Own Mind 2 || Teen Wolf

5

"Un'apocalisse?" chiesi preoccupata guardando mia madre e poi Lydia.
Sarah, stranamente, era rimasta tranquilla, si direbbe impassibile, a ciò che le era appena stato detto.
"Come ho già accennato, quando tu hai ucciso Robert hai scagliato un'ondata di potenza intorno a te che aspetta solo di essere riattivata" disse e scosse leggermente la testa "moltissimi cacciatori affiliati dei Murphy cercano ancora di capire il modo di farli scattare"
"Stai dicendo che Beacon Hills si trova sotto un ammasso di poteri di Jey?" chiese Lydia.
"In un certo senso, si. Ma se lei ritornerà, la barriera che si è formata si romperà e se non riuscirà in breve tempo a raccogliere i suoi poteri e altri se ne impossesseranno, allora, come ho detto prima, si scatenerà un'apocalisse" disse e poi mi guardò "devi capire che i tuoi poteri sono molto forti Jocelyn, anche se un grammo di essi fosse trasferito al più debole degli uomini, lui risulterebbe invincibile e con delle capacità che solo Kamrow e Naneshe possiedono e che all'occhio umano puó risultare una minaccia" disse e fece una pausa.

"Perché allora quando ho trasferito i miei poteri a Stiles o a Jackson e quando hanno formato il Kanershowe tutta questa apocalisse non si é scatenata?" le chiesi incrociando le braccia.
"Perché in quel caso hai trasferito di tua volontà i poteri a loro e in dosi controllate, in quest'altro invece loro non sono consapevoli di assumere, in un certo senso, i tuoi poteri. Possono trovarsi in qualsiasi forma, dal fiore alla pietra, dal latte che bevono alla mattina al goccio di whisky che si prendono la sera prima di andare a dormire..." mi spiegò.
"Posso fare ora io una domanda?" chiese Lydia e mia madre annuí con il capo "Perché proprio ora veniamo informate di questo? E cosa c'entrano Sarah e la sua età?"
"Anche io volevo farti la stessa domanda, mamma" le dissi e vidi mia madre sospirare.
"Io sono speciale" disse Sarah di punto in bianco sostituendo le parole di mia mamma e sia io che la mia amica ci girammo verso di lei.
"Cosa? Cosa stai dicendo?" le chiesi e lei mi sorrise.
"É tutto okay mamma, stai tranquilla. Sono solo consapevole di essere speciale" mi disse.
"Consapevole? Da quando in qua sai questa parola?" le chiese Lydia sbigottita.
Guardai stranita mia madre che per un momento cercò di evitare il mio sguardo, ma la richiamai nella mente.

"É opera tua vero?" le chiesi telepaticamente.
"Credevo che se lei lo avesse saputo avrebbe cercato di evitare ciò che sarebbe successo" continuó nella mia mente evitando il mio sguardo.
"É una bambina! Non puoi trasferirle questo genere di cose senza darle spiegazioni!" urlai nella realtà e per un momento, sia Lydia che Sarah si spaventarono. Mia madre se lo aspettava sicuramente, dato il suo volto rimasto con la stessa espressione impassibile "ora mi dirai tutto, altrimenti la prima cosa che farò, mamma, sarà cacciarti dalla mia casa" dissi e feci una pausa per riprendere fiato.
"D'accordo" mi disse e sospiró per poi ricominciare "Robert, prima di morire, aveva preso delle precauzioni di modo che se sarebbe morto, come sapeva che sarebbe successo, dopo di lui i problemi non sarebbero mancati"
"Mi stai dicendo che quindi ha programmato lui l'apocalisse?" chiesi.
"In un certo senso. Ha trovato qualcuno, molto potente, che avrebbe potuto esaudire questo suo eterno desiderio di estirpare il genere umano per creare una nuova generazione di burattini potenti e immortali"
"Chi è questa persona a cui si è rivolto?" chiese Lydia.
"Non siamo ancora riusciti ad identificarlo, e non ti azzardare a provarci" disse rivolgendosi a me con tono severo "questa non è ancora solo la tua battaglia, ci siamo anche noi a poterti fornire aiuto e finché non troveremo quel bastardo voi non potrete ritornare"

Sospirai e poi continuai.
"Cosa dice di preciso la famosa profezia dell'apocalisse?" le chiesi. Oddio, sembra di stare in uno di quei telefilm satanisti in cui è tutta una preghiera e un esorcismo.
"Dice che solo quando tua figlia avrebbe compiuto sei anni tu saresti voluta ritornare e accenna le varie cose che si potrebbero scatenare se tornerete" mi disse agitando di poco le mani.
"Ma Sarah non ha sei anni però, come potrebbe questo essere parte della profezia, come la chiama Jey?" chiese Lydia.
"Vi sto dicendo già troppo ragazze. C'è questa maledizione, chiamiamola così, che accomuna Jocelyn, Sarah e Beacon Hills e solo se riusciremo a interrompere questo potente scudo pronto a rompersi sulla città voi potrete ritornare" spiegò la mamma, ma Lydia mi guardò con un sguardo, all'inizio indecifrabile, ma poi pieno di una cosa che i comuni mortali chiamerebbero sospetto.
"Madre..." richiamai la donna davanti a me "posso farti una domanda?"
"Certo Jocelyn" disse apprensiva.
"Se mi hai detto che la profezia è stata attuata da Robert prima che combattesse con me, come faceva a sapere di Sarah che in quel momento non era nemmeno stata concepita?" le chiesi e mia mamma mi guardó corrugando le sopracciglia.
"State pensando che mi sia inventata tutto per farvi restare? E poi per cosa dovrei farvelo fare? Solo perché ho paura che vi facciate male? Questa é una cosa seria ragazze..." disse divenendo leggermente rossa sulle gote e alzando di poco il volume della voce.

"E se noi, supponiamo questo fatto, non volessimo aspettare per il nostro ritorno?" chiesi in tono di sfida a mia madre che cambiò il suo sguardo su di me.
"In quel caso dovrete salvare voi Beacon Hills e evitare la catastrofe che si genererebbe" mi disse, questa volta in tono di sfida.
"Come se non l'avessimo già fatto" dissi a bassa voce, ma tutte le persone in quella stanza sentirono perfettamente.
"Ragazze, io vi ho avvisate, più di questo non posso fare" disse piano mia madre "non posso obbligarvi a fare nulla, questo è certo, ma se volete fare di testa vostra allora fate pure, sappiate solo che peró, se così farete, molto probabilmente non potrete ricevere il nostro aiuto" disse infine con tutta la calma di questo mondo.
"D'accordo, ci penseremo" conclusi e dopo altri piccoli saluti, mia madre se ne andó e Lydia si stravaccó sul divano.

"Hai intenzione di darle retta?" mi chiese piano.
"Neanche per idea"