Aspettammo una settimana prima di decidere di ripartire.
Mia madre ci aveva messe in guardia per bene, forse anche esagerando un po', ma le madri molte volte possono fare solo questo, proteggere i proprio figli... ed è proprio questo che io intendo fare con Sarah.
Se la sua vita è in pericolo, una volta tornati a Beacon Hills, allora vorrà dire che non faró solo la parte dell'eroina per la città, ma anche quella di mamma.
"Bene, le valigie sono pronte" disse Lydia portandole al centro del salotto.
La vidi che inizió a guardarmi, forse preoccupata, forse dubbiosa.
"Per favore, non guardarmi così" le dissi.
"Così come?"
"In questo modo, come se fossi pazza" le dissi e mi misi seduta sul divano.
"Non intendevo farlo, scusami" mi disse e si sedette accanto a me "sono solo un po' preoccupata che quello che tua madre ha detto possa essere vero"
"Di questo lo sono anche io Lydia, ma secondo me c'è anche altro che ti turba, non è così?" le dissi e la vidi sospirare.
"Hai ragione" mi disse e fece una pausa per poi sistemarsi i capelli indietro e guardarmi "ma non sono sicura di volertelo dire, o almeno non ancora"
"Sta tranquilla" le dissi prendendole la mano "non sei obbligata a farlo per forza ovviamente, ma se ne senti il bisogno, sappi che io saró pronta ad ascoltarti Lydia" le dissi sinceramente e proprio in quell'istante Sarah mi chiamó.Andai da mia figlia e la trovai sul letto a fissare una foto in una piccola cornice.
"Tesoro che succede?" le chiesi dolcemente mettendomi accanto a lei.
"Quale di questi è papà?" mi chiese porgendomi la foto.
La osservai, era una foto che ci eravamo fatti il giorno del mio compleanno di 18 anni. Io e Lydia eravamo in prima fila con Allison che ci abbracciava da dietro, Stiles e Derek erano alla mia destra e Jackson era imbucato nella foto da sotto me e la mia amica, tutti gli altri erano invece sparsi e sorridenti accanto a noi. Un piccolo sorriso mi spuntó rivedendo tutti i miei amici e dei ricordi toccanti guardando varie persone nella foto mi fecero uscire una piccola lacrima.
"Allora?" mi spronó Sarah.
Guardai ancora la foto e sorrisi per la stupida idea che mi era appena venuta in mente.
"Lui, lui è tuo padre" le dissi e indicai il ragazzo che una volta amavo sulla foto e i miei occhi di inumidirono di poco.
"Come si chiama?" mi chiese lei è sospirai.
"Jackson..." sospirai "ed è un ragazzo fantastico" le dissi e la vidi sorridere.
"Davvero lui è il mio papà?" mi chiese sorridendo.
"Si, è lui" le dissi e non appena finii la frase Sarah corse da Lydia per dirglielo, ma la sua reazione non è state delle migliori."Ma cosa ti è saltato in mente?!" mi disse poco dopo quando Sarah non poteva sentire.
"Cosa c'è di sbagliato? Ho pur sempre amato Jackson.."
"Jey se Sarah venisse a scoprire che le hai mentito su suo padre e che per di più lo hai scambiato per un tuo semplice ex ragazzo..." incominció ma la bloccai.
"Jackson... lui non è un mio semplice ex ragazzo, lui è stato la prima di tutte le mie esperienze, a lui devo molto e almeno per un po' faremo che è lui in realtà il padre di Sarah e tutti vivranno più felici" dissi prima piano, poi tutto d'un fiato "non permetteró, come ti ho già detto, di rovinare la vita a Stiles per una bambina che magari lui puó anche reputare uno sbaglio"
"Sarebbe davvero da schifosi reputare la propria figlia, sangue del proprio sangue, uno sbaglio" mi disse la mia amica addolcendo di poco la voce e diminuendo lo sguardo arrabbiato "quello che ti dico ora Jey non è sicuro che sia la realtà, ma sono sicura, da come conosco Stiles, che se gliene parlerai con cura e gli spiegherai ogni cosa, lui potrà capire e amare Sarah come la ami tu. Magari gli ci vorrà un po' di tempo, ma a volte è proprio questo che serve, a tutti quanti" mi disse sorridendomi "se vorrai fare così allora io non potró che seguire il tuo piano, se così vogliamo chiamarlo, ma pensa bene a quel che ti ho detto, d'accordo?"
"Promesso" le dissi e le sorrisi per poi fare una pausa."Cos'altro c'è?" mi chiese Lydia.
"Tu sei sicura di voler tornare? Insomma... intendo dopo tutto quello che mia madre ci ha detto sulla strana profezia e su Sarah" le dissi e la vidi sorridere di poco.
"Sei anni fa ti ho fatto una promessa, la ricordi? Ti ho promesso che ti avrei seguita ovunque, in qualsiasi scelta tu avresti voluto fare di tua iniziativa e che magari non potevi affrontare da sola, io ho promesso di seguirti e di aiutarti" mi disse "se senti che è giusto tornare, e se si presenterà realmente questa cosa dei poteri che vengono dati alle persone, e che personalmente non sono ancora riuscita a capire, allora la affronteremo. Insieme" sorrise e feci come lei, ringraziandola.
"Bene allora, io direi di fissare una data precisa per la partenza, non credi?" le dissi e lei mi parve convinta.
"Dove staremo peró? Non è facile trovare una casa libera di questi tempi a Beacon Hills" disse Lydia, forse un po' allarmata, ma la tranquillizzai subito.
"Non preoccuparti, ho sentito Isaac un po' di tempo fa, ha detto che ci offre la sua vecchia casa dove vivere finchè non avremo deciso il da farsi, Peter e Derek stanno cercando di sistemarcela, almeno quanto possibile" le dissi "non escludo ovviamente che se tu vorrai ritornare dai tuoi genitori puoi farlo tranquillamente" sorrisi.
"Ma certo, ci penseró. Vado a preparare le ultime cose, a cena chiariremo meglio della partenza" mi disse prima di uscire fuori dalla stanza.E così fu.
La cena ovviamente era a base di pizza sotto richiesta di Sarah. Era molto felice di poter finalmente visitare e vivere a Beacon Hills, il luogo di cui ne è rimasta affascinata sin dal primo momento in cui le ho raccontato di Peter e Derek.
Ovviamente lei non sa tutti i problemi che ci sono stati dopo aver compiuto i mei diciotto anni, e spero che per almeno un altro bel po' di tempo non venga a saperlo.
A dire il vero peró, la più elettrizzata a tornare sono io. Insomma, in sei anni è cambiato veramente tutto, nel vero senso della parola e così come è iniziato, ho voluto che finisse, anche se, ad essere sincera, non è stata poi tutta colpa mia. Torno a Beacon Hills con un obbiettivo: poter dare a Sarah, mia figlia, una famiglia e allontanarla da tutti i problemi che sono capitati a me e ai miei amici.
È vero, c'è il problema della profezia, ma nulla che si possa sistemare, almeno si spera...
"Mamma?" mi richiamó Sarah dai miei pensieri.
"Si piccola mia?" le dissi.
"Partiamo domani mattina" esclamó con un sorriso sul volto quasi compiaciuto devo dire.
"Oh che faccia tosta la signorina eh!" le dissi sorridendole e facendole un poco di solletico che la fece ridere ancora di più "Lydia per te va bene?"
"Basta che poi appena arriviamo mi lascerete riposare, per me va bene tutto" disse sbadigliando.
La sera, dopo cena, arrivammo un momento da Jasper e Clara per salutali. Non sapevano di tutta questa storia sul soprannaturale che ci accomunava, perció gli abbiamo semplicemente detto che volevamo tornare a casa.La mattina dopo eravamo sveglie e pimpanti, non del tutto se proprio devo dirlo, ma soprattutto pronte a partire.
"Bene, abbiamo tutto? Valigie, ricordi, foto, il signor Peenkie c'è?" chiesi.
"Presente!" disse Sarah simulando una voce maschile per far parlare il suo unicorno di peluches.
"Bene allora, tenetevi forte" dissi alle due ragazze che erano ai miei lati e che tenevano strette tutte le loro cose.
Fu un attimo, come sempre. Così come siamo partite, siamo arrivate in un batti baleno, un fascio di luce fittissima ci ha teletrasportate dall'altra parte del mondo in meno di un secondo."Siamo arrivati?" chiese Sarah, la mano ancora stretta a me e gli occhi chiusi.
"Si Sarah" le risposi sorridendo "siamo a casa"

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Own Mind 2 || Teen Wolf
FanfictionUn nuovo inizio. Di nuovo. Lontano da tutto e tutti. Un piccolo senso di sicurezza si fa spazio in Jey e una parte piú responsabile dovrà nascere per questa nuova persona che presto diventerà tutta la sua vita. Ma soprattutto dovrà vedersela nuovame...