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La porta di casa Hale, della casa dove avevo trascorso ogni tipo di esperienza e dove soprattutto avevo passato tutta la mia vita, era proprio davanti ai nostri occhi.
Il leggero vento pomeridiano che girava a quell'ora nel bosco di Beacon Hills ci smuoveva i capelli leggermente spingendoci a distaccare le nostre mani per sistemarceli, e quello fu il primo gesto che facemmo.
Eravamo impalate lì davanti indecise sul da farsi, tutte e tre, poi Sarah fece il primo passo verso la porta e bussó per poi urlare.
"Peter! Derek" urló e io e Lydia ci guardammo sorridendo.
"È proprio tua figlia" mi disse ridendo e mi aiutó a portare la roba davanti alla porta che si aprì poco dopo.
Il ragazzo alto e dalla barba e i capelli neri ci aprì e rimase a guardare me e Lydia per un momento per poi sorridere e vedere i suoi occhi inumidirsi di poco, non facendo caso alla piccola Sarah che era proprio lì sotto di lui.
"Derek!" disse la piccola e portó il ragazzo a guardarla e a sorridere a 32 denti.
"Sarah..." disse anche lui per poi prenderla in braccio e darle un bacio sulla guancia che le lasció anche un poco il segno della barba, per poi farla roteare un poco in aria e farla sorridere "come stai piccolina?" chiese a Sarah che non rispose, al contrario guardó dentro la casa.
"Peter?" disse sbirciando dentro la dimora.
Sia Derek che io e la mia amica ridemmo e confermai quello che Lydia mi aveva detto poco prima.
"Si, è proprio mia figlia" 

Derek mise per terra Sarah che corse in cucina dove sentì la voce di Peter che la chiamava, poi si avvicinó a noi.
Sorrise, impacciato sul chi abbracciare per prima dopo tanto tempo.
"Prima lei" disse Lydia sorridendo di poco e indicandomi con un gesto impacciato della mano.
Anche Derek sorrise e dopo avermi guardata con un sorriso compiaciuto e aver ricevuto la mia approvazione, andó dalla mia amica e la abbracció in un forte abbraccio.
"Rimango sempre il più sexy della famiglia Hale vero?" le sussurró all'orecchio, ma grazie al mio udito riuscii a sentire sia quello che Derek le aveva detto, sia la sua risposta.
"Quello sempre" disse la mia amica abbracciandolo a sua volta  lasciandogli un leggero bacio sulla guancia.
Dopo almeno un minuto che qui due rimasero abbracciati come una coppietta, Derek si decise a venire da me.
"Hey fustacchione" gli dissi tirandogli un pugno sulla spalla.
"Jey..." mi disse prendendomi la testa e portandomela sul suo petto per poi stringermi in un abbraccio "mi sei mancata così tanto cuginetta mia" mi disse e devo dire che sono rimasta davvero contenta dal nomignolo con cui mi aveva appena chiamata. Questo voleva dire che mi considerava ancora una della famiglia, ed era molto bello sentirsi ancora apprezzati e sentire che mi vuole ancora quel bene che mi voleva quando sono partita.
"Anche tu mi sei mancato tanto Deki" gli dissi stringendolo più forte a me.

"Mamma! Zio Peter fa dei pancake buonissimi!" disse Sarah correndo verso me e Derek ancora abbracciati e mostrandomi un pezzo di dolce ancora caldo.
Mi staccai da Derek per vedere che Peter aveva appena finito di salutare Lydia e stava venendo da me. Wow come era cambiato.
"Come sei cresciuta bambina mia" mi disse abbracciandomi.
"Tu invece sei ingrassato un pochino a quanto vedo, vedi il male di non avere una donna in casa che compra l'insalata?" gli dissi stringendolo a me.
"Tua figlia è davvero una bambina fantastica" mi sussurró all'orecchio.
"Già, lo penso anche io" dissi e mi staccai da lui per guardarlo e sorridergli.
Ci accompagnarono dentro casa e con la mia "magia", come la chiama Sarah, feci in modo che le cose più ingombranti potessero restare fuori senza essere viste.
"Allora..." incominció Peter mettendosi sul divano "casa di Isaac è ormai tutta sistemata, ma almeno per cena rimarrete qui d'accordo?" ci disse puntandoci un dito contro.
"D'accordo" dissi all'unisono con Lydia.
Poi pensai a Stiles. Non riuscivo a pensare di essere tornata a casa e non pensare a lui. D'altronde a lui non avevo ancora detto che saremmo tornate e mi sembrava giusto informarlo.
"Vi dispiace ecco, se vado a trovare Stiles? Almeno per dirgli che siamo tornate.." dissi e la mia amica insieme a Derek e Peter sorrisero.
"Chi diavolo è Stiles?" mi chiese Sarah corrugando le sopracciglia, cosa che mi fece sorridere.
"Un amico della mamma" le risposi sorridendole "Lydia vuoi venire con me?"
"No... credo che io andró ad avvisare Scott sulla faccenda dell'albicocca, ovviamente dopo averlo detto anche a loro due" disse riferendosi a Peter e Derek e capii subito.
Non era una parola in codice, ma semplicemente un modo per non far capire a Sarah quando parlavamo  di suo padre e della cosa che avevo messo in atto.
"D'accordo allora, io vado" dissi prendendo il telefono e uscendo fuori dalla casa per poi iniziare a camminare verso la strada principale.

Non volevo usare il teletrasporto per arrivare a casa di Stiles, fortunatamente ricordavo bene il tragitto per arrivarci. Sognavo ormai da un bel po' di poter camminare ancora una volta per Beacon Hills e sentire il venticello leggero che tirava in ogni periodo dell'anno.
Arrivai davanti casa di Stiles dopo un quarto d'ora, ma esitai prima di bussare.
Cosa gli avrei detto? "Hey ciao Stiles, sono tornata e come poi vedrai ho anche portato tua figlia! Eh si... bel casino" ?
Alla fine mi feci coraggio e bussai tre volte aspettando che il ragazzo di cui ero innamorata arrivasse.
Stiles aprì poco dopo in tutta la sua bellezza e sembró per un momento non riconoscermi, ma dopo averlo fatto, vidi i suoi occhi inumidirsi di poco e il sorriso con cui era venuto ad aprirmi scomparve per lo stupore.
Restammo così, a fissarci per pochi attimi che a me sembrarono anni. Aveva lasciato crescere di poco la barbetta che lo faceva sembrare un ragazzo più grande di già quanto non lo fosse e molto probabilmente era andato anche in palestra dato il suo fisico che era molto più robusto e forte di quello che ricordavo.
Feci un piccolo sorriso per poi accorgermi di avere entrambi gli occhi umidi anche io.
"Mio dio" disse quasi in un sussurro Stiles avvicinandosi di poco alla porta "sei tornata" finì spirando e sorridendo nuovamente mentre si buttava verso si me per abbracciarmi forte come non aveva mai fatto.
Ovviamente ricambiai l'abbraccio e per un momento mi parve di dimenticare tutto e tutti, anche Sarah e il grande segreto che molte persone dovevano mantenere, dimenticai anche di tutti quegli anni in cui io e il ragazzo che stavo abbracciando non ci eravamo sentiti o visti. Ma di una cosa mi ricordai, di tutto l'amore che provavo ancora per lui.
"Stiles.." dissi ad alta voce emettendo un quasi singhiozzo.
Lui mi strinse più forte e mi accarezzó i capelli per poi allontanarsi di poco e lasciarmi un piccolo bacio sulla fronte.
"Stiles? È tuo padre? Puó darmi un passaggio a casa?" disse una voce femminile da dentro casa del ragazzo ed è stato allora che capii che ormai il mio nome aveva probabilmente lasciato spazio nel suo cuore per un altro.
Stiles si staccó bruscamente da me  mentre la mia mente mandava in frantumi tutti i ricordi belli che si erano formati in quel momento.

La ragazza arrivó alla porta molto velocemente quando io e Stiles ancora ci stavamo ricomponendo.
"Oh ciao, sei un'amica di Stiles?" mi chiese sorridente la ragazza.
Aveva dei bellissimi capelli ricci e neri che le si posavano sulle spalle, la carnagione era leggermente olivastra e un sorriso bellissimo si aggiungeva al suo viso splendido.
"Si beh ecco, Jey, lei è Maya, la mia ragazza..." disse Stiles guardandomi fisso negli occhi, non riuscii a percepire cosa provasse, ma d'altronde non so nemmeno cosa sentivo io in quel momento, se rabbia, dispiacere o felicità che Stiles possa aver trovato finalmente una ragazza e possa essere felice.
"Maya, lei è Jey" inizió rivolgendosi alla sua ragazza ed esitó un momento "la mia migliore amica".

Own Mind 2 || Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora