Capitolo 6

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Facciamo un resoconto:
c'è una ragazza morta e non si sa come.
La ragazza in questione stava con J.
Ma la medesima ragazza era innamorata di Andrew.
Andrew l'ha usata, più volte, anche mentre stavamo insieme.
A J non stava bene. Forse si è ingelosito parecchio.
La ragazza ora non c'è più.
Secondo J la colpa è di Andrew e quindi per fargliela pagare ha rapito me, con l'intento di uccidermi.
Quanto può esserci di vero in tutta questa storia?

Sono scioccata!

«Tu sapevi che Andrew è un grandissimo bugiardo?» Dico a Walter mentre mi accompagna a casa.

«È un buffone, ma da qui a bugiardo...»

«Pensi che non lo sia?»

«No, sinceramente non lo penso»

Sbuffo e mi volto verso il finestrino. Non so proprio cosa pensare...

«Ti ha parlato di Maddy?» Aggiunge facendomi sobbalzare.

«La conoscevi anche tu?» Mi volto completamente verso di lui drizzando le orecchie.

«No, ma me ne ha parlato lui...» non stacca gli occhi dalla strada, ma siamo arrivati a casa mia.

«E quindi? Si può sapere quale sia la verità di tutta questa storia?»

Walter spegne l'auto davanti al cancello e si volta verso di me «Io non so con certezza quale sia la verità, ma Andrew è stato malissimo quando ha saputo del tuo rapimento. Si chiuse nel suo yacht ad ubriacarsi e a dormire per tutto il giorno, incolpandosi di quello che ti era capitato. E sapeva bene che era stato J e me lo confidò una notte quando andai a trovarlo...»

«Dici che ha davvero avuto a che fare con J in passato e che centri la morte di una ragazza in tutta questa storia?»
Ho la pelle d'oca.

«I-io... I-io devo dirti una cosa, Elinor» sospira abbassando lo sguardo sulle sue mani cicciottelle.

Mi acciglio aspettando che continui, anche se il pensiero di tutti questi segreti tenutimi nascosti mi sta davvero infastidendo.

«Io ho incontrato J. Anzi, è stato lui a venire da me...»

«Non capisco» scuoto la testa e uso un tono un po' feroce per fargli capire che deve andare dritto al punto.

Sospira ancora e si passa una mano sulla fronte per togliersi i piccoli ciuffi rossi «È successo durante il tuo rapimento. Io ero così sconvolto che una sera andai a bere un drink al bar con alcuni amici e J entrò, venendo dritto da me. Si presentò e mi offrì un paio di birre...»

«E per quale motivo?»

«Non lo so. Voleva solamente parlare di te e sapere che fine avesse fatto Andrew... Mi disse che era un suo amico, anche se dubitai fortemente che lo fosse data la sua aria da criminale, ma fu molto gentile e quindi...»

«E quindi?»

«Quindi ci accomodammo ad un tavolo e bevemmo insieme... Mi fece un sacco di domande su di te e sul tuo rapporto con Andrew. Voleva sapere che tipo eri, e ora che ci penso sembrava molto curioso di conoscerti meglio, e gli raccontai un po' delle tue abitudini e dei tuoi passatempi, tutto qui»

Cerco di fare mente locale.
Durante il rapimento io non sapevo mai quando J sarebbe uscito o chi avrebbe incontrato. Ma tutti pensavo tranne che di stesse documentando su di me o sulla mia vita passata.
Continua ripeterlo: tutto questo non ha senso!

«Devo ammettere che quell'incontro mi lasciò un po' sconcerto» continua Walter «Parlai di te con uno sconosciuto che per giunta aveva l'aria di uno spregiudicato, e solamente il giorno dopo mi resi conto della stupidaggine che avevo fatto»

Compimenti Walter!
Aveva parlato con il mio rapitore senza avere neanche il minimo sospetto.
Scuoto la testa davvero amareggiata.

«E quindi andai da Andrew ancora barricato in quel yacht per avere delle informazioni, ma si decise ad aprirmi solamente a sera inoltrata. Era ridotto davvero male. Delirava e non faceva altro che nominare te e quel J... Allora collegai tutto e ritornai in quel bar, ma non l'ho più rivisto...»

Scendo dall'auto senza più aggiungere nulla.
Tutte queste notizie mi stanno logorando. Ho bisogno di riposo assoluto!

Walter scende appena dopo di me e mi segue «Elinor, cosa vuoi che ti dica? Qui nessuno ha mai visto J di buon occhio... cosa ti saresti aspettata?»

«Niente! Sapevo perfettamente che sarebbe stato difficile portarlo qui...»

«E allora? Lo vuoi capire sì o no che lui stava seguendo un macabro piano per ucciderti?»

«Non ti azzardare!» Gli punto l'indice con rabbia.

«Sei al sicuro ora che è andato via!»

Mi volto decisa a non ascoltarlo «I-io ho bisogno di risposte... Devo trovarlo» mormoro venendo scossa da un brivido.
Ancora mi fa male la sua assenza e ancor di più il fatto che mi abbia lasciata con tutti questi dubbi.

«Non essere stupida... Hai appena saputo che le intenzioni di J nei tuoi confronti erano tutto tranne che innocenti, e tu ancora che hai il coraggio di volerlo cercare? Dico, ma ti è andato di volta il cervello?»

«Tu non puoi giudicare una mia scelta! Solo io so quello che ho vissuto con J. Io l'ho conosciuto per davvero. Non sono come voi che ne avete solamente sentito parlare...» mi infastidisco pienamente.

«Non c'entra nulla! Ti sto dicendo che, a prescindere quello che hai vissuto, lui voleva ammazzarti! Hai capito? E voleva solamente per punire Andrew!»

Scuoto la testa «Deve esserci dell'altro! Io non credo a questo stupida versione...»

«Combacia tutto, Elinor...» e non finisce nemmeno la frase che un'auto sfreccia sull'asfalto, fermandosi appena fuori al cancello.

Andrew scende infuriato dal suo bolide e viene spedito verso di noi.

Arretro di qualche passo verso la porta d'ingresso e Walter si intromette.
Ma Andrew lo spintona via, pur essendo di stazza inferiore «Levati di torno, ciccione del cazzo!»

«Ehi, ehi! Stai calmo!» Replica Walter con la sua solita voce pacata.

Ma Andrew non smette di puntare il suo sguardo su di me e mi si avvicina violentemente «Non puoi andare via nel bel mezzo di una conversazione» inveisce.

«Non mi interessano le stronzate che dici!» Sbotto per niente intimidita.

«Stronzate? Quel pezzo di merda ti voleva morta per dispetto... Ti rendi conto di quanto sia malvagio?» Mi inchioda alla porta, standomi troppo vicino.

«Questo lo dici tu...»

«Ma è la verità!»

«Non vedi che sono viva?»

«Certo! Ha capito che poteva sfruttarti in un altro modo. E infatti ha incassato i soldi del prestito e si è dileguato... Apri gli occhi, stupida!»

Fatico a contenere la mia rabbia.
Guardo lui e poi Walter dopodiché sbrocco «Lasciatemi in pace! Se ci tenevate così tanto a me perché non mi avete salvata? Invece non avete mosso un dito! Sapevate che centrava J e non avete fatto nulla. Quindi continuate a farvi gli affari vostri!»
Mi volto per aprire la porta e mi rifugio in casa.
Ho il fiatone e il cuore a mille.

Corro in camera mia e mando un messaggio a Brenda, dicendole di raggiungermi il prima possibile.

Sono troppo confusa e ho bisogno di parlare con qualcuno.
Questa serata mi ha completamente prosciugata e i dubbi su J sono infiniti.

Quel è la verità?

Per adesso di vero so che ha incassato il denaro del prestito ed è andato via. Ma via dove?

E la storia di Maddy?
Quanto può esserci di vero in tutto quello che mi è stato raccontato?

Mi stendo sul letto sbuffando al soffitto.
Solo J può dirmi la verità e credo di avere in mente un modo per riuscire a capire dove spossa trovarsi.

Rapita - parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora