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Non realizzai subito ció che mi aveva detto, solo dopo che mi richiamó più volte capii che non ero solamente parte di un brutto sogno.
"Non dirai sul serio" dissi solamente scuotendo la testa e ridendo di poco istericamente "insomma, non dovrei nemmeno crederti"
"Perchè non dovresti?" mi chiese calmo.
"Capiscimi ti prego, spunti così dal nulla vestito in questo modo bizzarro, dici di essere il mio protettore, il mio guardiano come dici tu, mi racconti storie di altri mondi e ora mi vieni anche a dire che mia figlia morirà" dissi non guardandolo e continuando a muovere la testa, ma restando calma.
È solo uno scherzo, mi ripetevo, Sarah non morirà, è impossibile prevedere ció che accadrà.
"Voglio solo aiutare te e tua figlia dicendoti questo" mi disse solamente ma sembrò pensare a ció che stava per dire "e voglio anche aiutare la mia amica, guardiana di Sarah" aggiunse.
"Come si chiama, la tua amica?" gli chiesi e lui per un momento mi guardó.
"Stiles deve già averti presentato Maya, giusto?" mi disse accennando un sorriso.
"Lei è la guardiana di mia figlia?!" chiedi stupita. Non avrei mai pensato che...
"Non lei" continuó fermando i miei pensieri "ma sua sorella"
"Non ci sto capendo niente" gli dissi chiaramente alzandomi dalla sedia e mettendomi una mano sulla fronte che mi doleva.

"Se ci pensi, non è molto difficile da capire" mi disse rimanendo al suo posto "il padre di Maya ha creato una mezzosangue con una umana di cui si era innamorato dopo aver avuto già un'altra figlia con un'altra del mio popolo" mi spiegó.
"D'accordo si si certo" dissi proprio nel mentre Lydia e Sarah rientravano in casa.
Entrai nel panico per un attimo pensando misterioso ragazzo che era in casa e di cui non sapevano nulla. Cosa avrei detto loro di Lorace? E potevano saperlo soprattutto?
"Oh ciao, già di ritorno?" chiesi un po' agitata  alla mia amica.
"Anche se sta arrivando il pieno autunno fa comunque molto caldo" mi disse per poi sporsi verso la cucina e sorridere "oh ciao Derek, non sapevo fossi qui" disse al ragazzo alle mie spalle.
Se guardavo dallo stesso lato in cui Lydia stava guardando, vedevo solo la figura di Lorace sorridente e in piedi accanto al tavolo.
"Cosa..?" mi chiesi  lentamente in un sussurro.
"Ciao Lydia" rispose Lorace venendo verso di noi e dei brividi di panico mi percorsero da capo a piedi "tutto bene? Ero solo venuto a vedere come ve la passavate tu e la mia piccola cuginetta tutte da sole" disse mettendomi un braccio attorno alle spalle e sentii per la prima volta quanta forza avesse.
"Beh, come puoi vedere ce la stiamo cavando benissimo" gli rispose la mia amica. Sarah era rimasta in silenzio per tutto il tempo a fissare Lorace versione Derek 2.0 e per un momento ebbi paura che sapesse che non era realmente lui.
"Hey Derek" disse poi sorridendogli "mi prendi in braccio?" chiese Sarah e Lorace ubbidì sorridendo e prendendola in braccio. Lei si strinse al suo collo e gli sussurró una cosa all'orecchio che riuscii a sentire chiaramente.
"Ciao Lorace" gli disse e poi sibiló uno "shhh" molto silenziosamente per poi staccarsi dal suo collo e desiderare di essere rimessa a terra.
"Io andrei, si è fatto tardi" disse Lorace e sorrise prima a Lydia, poi a Sarah facendole l'occhiolino e poi si rivolse a me "ci vediamo presto, e grazie per l'acqua" mi disse annuendo di poco con il capo per poi uscire dalla porta di casa come se niente fosse.

Okay. Bene. Wow.
Solo queste erano le parole che mi frullavano per la testa. Cosa era appena capitato?
"Stavo per chiedergli se voleva fermarsi a pranzo ma ormai è andato" disse Lydia facendo spallucce e salendo su in camera lasciandomi sola con Sarah che continuava a fissarmi.
"Tu devi raccontarmi delle cose signorinella" le dissi prendendole la mano e portandola al divano dove ci sedemmo insieme, una accanto all'altra.
"Ce ne ha messo di tempo per conoscerti Lorace" disse a bassa voce ridacchiando.
"Tu come lo hai conosciuto?" le chiesi e sospiró.
"È una lunga storia" mi disse "te la racconteró quando sarai più grande" continuó ridacchiando.
"Sarah!" la rimproverai ridendo "Porta rispetto per tua madre!" le dissi puntandole il dito contro e sospiró.
"A pensarci bene non è poi così lunga la storia" disse "è semplice, Joyrah, la mia guardiana, mi è apparsa in sogno e mi ha detto delle cose..." continuó poi abbassando lo sguardo.
"Cosa ti ha detto?" le chiesi preoccupata. Se le ha detto che morirà allora ha fatto una cosa davvero crudele.
"Non posso dirtelo mamma, vorrei ma non posso" mi disse.
"Lorace mi ha detto tutto quello che Joyrah ha detto a te, ma voglio vedere se la sua versione è la stessa" le dissi ancora e le presi quella piccola mano che era vicina a me.
Sarah per un momento mi guardó e mi sorrise tristemente.
"Joyrah mi ha detto che mi accadrà qualcosa di brutto, di molto brutto mamma" mi disse e il sorriso le svanì "mi ha detto che quando compiró 6 anni qualcosa più brutta del buio accadrà. Mamma io non voglio diventare grande" mi disse ancora buttandosi addosso a me e la sentii sussultare per un momento, solo dopo il secondo sussulto capii che erano singhiozzi quelli.
"Sta tranquilla" le dissi abbracciandola e stringendola forte a me "non permetteró che ti succederà nulla di brutto. Te lo prometto, Sarah, te lo prometto" le dissi ancora e sospirai.
"Mamma" mi disse tirandosi su da me e notai che i suoi occhi erano rossi e bagnati come le sue guance e la mia maglia dove si era posata, le iridi erano dorate e riuscii a sentire il suo battito accelerato.
"Sono qui" le dissi in un sorriso cercando di trattenere le lacrime che stavano cercando di venire fuori.
"Mamma" ripetè "voglio andare a trovare papà. Voglio abbracciarlo" mi disse e per un momento sentii nuovamente quella sensazione in me che ancora non mi riuscivo a spiegare "voglio digli quanto gli voglio bene nonostante non lo abbia mai visto, mamma. Mi porti a vedere papà?"
Rimasi paralizzata, non sapevo nè cosa dire e nè cosa fare.

Se Lydia in quel preciso instante non fosse scesa dal piano superiore e avesse risposto al mio posto, sarei potuta rimanere così anche tutto il giorno.
"Ora tuo papà è impegnato Sarah" le disse "appena sarà libero vedrai che tua madre ti porterà a trovarlo" continuó sorridente "perchè non guardi un po' di televisione mentre io e tua mamma prepariamo il pranzo?"
"Va bene" disse solamente asciugandosi gli occhi e interrompendo lo sguardo con me e prendendo il telecomando.
Io seguii piano verso la cucina con Lydia che si mise verso il lato della cucina meno esposto al salotto.
"Cosa è successo?" mi chiese sottovoce.
"Mi ha lasciata spiazzata il fatto che Sarah voglia vedere suo padre" e dissi tralasciando la parte più importante "tutto qui"
"Sicura?"
"Si Lydia" le dissi e sospirai "non posso tenerlo nascosto per sempre, ad entrambi. Prima o poi dovranno sapere" le dissi e lei mi guardó.
"Non pensi che ormai il momento giusto è arrivato?"
"Ma sei pazza?!" dissi ad alta voce ma poi mi ripresi subito "Non mi pare proprio il momento di dire a Sarah che Stiles è suo padre!" le dissi.
Per un momento, mi parve di sentire qualcosa dietro di me. Un fruscio.
Poi capii cosa era appena successo e sentii solo la prima parola che venne pronunciata.

"Cosa?"

Own Mind 2 || Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora