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"Axel?" dissi girandomi "oh mio dio mi hai fatto prendere un accidenti" dissi lasciando la mano a Sarah e andando ad abbracciare il biondo con il quale ormai non sapevo più che parentela avessi.
"Come stai?" mi chiese abbracciandomi a sua volta per poi guardare la piccola "lei è Sarah? La mamma mi ha parlato di lei" finì andando da mia figlia e accovacciandosi per prenderla in braccio e portarla vicino a me.
"Mi piacciono i tuoi capelli" disse Sarah arruffando i capelli biondi quasi platino di Axel.
"Quando sarai più grande chiederai alla mamma di poterteli tingere come i miei eh?" le disse lasciandole un bacio sulla guancia.
"Non le mettere strane idee in testa che ha una memoria di ferro e magari se lo ricorderà pure" dissi ridendo leggermente e dimenticando per un momento ciò che era successo poco prima "cosa succede Axel? Perchè ci hai portate qui? Dove siamo?" gli chiesi.
"Oh non hai riconosciuto il posto? Siamo all'accampamento di Kamrow e Naneshe, solo reso invisibile" disse per poi schioccare le dita e rivelare il campo pieno di persone, uomini e donne, che si davano da fare.

"Ancora non mi hai detto perchè siamo qui però" gli dissi mentre ammiravo quanto si era allargato l'accampamento e quanto tutti si erano dati da fare.
"Mia madre vuole parlarvi. In realtà la mia intenzione era solo di portare e non anche Sarah, ma così è andata" disse ed inizió a farmi strada verso la casa, se così possiamo chiamarla, dove mia zia abitava.
Appena entrammo, subito Margot venne ad abbracciarmi.
"Jocelyn" mi disse stringendomi a se "Sarah, quanto sei cresciuta" disse poi salutando anche mia figlia.
"Ciao zia Marge" disse Sarah sorridendo.
Si erano viste solo qualche volta ma hanno imparato a conoscersi fin da subito. La cosa buffa è come Sarah chiami mia zia, dice che Margot non le piace come nome e che le ricorda qualcosa di cattivo e maligno, e visto che tutto ció che sente e immagina solitamente è vero, ho fatto delle ricerche, ma tutto è risultato negativo anche se ho ancora un senso di dubbio dentro.
"Perchè ci hai fatto portare qui da Axel? Che succede?" chiesi a mia zia quando ci portó in una camera e ci fece mettere seduti.
"Ho parlato con tua madre recentemente, Jocelyn" inizió.
"Mi chiamo Jey" la corressi subito per evitare di infuriarmi in seguito e in momenti meno opportuni.
"Scusami, Jey" disse con un piccolo sorriso "mi ha detto che ha provato a convincerti a non tornare e che molto probabilmente non l'avresti ascoltata. Ha detto inoltre che riguardava una cosa importante" disse abbassando di poco la voce e facendo il viso più serio.

Sospirai e guardai Sarah che fissava Axel da quando ci eravamo messi seduti. Lo guardava e basta, nessuna espressione o emozione.
"Mia madre dice che c'entra Robert, mio padre" iniziai piano e pensando bene a cosa dire senza andare a realizzare un casino con le mie stesse parole "dice che c'è una sorta di profezia che Robert ha creato come sua prevenzione nel caso fosse morto, quando ha iniziato quella guerra contro la popolazione di Kamrow e Naneshe per creare quel suo esercito di immortali. Mia madre mi ha consigliato di non tornare visto che questa profezia dice che Sarah sarà colei che, compiuti 6 anni, darà inizio ad un altro disastro a Beacon Hills" le spiegai cercando di essere chiara.
"Una profezia? Com'è possibile che sia riuscita a crearne una? Solo persone potentissime, che si dice siano nate quando tutto è iniziato, possono crearne una" disse mia zia alzandosi e toccandosi la fronte.
Percepii che aveva un dolore forte lì dove lei aveva poggiato la mano, sentivo che non stava bene. Mi alzai e le andai a posare due dita lì dove la testa le doleva e sembró che il dolore le passó.
"Mia madre ha detto che si è fatto aiutare, è per questo che non voleva che tornassi, insomma... È complicato" cercai di spiegarle, ma se non avevo capito nemmeno io a pieno come stavano le circostanze, come potevo far sapere agli altri quello che sta succedendo?
"In realtà non è del tutto complicato" disse Sarah, parlando per la prima volta da quando eravamo arrivati nella stanza
"Di cosa parli?" le chiese mia zia.

Sarah si alzó dal dalla sedia dove era e si mosse per tutta la stanza come per esplorarla ed inizió a parlare lentamente.
"È semplice. Prima di morire, Robert ha chiamato un tizio, una persona molto potente" disse facendo una voce cupa e ridacchiando di poco "con lui ha previsto il futuro, come in un film, e ha visto che io sarei nata. Così ha pensato 'ma perchè non creare ancora più danni nel caso moriró?' e così è nata la profezia che dice 'quando Sarah, la figlia di Jocelyn Stephan, compirà i suoi sei anni di vita...' boom!" disse in tono solenne e gettò a terra un cuscino che aveva preso da lì vicino.
Restai per un momento paralizzata.
"Non sarei riuscita a spiegarlo meglio" dissi semplicemente prima che un piccolo sorriso prese forma sul mio volto.
Wow, in quel momento Sarah assomigliava proprio a Stiles...

"Non pensare a queste cose ora" mi disse Axel nella mente "se mia madre scopre che pensi ancora a quel ragazzo dopo aver avuto da parte sua anche una figlia..." mi avvertì sempre telepaticamente, guardandomi.
Lo guardai a mia volta e annuii di poco.
"Mamma, ho fame" disse Sarah andando a raccogliere il cuscino.
"Axel, puoi accompagnare Sarah a prendere qualcosa da mangiare?" chiese Margot a suo figlio.
"Ma come fai ad avere già fame?" le chiesi con una voce forse fin troppo stridula "ti sei mangiata un intero pacco di patatine nemmeno dieci minuti fa!"
"Non lo so, ho fame e basta" disse Sarah e corse di poco verso il biondo che le prese la mano e la portó fuori, lasciando così mia zia da sola con me.
"Diventa sempre più una bambina stupenda col crescere" mi disse mia zia "ed è anche molto potente, forse anche più di sua madre" continuò.
"Già, è davvero fantastica" dissi sedendomi di fronte a lei.
"Tu sai che il fatto di essere una o un Incly non dipende dal grado di Kamrow o Naneshe che sono i tuoi genitori, vero?" mi chiese accavallando le braccia e lasciando che il lungo vestito rosso che portava le lasciasse scoperte le caviglie.
"In realtà non lo sapevo" dissi sinceramente e la guardai negli occhi.

Mia zia mi sorrise e poi riprese a parlare.
"Pensavo lo sapessi, ma dal momento che hai provato il contrario è ora che ti istruisca su questa cosa" mi disse "la popolazione Incly è molto rara perchè come sai comprende la più forte popolazione di Kamrow e Naneshe. Molti pensano che, come ti ho detto, il potere derivi di madre e padre in figlio, ma in realtà non è così. Tu sei una Incly e anche tua figlia lo è, ma non è per questo che lo è diventata. Pensa Jey, cos'è che accomuna sia te che tua figlia?"
Rivolsi lo sguardo a terra e pensai, come mia zia mi aveva detto, ma niente mi passò per la mente al momento.
"Probabilmente non starai pensando ad una cosa perchè magari tua madre si e dimenticata di dirtelo, ma entrambe siete nate dall'unione di una Kamrow e di un umano" mi disse e per un momento rialzai lo sguardo e la guardai affondo.
"Robert era un Naneshe quando mi ha concepita peró" le dissi e lei sorrise per poi scuotere di poco la testa.
"È proprio di questo che parlavo. Tutta quella storia che sei anni fa ti ho raccontato sui miei figli, e che tua madre ha approfondito, solo in parte era la pura realtà" disse abbassando lo sguardo.
"Come se delle altre cose ci aveste realmente raccontato tutto no?" le dissi e lei rialzó velocemente lo sguardo.
"Se io e tua madre abbiamo deciso di tenere nascoste delle cose o aspettare del tempo per parlarvene, lo abbiamo fatto solo per tenervi al sicuro!" disse, forse ferita.
"Si, va bene" le dissi solamente senza aprire un'altra inutile discussione "cosa sono queste altre cose che non ci avete detto?" le chiesi e sospirò calmandosi.

"Elisabeth ti ha detto che Axel e Mioua sono figli miei e di Ylarius, vero?"  mi chiese.
"Anche se ancora non sono riuscita a capire come Ylarius e Robert siano riusciti a scambiarsi per così tanto tempo nel creare nuove creature, si, me lo aveva accennato, e così come i gemelli, anche Lagoona e Lucas sono figli di Ylarius a quanto ho capito" dissi come se questa fosse ormai la cantilena che mi ripetevano ogni giorno a scuola.
Margot mi guardò con uno sguardo diverso, uno sguardo che non le vidi fare da anni. Mi ricordó lo sguardo che fece a Lucas quando le disse che era suo figlio, uno sguardo colpevole e triste allo stesso tempo misto ad un'emozione che tutt'ora non riesco a decifrare.
"Cosa succede?" le chiesi e lei chiuse un momento gli occhi.
"Lucas" inizió "lui è figlio di Robert".

Own Mind 2 || Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora