Ilse ha ventidue anni ed è un'infermiera dell'esercito tedesco. É cresciuta in una famiglia della borghesia berlinese,dove il comportamento e l'educazione sono sempre venuti prima dell'affetto. Un gior...