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Due giorni dopo eravamo in viaggio, avevamo deciso di partire tutti insieme con due furgoncini gentilmente offerti dalla clinica veterinaria.
Abbiamo escluso il teletrasporto per varie ragioni, la più importante è probabilmente quella che la maggior parte delle persone che lo hanno provato, hanno rischiato di dare di stomaco.
Nei furgoni ci siamo divisi così: io, Stiles, Liam, Theo e Lydia siamo in uno di questi con Derek che guida, mentre nel secondo ci sono Lagoona al volante e come passeggeri Lucas, Axel, Scott, Malia.
Peter è voluto rimanere con Sarah e mi ha assicurato che qualsiasi cosa fosse accaduta mi avrebbe immediatamente avvertito.
Per le prime 2 ore di viaggio, mi trovavo davanti con Derek
"Ci metteremo almeno due giorni per arrivare, questo lo sai Jey vero?" mi disse non distogliendo lo sguardo dalla strada.
"Lo so" confermai e poco dopo fece un lieve sorriso.
"E con Stiles invece come va?" mi chiese poi di punto in bianco cambiando argomento.
"Sei anni fa, più o meno sempre in questo periodo, stavamo andando in Messico per incontrare Mioua e Axel" dissi e per un momento Derek corrugò le sopracciglia "tu mi chiesi esattamente la stessa cosa, ricordi?"
"Di come stesse andando con Stiles?"
"Esattamente" continuai nel mentre mi sistemai meglio sul sedile "poco dopo è andato tutto a puttane con lui" dissi ridendo di poco.
"D'accordo allora, vorrà dire che non ti farò più domande del genere" mi confermò ridendo lievemente anche lui.
"E anche questa volta come la precedente, Peter ci ha invitati a non andare perché crede che anche questa sia una trappola" continuai sospirando "e la parte bella è che poi non aveva nemmeno tutti i torti perché alla fine Mioua era davvero dalla parte di Robert" dissi alzando un sopracciglio.
"Non ricordarlo" mi disse ridendo lievemente "porta sfiga"

Proseguimmo per il viaggio per un'altra mezz'oretta, poi facemmo una sosta per mangiare.
"Tutto apposto?" mi fece Liam affiancandosi a me, ingoiando il suo ultimo boccone.
"Tutto bene, e tu?" gli chiesi di rimando e alzò un sopracciglio voltando gli occhi al cielo, ridendo.
"Theo non ha fatto altro che parlarci della sua lista delle cose salutari che mangia durante il giorno per tenersi in forma" disse aggiustandosi con una mano i capelli e ridendo di poco.
"Posso cederti il mio posto davanti se non vuoi sentire la vita di Theo passo passo" gli risposi ridendo a mia volta.
"Molto volentieri" continuò per poi guardarmi, mantenendo comunque un sorriso sul volto "ti va di passeggiare un po'?" mi chiese indicandomi la radura oltre il guardrail dell'autostrada.
"Stiamo per ripartire, non so se faremo in tempo" gli risposi e lui sospirò.
"Solo 5 minuti" continuò poi, come se avesse realmente un bisogno immediato di sgranchire le gambe. Annuii piano prima di affiancarmi a Derek con il ragazzo al mio seguito
"Faccio due passi con Liam, avvertiteci quando è ora di ripartire" lo avvertii e poi annuì piano a sua volta.
Scavalcammo il guardrail, devo ammettere che pur essendo una Kamrow l'aiuto di Liam mi è servito, e iniziammo a camminare verso la parte opposta alla strada dove ci aspettavano vari cespugli e alberi che passavano dall'essere fitti all'essere messi quasi a casaccio.

"Allora Liam" iniziai addentrandomi in un punto in cui gli alberi erano molto fitti "come mai hai voluto camminare proprio con me?" gli chiesi e lo vidi scuotere leggermente la testa "C'è un motivo vero?"
"Volevo solo parlare con te" mi rispose fermandosi e guardandomi negli occhi.
"Di cosa?"
"Perché non me lo dici tu?" continuò incrociando le braccia al petto e mettendosi proprio di fronte a me. Nonostante fosse più piccolo di me di qualche anno, mi superava già di un po' in altezza "Non abbiamo più parlato di te, quel giorno, alla fine" mi disse e sospirai di poco.
"Hai ragione" dissi ancora e mi appoggiai con la schiena ad un albero "di cosa stavamo parlando?" gli chiesi cercando di prendere tempo.
"Sarò pure più piccolo di te, ma non più stupido" ammiccò sapendo quali erano le mie intenzioni, ma mi accontentò ugualmente "ti avevo chiesto cosa ti stesse succedendo in questo periodo, comunque" mi rispose e non feci altro che sospirare nuovamente.
"È difficile da spiegare Liam, ma spero non impossibile" iniziai e lui corrugò le sopracciglia "quando sei anni fa Peter e Derek mi hanno confessato che tutta la parentela che avevano con me era una menzogna, mi sono sentita sola, distrutta, e non credo di essermi mai ripresa da quel momento. Insomma, capiscimi, loro erano la mia famiglia, le persone con cui avevo vissuto tutta la mia vita e a cui avevo voluto bene e che così, di punto in bianco, mi vengono a dire come stanno realmente le cose" iniziai, forse troppo velocemente "Come se le cose non bastassero, nello stesso anno mi sono ritrovata a combattere contro un uomo che poi si è rivelato essere mio padre, il ragazzo che amavo è morto per me, ed ora mi trovo ad accudire una figlia da sola" dissi e vidi Liam seguire ogni movimento delle mie labbra.
"Il ragazzo che ami non è Stiles?" mi chiese ancora.
"Anche se complicata come storia, sei anni fa era Jackson, non so se Scott te ne ha mai parlato. Ma ora come ora non so più cosa risponderti a proposito di Stiles" gli dissi sincera "c'è un forte legame tra me e lui, cosa che comprende anche Sarah, ma è difficile e complicato da capire persino per me e, come ti dicevo prima, se non sai cosa sto provando, perché non lo so neanche io a dire la verità, non potrai mai capire cosa sento dentro. Nessuno di voi potrà"
Liam mi guardò e sorrise di poco, prendendomi una mano tra le sue, grandi e calde nonostante il tempo forse troppo freddo intorno a noi.
"Non preoccuparti" mi disse "sono riuscito a capire abbastanza, ma vedi che prima o poi tutto si risolverà nel migliore dei modi, come mi hai già detto anche tu"
"Spero proprio di non aver detto una cavolata" continuai lentamente e lo vidi abbassare lo sguardo "cosa succede?"
"Nulla" mi rispose, ma né la sua voce e né il suo comportamento confermavano cosa aveva appena detto.
"Davvero?"
Liam fece un respiro prima di tornare a guardarmi con quei suoi grandi occhi azzurri che sembravano di vetro.
"Pensavo a quando tutto questo sarà finito in realtà" mi disse "già quando Scott ha iniziato il college ho visto che il legame che c'era tra noi era diminuito, nonostante ciò che mi avevi detto a proposito" continuò mettendomi una mano davanti sapendo già che lo avrei bloccato per dirgli nuovamente quello, solamente corrugai di poco le sopracciglia facendo più attenzione a ciò che voleva dirmi "io voglio bene a Scott, lo considero come un fratello più grande e come un punto di riferimento, ma sentendo la sua storia e ora anche la tua, qui sembra che la situazione meno complicata l'abbia io" continuò.
"Liam tu..." iniziai ma lui mi bloccò nuovamente e scosse leggermente la testa.
"Lo so cosa vuoi dirmi e ne abbiamo già parlato, è vero. Ma insomma, cerca tu di capire me questa volta" mi disse sospirando e sventolando leggermente le braccia "Voi riuscite ad aiutarvi con i vostri problemi e anche se non so pienamente quali siano posso aiutarvi anche io... Ma sono più che sicuro che quando questa storia sarà finita, tutti tornerete alla vostra vita di tutti i giorni e Scott farà ciò che ha fatto in questi anni da quando sono diventato il suo beta" continuò e sentii il mio cuore stringersi alle sue parole "quando sarà il momento mi chiamerà, farà finta di voler sapere come io stia e poi attaccherà per poi fare la stessa cosa il mese successivo. E sai perché? Perché io non sono te, o Stiles, o Lydia. Sono solo uno stupido ragazzo come gli altri che per una strana successione di eventi ora si ritrova in un gruppo di cui non dovrebbe farne parte"

Lo lasciai sfogare e alzare il tono di voce quanto possibile e quanto volesse e aspettai prima di parlare, almeno fino a quando il suo cuore si fosse calmato un poco e avesse ripreso a battere alla sua normale velocità. Era diventato rosso in volto e aveva un leggero respiro affannato.
Con tutto quello che mi ha raccontato, ha tutte le ragioni a sentirsi solo e, forse, anche non importante, anche se la realtà effettiva è un'altra.
"Liam" ricominciai, incrociando il suo sguardo che, in preda alle emozioni, aveva lasciato quello umano per dar posto a quello da lupo. Non riuscii a dirgli nient'altro e così feci l'unica cosa che mi venne in mente: lo presi per le spalle e lo avvicinai quanto più possibile a me per stringerlo in un forte abbraccio, diverso dal primo che ci eravamo dati.
Anche se eravamo quasi alti uguali, gli feci poggiare la testa sulla mia spalla, mentre la accarezzavo lentamente. Lo sentii sospirare più volte prima di capire che stava piangendo, ma non gliene feci una colpa, anzi, era quello che volevo che facesse, di modo di non tenersi questo peso dentro come ho fatto anche io.
Lo sentii parlare attraverso lo strato di maglia che divideva la sua bocca dalla mia spalla, ma non capii cosa voleva dirmi.
"Stiamo per ripartire" sentii vibrare nella mia mente e riconobbi subito la voce di Lucas, perciò mi spostai lentamente da Liam che mi guardò con sguardo quasi assente.
"Stanno ripartendo" gli dissi asciugandogli gli occhi con le mie maniche e sorridendogli di poco "dovremmo incominciarci ad incamminare"
"D'accordo" disse in un sussurro e mi sorrise di poco, scansandomi le mani e finendo di fare quello che stavo facendo io.
Il tragitto fino alla macchina non fu lungo, ma molto silenzioso, si sentiva solo Liam che ogni tanto tirava ancora su con il naso.

"Bene, pensavamo di avervi persi!" ci disse Derek con un sorriso non appena scavalcammo il guardrail, ma notando che il ragazzo con me era un po' turbato mi si affiancò "va tutto bene?" sussurrò e scossi leggermente la testa.
"Dopo" gli riposi solamente prima di prendergli le chiavi del nostro furgone dalle mani "forza guido io questo giro" dissi un po' con aria solenne e feci segno a Liam di raggiungermi davanti.
Ci sistemammo per bene sui sedili e agganciammo le cinture, prima di mettere in moto.
"Com'è che si dice?" iniziò Liam ridendo "Jey al volante, pericolo costante?"
"Ti faccio arrivare in Canada a piedi se non la smetti" gli risposi ridendo a mia volta, lasciandogli una leggera pacca sulla spalla.
Finalmente, per la prima volta nella giornata, un sorriso vero.

Own Mind 2 || Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora